A novembre How to Spend it è Speciale Bellezza
Arte, cosmetica, gioielleria e grandi protagonisti: da Giorgio Armani a Olafur Eliasson, da Sissel Tolaas a Barbara Sturm, nel nuovo numero in edicola.
di Redazione
2' di lettura
Per Giorgio Armani è «un'eleganza discreta, una preziosità non ostentata. E poi il senso di accuratezza assoluta». Per Olafur Eliasson è «l'arte di mostrare l'invisibile, usare luce e colore per suggerire che c'è molto più da vedere di quello che appare nel quotidiano». Per Sissel Tolaas è «scendere sotto la superficie, delle parole e della pelle». Per Dom Bridges è «l'interconnessione delle cose». Per Jaime Sordo è «il dinamismo creativo». Sono tante le declinazioni della bellezza nel nuovo numero di How to Spend it in edicola da venerdì 18 novembre. E tanti i protagonisti che si interrogano sulle sue declinazioni nella moda, nell'arte, nella haute cosmétique, nella lavorazione delle pietre preziose.
Percorsi di ricerca che si intrecciano intorno all'idea che il valore estetico è un orizzonte mobile, il superamento dell'ordinario. Vale per una neurosmellist che esplora emozioni olfattive come per un artigiano del restauro, per il lavoro di precisione minuta di un orologiaio come per il progettista di giganteschi paesaggi caleidoscopici. In questo dialogo a distanza fra discipline, ispirazioni e campi professionali diversi, la prospettiva si rinnova: guardarsi allo specchio diventa un gesto artistico, la cura di sé è cura del pianeta e si finisce per scoprire che l'intangibile è il fondamento dell'identità.
C'è, per esempio, un lessico comune che avvicina l'arte pittorica all'haute cosmétique. Filler, laser, patch e molecole sono gli strumenti che i professionisti di entrambi i settori utilizzano per preservare l'integrità di tessuti e trame, epidermide e superfici dei quadri, con in mente l'obiettivo della prevenzione. Un viaggio nel Centro prevenzione e restauro della Venaria Reale, alle porte di Torino, lo svela nelle sue applicazioni più inaspettate. Da lì al Castello di Rivoli, dove è in corso la mostra di Eliasson, sono pochi i chilometri da percorrere, ma siderale la distanza. Si entra in una dimensione dove ogni superficie rimanda un'immagine di sé che riflette un'immagine del mondo. E' il racconto di come non ci sia bellezza del singolo senza la bellezza della natura. Un messaggio ecologico, ma non solo.
Il viaggio continua da Positano a Lione, da Santander a Lugano, fra capolavori da collezionare, pezzi unici da acquistare e destinazioni da sperimentare. Tutte nel segno della bellezza.
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