Aerodinamica e design: dall’Argentina alla Motor Valley emiliana
Ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca di materiali e linee innovative. Horacio Pagani è un visionario con l’ossessione per il genio di Leonardo.
di Caterina Maconi
5' di lettura
I SEGNI DISTINTIVI DEL MIO STILE
Il mio è lo stile Armani, nero, blu, essenziale. Ma dipende dallo stato d'animo: può anche essere colorato. Vesto casual, il comfort degli abiti è importante, perché mi muovo spesso in bicicletta. Quando devo fare acquisti, vado da Emporio Armani a Milano: compro tutto quello di cui ho bisogno!
IL MIO MAESTRO
Ne ho tanti, e la lista si allunga ogni giorno. Leonardo da Vinci, che ho scoperto da giovane, quando vivevo in Argentina, grazie alla rivista americana Reader’s Digest, che leggeva mio padre. Mi ha svelato che arte e scienza possono convivere. Io avevo curiosità per le materie scientifiche e predisposizione per quelle artistiche, e la sua visione mi ha spronato, mostrandomi la via che volevo percorrere. Ancora oggi Leonardo continua a ispirarmi, lo studio continuamente. Fra gli altri maestri ci sono mio padre, Giorgetto Giugiaro, il miglior car designer di sempre, il pilota Juan Manuel Fangio, Carlo Riva ed Ernesto Colnago, ma anche Einstein e altri meno famosi, ma altrettanto importanti (fino al 1° maggio 2023, a Palazzo dei Consoli a Gubbio, si tiene la mostra L’ingegno di Leonardo. Le macchine , oltre 50 modelli in scala di varie dimensioni, fedelmente ricostruiti da Carlo Niccolai e dal figlio Gabriele, titolare del Museo delle Macchine di Leonardo a Firenze).
LA VISTA CHE MI ISPIRA
Ho la grande fortuna di vivere in un posto che amo, San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena. La mattina scosto le tende della mia camera da letto e sorseggio il mate (la bevanda più consumata in Argentina dopo l'acqua, ndr) guardando, nel parco di casa, il lago di Sant'Anna. È piccolo, ma bellissimo, con tante specie vegetali e uccelli.
LA MIA ULTIMA AVVENTURA
Insieme alla società di real estate saudita DarGlobal, abbiamo presentato le prime residenze da noi personalizzate a Downtown Dubai, presso la torre DaVinci. Tutti gli 80 appartamenti del building potranno essere arredati con pezzi della linea Pagani. Hanno finiture in marmo, parquet chevron e porte logate Pagani. Nel mio futuro ci sono progetti legati all'edilizia sostenibile.
L'OGGETTO DAL QUALE NON MI SEPAREREI MAI
La mia bicicletta. Mi sono sempre piaciute le Bianchi, in Argentina non sono mai riuscito ad averla, costava troppo. In Italia, il primo acquisto. Da diversi anni utilizzo un'Olympia. Amo le bici perché sono un mezzo efficiente, se si ha voglia di pedalare (www.bianchi.com; www.olympiacicli.it).
IL MIGLIOR SOUVENIR CHE HO PORTATO A CASA DA UN VIAGGIO
Quando vado in Argentina acquisto sempre nuovi mate: ne bevo moltissimo e lo scelgo in base al mio umore. Ho poi comprato un portapacchi Bontrager per la bicicletta, l'ho trovato negli Stati Uniti: lo uso come se fosse il bagagliaio di un'auto, perché si può chiudere (la prossima edizione di Matear, la fiera del mate promossa dall'Instituto Nacional de la Yerba Mate, si terrà a Buenos Aires a inizio dicembre. In Italia, sul sito www.vogliargentina.it si possono acquistare prodotti tradizionali argentini, tra cui un'ampia selezione di mate, ndr).
UN LUOGO INDIMENTICABILE DOVE HO VIAGGIATO ULTIMAMENTE
Ne ho visti tanti, spesso per lavoro. Ma un posto dove vado sempre, e ogni volta riesce a sorprendermi come se fosse la prima, è Milano. È magica, è la città che identifico con Leonardo.
