Alphabetica il nuovo portale delle biblioteche italiane
Realizzato dall’ICCU è un ecosistema che ammoderna le banche dati storiche con oltre 18,5 milioni di notizie, alimentato dalla rete delle biblioteche italiane, dagli open data e dagli utenti. Costo 935mila euro
di Giuseppe Cosenza
I punti chiave
3' di lettura
Dal 16 dicembre è online Alphabetica, il nuovo portale delle biblioteche italiane realizzato dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU), l'ente dotato di autonomia speciale, coordinato dalla Digital Library del Ministero della Cultura. Ci sono voluti tre anni per realizzare la piattaforma, dalla pubblicazione dell'avviso del 2 ottobre 2018 fino alla sua presentazione avvenuta a metà dicembre, un tempo non troppo lungo, se si pensa alla complessità del progetto e ai tempi della burocrazia italiana. Alphabetica è un ecosistema che aggrega e ammoderna le banche dati storiche dell'ICCU, ed è alimentato dalla rete delle biblioteche italiane, dagli open data e dai contributi degli utenti finali.
Le risorse
L'ecosistema aggrega il catalogo ad accesso aperto del Servizio Bibliotecario Nazionale (OPAC SBN), con più di 18,5 milioni di notizie bibliografiche, alimentato grazie ai contributi di oltre 6.500 biblioteche e in costante crescita. Inoltre, si possono consultare l'Anagrafe delle Biblioteche Italiane dove sono registrate 12.600 biblioteche, EDIT16, il censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo che contiene migliaia di notizie bibliografiche, di autori ed editori, Manus Online, il data base dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private con 200mila schede, 40mila immagini e 300mila nomi, l'Aggregatore digitale e SBNTeca con 17 milioni di oggetti digitali frutto delle attività di digitalizzazione condotte da 280 biblioteche partner di Internet Culturale. La piattaforma ha collegamenti esterni tematici, quali 14-18, il portale della Grande Guerra e MOVIO il sito che offre un kit open source per la realizzazione di mostre virtuali online.
L’evento di presentazione
La piattaforma è stata presentata nella Sala Giovanni Spadolini al Collegio Romano del MiC: “Il portale è aperto alle tante istituzioni nazionali che hanno prodotto nel tempo contenuti digitali di grande valore culturale, che possono essere collegati tramite API o Linked Open Data” ha spiegato Simonetta Buttò, direttrice dell'ICCU, che insieme a Laura Moro, direttrice della Digital Library, ha illustrato le caratteristiche del nuovo sito. “Alphabetica è stato pensato per rendere leggibile la complessità senza banalizzarla e creare un'offerta destinata a un pubblico ampio, sollecitandone la curiosità e migliorando l'esperienza di navigazione”. A conclusione della presentazione dei lavori Moro ha sottolineato che “Il portale è il frutto di un lavoro basato su logica e tecnologia che rende fruibile la complessità per tutti. Non si rivolge a target specifici, ma usa linguaggi e soluzioni per tutti gli utenti, senza essere dispersivo”.
L’investimento complessivo
Per la realizzazione del portale è stato necessario un investimento, con fondi MiC, di 935mila euro (oltre IVA), una cifra inferiore del 15% rispetto all'ammontare totale di 1,1 milioni di euro posto come base d'asta nella gara aggiudicata a un Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da tre operatori nazionali. Al primo investimento si aggiunge un secondo di 1,8 milioni di euro (oltre IVA) per la realizzazione dei nuovi servizi destinati a facilitare il workflow nelle biblioteche, con lavorazioni che sono tuttora in corso.
Un’anticipazione del PNRR Cultura
Alphabetica è un'anticipazione di ciò che promette l'intervento del PNRR Cultura di 500 milioni di euro per la realizzazione di piattaforme e strategie digitali per l'accesso al patrimonio culturale di cui è responsabile la Digital Library. Difatti, nell'intervento n. 10 dei 12 pianificati dal programma del PNRR si prevede la realizzazione di una piattaforma integrata di accesso alla Biblioteca Digitale per consentire a cittadini, esperti e operatori del settore culturale di accedere alla consultazione di banche dati integrati. L'importo totale dell'intervento è di 36 milioni di euro. Il 2021 è quasi alla fine, e forse, a breve, si vedranno i primi atti concreti dell'intervento.
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