A rischio i fondi Ue per Dop e Igp
Domani 28 ottobre, la votazione decisiva del Comitato degli Stati membri che deciderà l'esito del Programma di Lavoro Annuale 2023
di Giorgio dell'Orefice
2' di lettura
È allarme a Bruxelles per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari. Si terrà infatti domani la votazione decisiva del Comitato degli Stati membri che deciderà l'esito del Programma di Lavoro Annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari. In contraddizione con la dichiarazione fatta dal Consiglio Agri-Fish nel febbraio 2022, la proposta arrivata dalla Commissione Europea rischia di mettere in pericolo importanti prodotti dell'agroalimentare italiano DOP IGP esportati in tutto il mondo. Tra i criteri che guideranno le future azioni promozionali infatti la Commissione UE ha inserito requisiti stringenti per alcune categorie di prodotti quali la carne rossa e i suoi derivati, il vino e gli alcolici.
A lanciare l'allarme è Origin Italia l'associazione dei consorzi di tutela dei prodotti a indicazione geografica. «Per scongiurare tale pericolo – hanno spiegato ad Origin Italia - sarà determinante il voto contrario di alcuni Paesi ancora indecisi, come la Francia e la Spagna, in modo da creare un fronte comune e compatto che sia in grado di raggiungere una importante maggioranza qualificata, sia in termini di numero degli Stati membri sia di popolazione complessiva». L'Italia è tra i paesi più a rischio visto che l'approvazione della proposta Ue avrebbe effetti diretti su molti dei prodotti chiave del paniere agroalimentare made in Italy, prodotti apprezzati e venduti in tutto il mondo. «Ne uscirebbero infatti penalizzati – hanno aggiunto ad Origin Italia - numerosi operatori del settore DOP IGP, per i quali le campagne promozionali rappresentano uno strumento vitale per creare nuove opportunità di mercato e fornire un sostegno al consolidamento delle imprese già esistenti. Notevole danno che si ripercuoterebbe sull'immagine dell'Italia e dei suoi prodotti, nonché sull'apporto economico della filiera di qualità italiana». «Abbiamo prontamente segnalato il problema al nuovo ministro, Francesco Lollobrigida – ha spiegato il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – chiedendo di votare contro la proposta della Commissione del Programma di Promozione Annuale nella riunione di venerdì 28 ottobre. Una prima forte prova di impegno per il neo ministro Lollobrigida al fine di scongiurare l'ennesima penalizzazione di alcune filiere fondamentali come quelle dei Prosciutti e dei Salumi DOP IGP, nonché per il settore dei vini, che proprio attraverso i programmi di promozione è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante sui mercati domani la votazione decisiva del Comitato degli Stati membri internazionali».
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