Vinitaly, premiati 130 top produttori italiani
Nell'ambito di Vinitaly OperaWine primeggiano Barolo (17), Brunello di Montalcino e Chianti Classico (entrambi con 11 etichette selezionate) e Amarone della Valpolicella (8). A seguire 25 vini bianchi 7 spumanti e due vini dolci.
di Giorgio dell'Orefice
2' di lettura
Con la premiazione dei 130 top produttori portabandiera del vino tricolore nell'ambito di Vinitaly OperaWine scalda i motori l'edizione numero 55 del Vinitaly di Verona inaugurata stamattina a Veronafiere. Come ormai avviene dal 2012 si è tenuta ieru invece la superdegustazione OperaWine realizzata in partnership con Wine Spectator. Nella lista di 96 etichette top italiane primeggiano Barolo (17), Brunello di Montalcino e Chianti Classico (entrambi con 11 etichette selezionate) e Amarone della Valpolicella (8). A seguire 25 vini bianchi 7 spumanti e due vini dolci.
I mercati esteri
«La super degustazione di OperaWine – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – delinea un ritratto sempre aggiornato dello sviluppo qualitativo del nostro vino su una piazza strategica come quella degli Stati Uniti, primo mercato di destinazione del made in Italy enoico anche nel 2022 con una quota del 23% sul totale del nostro export». «La partnership con Wine Spectator che dal 2012 ci ha scelti come loro unico evento estero - ha aggiunto l'ad di Veronafiere, Maurizio Danese – è sempre più strategica e si inserisce nel piano di un ulteriore sviluppo internazionale della manifestazione che comprende sia l'attività di promozione e incoming che il rafforzamento del presidio sul mercato americano, anche con nuove iniziative firmate da Vinitaly-Veronafiere».
Made in Italy e cultura
Nella giornata di di ieri c’è stata anche la presentazione, da parte del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, dell'agenda di eventi che saranno ospitati nello spazio dedicato dello stesso ministero tra i quali spicca l'apertura dello spazio espositivo che ospiterà per la prima volta a Vinitaly due quadri iconici portati a Verona, grazie all'interessamento del ministro dei Beni culturali, Gennaro Sangiuliano, direttamente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. Si tratta del Bacco di Michelangelo Merisi da Caravaggio e del Bacco Bambino attribuito a Guido Reni. Un'iniziativa senza precedenti e che sarà il fulcro della vera e propria controffensiva mediatica che il ministero dell'Agricoltura ha messo in piedi per contrastare l'ondata di iniziative anti alcol avviate in Europa e in ambio Oms. L'Italia a partire proprio da Vinitaly darà il proprio contributo per spiegare che il vino è da secoli un elemento centrale della cultura occidentale ed è molto più che una semplice bevanda che contiene alcol. In questa ottica nello spazio del ministero si terranno anche incontri dedicati al racconto delle proprietà benefiche del vino sulla salute umana.
Le ricadute sul turismo
Nella giornata di lunedì in particolare è previsto all'Auditorium Verdi del Palaexpo il talk “Il vino: salute, imprese e turismo”, con i ministri, Urso, Santanché e Schillaci. Significativa la presenza di esponenti del Governo a Verona a partire dal ministro Lollobrigida che sarà nella città scaligera per tutta la durata della manifestazione. Sono attesi a Verona già dalla giornata di domenica il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lunedì sarà la volta dei ministri delle Imprese e del Made in Italy, Urso, di quello della Salute, Schillaci e del ministro del Turismo, Santanché. Tra domenica e lunedì è poi atteso anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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