Amsterdam, inizio d’anno fra arte, ostriche e shopping vintage
Dal Lightfestival che illumina i celebri canali ai “bruin café” e agli indirizzi dove scovare abiti e accessori unici, percorsi di stagione nella capitale olandese
di Luca Bergamin
I punti chiave
3' di lettura
È vero che in questo periodo Amsterdam è ghiacciata. Proprio il ritorno della mitica, fiabesca pista per pattinare al Museumplein, dove rimarrà sino al prossimo 5 febbraio, però, rappresenta una delle attrazioni irresistibili della città olandese alla quale non si può assolutamente rinunciare per l'allegria che permea questa arena verde open air. È anche caldissima, però, grazie all'appuntamento con l'Afternoon Tea al Waldorf Astoria, al brunch appetitoso della Conservatorium Brasserie & Lounge, ai fiori che nelle serre olandesi sbocciano già in questo inizio di anno e dalla stanza dell'NH Collection Amsterdam Flower Market si possono vedere confezionare a partire dal mattino presto. Ecco, perciò, alcuni buoni motivi per iniziare l'anno 2023 tra i canali.
Il Festival delle luci e le installazioni sui canali dopo il tramonto
Il Light Festival, giunto alla sua undicesima edizione, è una fantasmagoria di luci che rende palpitante l'attraversamento dei canali concentrici di Amsterdam. Sino al 22 gennaio, circumnavigando la fitta rete di vie d'acqua si possono ammirare dopo il tramonto le tante installazioni artistiche luminose che hanno coinvolto una trentina tra artisti e designer tra i quali si distinguono Janet Echelman con quel suo lenzuolo sospeso nell'aria che fa tanto pensare a una farfalla multicolore, Edwin Baruch che ha realizzato un arco monumentale alto undici metri, le cinque gigantesche lanterne disegnate da VOUW per illuminare anche il passeggio lungo le rive, e Spin me a Yarn, un'opera di Studio Vertigo che rappresenta un ago con un filo fosforescente viola su larga scala, delicato ed etereo. Si tratta di un percorso lungo più di sei chilometri che si può godere attraverso un viaggio acquatico della durata di 75 minuti.
Il rinoceronte star Clara in mostra al Rijksmuseum
Vi è una mostra davvero curiosa, insolita ed emozionante in corso al Rijksmuseum sino al 15 gennaio. Si intitola “Clara il rinoceronte”, e prende spunto dalla fascinazione che suscitò nell'arte la prima apparizione nel Vecchio Continente di un rinoceronte fatto arrivare dalle Indie. Già Albrecht Dürer era rimasto ammaliato da questa creatura tanto da raffigurarla in una stampa, e anche Jean-Baptiste Oudry l’aveva ritratta a grandezza naturale. La vicenda di Clara è alquanto bizzarra: appena sbarcata al porto di Amsterdam nel 1741, viene usata dal suo proprietario come oggetto di lucro. Portata a spasso ed esposta nelle corti più importanti, viene persino fatta sfilare come star del carnevale. Le viene costruito un carro appositamente per trasportarla durante un viaggio in Europa che durerà ben diciassette anni. Il rinoceronte comparve anche a Venezia, Napoli, Roma. E appunto questa esposizione indaga sul rapporto tra l'uomo e gli animali, il ruolo delle specie rare nell'ecosistema naturale, mediato dall'arte. Senza dimenticare la gioia che si prova rivendendo i capolavori di Johannes Vermeer e Rembrandt Harmenszoon van Rijn.
Nei bruin café per incontrare gli avventori e le birre più local
Li chiamano i bruin café, sono i locali dagli interni generalmente in legno scuro dove assaggiare la birra e soprattutto la cultura del pub olandese, incrociando così la personalità assai variegata delle donne e uomini di Amsterdam che in questi locali si ritrovano la sera dopo il lavoro. Un esempio felice è l'Het Molenpad, dove ci si siede al lungo banco in marmo per bere in compagnia o ci si accomoda, se si è in coppia, ai tavoli più appartatati in un ambiente decor style. Molto piacevole, se la giornata è soleggiata come a volte accade anche in gennaio, può rivelarsi trascorrere un po' di tempo sulla terrazza di Het Paardje nel cuore del quartiere Pijp, dove si può anche decidere di pranzare tra pareti tinteggiate color argento con un piatto di ostriche fresche. Sciantosa appare l'ambientazione che si ritrova ogni volta al Cafè Hoppe, in quella che a fine Settecento era una distilleria a gestione familiare: i pannelli in legno, il soppalco e le botti di legno riportano indietro nel tempo.
Vintage, la passione olandese dal modernariato agli abiti
La passione per il vintage è nota, ci sono luoghi della città dove si è letteralmente circondati da cultori del second hand, a cominciare dall'IJ Hallen flea market, forse il mercato delle pulci più vasto di tutta Europa, in cui si possono scovare pezzi di modernariato davvero rari, mentre per le scarpe e le biciclette, altra mania locale, si va a Waterlooplein. L'indirizzo culto è Haarlemmerstraat 29, dove si trova Rumors: jeans, berretti, borse di ogni foggia e colore qui sono davvero speciali, così come giacche e cappotti da Episode. Jutka & Riska sono i nomi di due sorelle, ripresi anche del loro negozio in Bilderdijkstraat, dove la bigiotteria, gli occhiali e gli stivali partono dagli anni '50 per arrivare sino a oggi. E da Bij Ons Vintage c'è da sbizzarrirsi in quanto a modelli, epoche, stili. Usciti e rivestiti da questi negozi, sarà davvero un giochetto essere scambiati per veri olandesi.
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