GLI HOTEL CHE AMO DI PIÙ
I Four Seasons, soprattutto quelli di Hong Kong, Tokyo e Dubai, che frequento per lavoro. Mi prenotano sempre una suite, ma a me piacciono le camere più semplici, allora faccio cambio con i colleghi.
UNA SCOPERTA RECENTE
La canoa. Mi sono appassionato a questo sport e sto facendo anche un corso per imparare. Mi sono fatto costruire una canoa in carbonio personalizzata da Cs Canoe, piccola azienda di Pordenone super specializzata. Appena avrò preso confidenza, pagaierò sul lago di casa.
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA IMPRESSIONATO
Mi piace mangiare sano, però mi concedo ogni tanto una milanesa a la napolitana, un piatto della cucina argentina che rielabora la classica cotoletta alla milanese, a cui si aggiungono pomodoro, prosciutto, formaggio. Da argentino, amo molto la carne, anche se ne consumo poca. Quando sono a Milano, vado da El Porteño: non ha niente da invidiare ai ristoranti di Buenos Aires.
NEL MIO FRIGO NON MANCANO MAI
Piadine senza glutine, rucola e spinacini, con cui faccio colazione. E il dulce de batata, che mi portano dall'Argentina (i negozi Dulce de Leche & Co. di Buenos Aires spediscono i loro prodotti in Italia, ndr).
IL PEZZO DEL MIO GUARDAROBA DA TRAMANDARE
Una giacca in pelle con inserti in carbonio che ho disegnato vent'anni fa, un pezzo unico.
LA STANZA PREFERITA DELLA MIA CASA
Quelle da cui vedo il lago: la camera da letto, dove ho anche posizionato il mio tavolo da disegno, e la spa. La mia casa ha 130 anni e ho messo a punto il progetto di ristrutturazione con mio figlio Leonardo, che mi ha aiutato anche a ripensare la nuova sede della Pagani. La ristrutturazione del mio attico milanese invece è stata fatta a quattro mani con lo studio dell'architetto Gabriele Buratti.
LA MUSICA CHE HO SCARICATO DI RECENTE
La mia app preferita è Spotify: ascolto musica continuamente, soprattutto latina, perché sa ispirarmi. In quest'ultimo periodo metto in loop Mi Bendición di Juan Luis Guerra, dall'album Asondeguerra.
IL PIÙ BEL REGALO CHE HO FATTO
Un libro per il compleanno di Gian Paolo Dallara, De divina proportione , un trattato di Luca Pacioli sulle applicazioni della sezione aurea, con 60 tavole illustrate da Leonardo, pubblicato per la prima volta nel 1509 a Venezia da Paganino Paganini. Il regalo è una copia anastatica, e un'altra l'ho presa per me. Alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, il mio museo preferito, ho avuto la possibilità di ammirare una delle due edizioni originali del trattato
E CHE HO RICEVUTO
Un vogatore con cui mi alleno per andare in canoa. Poi ci sono i regali che mi sono fatto da solo: il più bello è l'Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci, realizzato da Giunti Editore in sole mille copie e da tempo introvabile. Si tratta di un progetto unico, voluto dal presidente Pertini: è la riproduzione perfetta dell'opera completa di Leonardo.
LA MACCHINA CHE AVREI VOLUTO DISEGNARE
Le auto che ho voluto disegnare fortunatamente le ho disegnate. Esistono poi macchine meravigliose che amo, come la Lamborghini Miura, la Ferrari 275 GTB4, di cui possiedo il primo esemplare, la Mercedes 300SL Ali di Gabbiano, la Jaguar E-Type.
IL MIO ULTIMO PROGETTO
Utopia, che abbiamo appena presentato. Ma c'è un altro progetto su cui lavoro da anni, inedito.
SE NON VIVESSI A SAN CESARIO SUL PANARO, VIVREI…
A due metri da lì.
SE NON FACESSI CIÒ CHE FACCIO, VORREI ESSERE…
Un direttore d'orchestra. Ma anche uno studioso dell'anatomia umana, cosa che faccio già da autodidatta.
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