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Al via i lavori del ponte ferroviario sul Brenta

Inaugurati da Regione Veneto e Rfi (Fs): diventerà il ponte ferroviario a campata unica più lungo d'Italia

di Marco Morino

I punti chiave

  • Un’opera da 40 milioni

2' di lettura

Avviati in Veneto i lavori per la realizzazione del nuovo ponte ferroviario sul fiume Brenta, che completerà il raddoppio della linea Padova-Montebelluna e potenzierà il servizio ferroviario passeggeri e merci del bacino Veneto, previsti dal protocollo siglato a giugno 2021 tra Regione Veneto e Rete ferroviaria italiana (Rfi, società capofila del Polo infrastrutture del Gruppo Fs). Presenti, tra gli altri, alla cerimonia di apertura del cantiere, Luca Zaia, presidente Regione Veneto e Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi.

Un’opera da 40 milioni

La nuova infrastruttura, con i suoi 100 metri di lunghezza, diventerà il ponte ferroviario a campata unica più lungo d’Italia.

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Gli interventi permetteranno di aumentare del 25% la capacità della linea, migliorando la frequenza e la regolarità delle corse sia passeggeri sia merci e potenziando le relazioni internazionali verso Est provenienti da Padova Interporto e da Bologna.

L'intervento è necessario per adeguare a doppio binario l’attraversamento ferroviario del fiume Brenta, che ad oggi è l’ultimo tratto a binario unico tra Padova e Castelfranco Veneto rappresentando un “collo di bottiglia” che influisce sulle prestazioni generali della linea.

Il ponte esistente, una volta verificata l’assenza di un interesse storico-culturale, verrà demolito.

Nell'ambito dei lavori, che termineranno nel 2026, sotto la direzione di Italferr, saranno realizzate anche opere di mitigazione ambientale con l’installazione di barriere antirumore e paesaggistiche, la cura delle aree verdi limitrofe ai binari e l'adeguamento dei percorsi ciclopedonali già esistenti.

Il progetto prevede inoltre la riqualificazione della stazione di Vigodarzere e di alcuni sottopassi. L’investimento complessivo è di oltre 40 milioni di euro, finanziati con il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Dice il governatore Luca Zaia: «Il nuovo ponte permetterà di collegare Padova con Belluno, anche in vista dei giochi Olimpici del 2026, senza scalo».

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