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Armi parlanti, alieni fuori di testa e humor nero. Ecco High On Life, lo sparatutto più irriverente

Dal co-creatore di Rick & Morty un videogioco sopra le righe molto divertente ma anche molto tradizionale nel gameplay. È già un successo su Game Pass (Pc e Xbox) 

di Luca Tremolada

2' di lettura

È sopra le righe, politicamente scorretto e pure volgarotto. Ma anche se non sarà il migliore sparatutto in circolazione e neppure quello più rivoluzionario vi piacerà lo stesso. Semplicemente perché è divertente. Dietro c’è Squanch Games, lo studio di sviluppo fondato da Justin Roiland il co-creato Rick & Morty. Tecnicamente è un indie, uno shooter in soggettiva molto tradizionale, ripetitivo e con una pessima intelligenza artificiale a muovere i nemici. Il gioco è davvero solo un pretesto per strapparvi una risata. Se quindi non aspettate altro che acquistare sperma galattico, chiacchierare con pistole parlanti o sentirvi prendere a male parole se mettete in pausa il gioco allora High on life è il vostro titolo.

Cosa ci è piaciuto.

Anche se non c’è un link diretto alla serie animata siamo dalle parti di quell’universo sgangherato e fuori di testa che è Rick&Morty. In High on Life siamo un adolescente che viene scaraventato in una avventura galattica dove un cartello di alieni che sbarca sulla Terra e si “fuma” gli esseri umani come fossero spinelli.

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Da qui prende le mosse una sorta di Gta dove siamo chiamati a scalare le gerarchie criminali guidati da una buffa e irriverente pistola con gli occhi. Peralto il titolo non è piaciuto solo a noi, mentre scriviamo sta scalando le classifiche di Steam su Pc e su Xbox Games Pass. Il gioco è una esclusiva Microsoft.

High on life lancio trailer

Cosa non ci è piaciuto

I combattimenti non sono epici, i nemici diciamo che non sono mossi dalla migliore intelligenza artificiale della nostra generazione ma più in generale possiamo dire che lato gameplay lo sparatutto quanto di più tradizionale potete trovare sul mercato. Anche la direzione artistica, per quanto colorata e spumeggiante, ha una ripetitività sospetta. C’è chi l’accusa di essere il prodotto di software di intelligenza generativa che hanno generato la biodiversità degli alieni e dell’ambientazione spaziale. Se così fosse basterebbe dichiararlo nel modo più trasparente e innocente possibile.

Riproduzione riservata ©
  • Luca TremoladaGiornalista

    Luogo: Milano via Monte Rosa 91

    Lingue parlate: Inglese, Francese

    Argomenti: Tecnologia, scienza, finanza, startup, dati

    Premi: Premio Gabriele Lanfredini sull’informazione; Premio giornalistico State Street, categoria "Innovation"; DStars 2019, categoria journalism

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