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Audi Activesphere concept, il coupé elettrico del futuro

Debutto mondiale a Cortina d'Ampezzo per la show car che anticipa forme e tecnologie delle Audi in arrivo nei prossimi anni

di Simonluca Pini

Audi Activesphere concept, l’elettrica da fantascienza dei Quattro anelli

5' di lettura

L'Audi Activesphere concept anticipa il futuro del marchio dei quattro anelli, anticipando un lungo elenco di novità a partire dalla carrozzeria a configurazione variabile, alla realtà aumentata a bordo, alla zona posteriore in stile Sportback che può essere trasformata premendo semplicemente un pulsante in un pianale di carico aperto, alla guida autonoma e all'Audi Dimension, in grado di combinare mondo fisico e mondo virtuale, così da visualizzare in tempo reale contenuti digitali integrati nel campo visivo degli occupanti. Realizzata sula piattaforma modulare PPE, è spinta da due motori con una potenza massima di 442 cavalli in grado di garantire la trazione integrale e garantire 600 chilometri di autonomia. Dopo la roadster Audi Skysphere e la Sportback Grandsphere, presentate nel 2021, e lo space concept Audi Urbansphere, svelato ad aprile 2022, debutta ora una crossover coupé. Caratterizzata da una lunghezza di 4,98 metri, Audi activesphere concept abbina lo stile di una sportiva ad una elevata altezza da terra e a ruote da 22 pollici di stampo fuoristradistico. Anteprima mondiale al pubblico a Cortina d'Ampezzo il 5 febbraio.

Activesphere, tutte le foto dell'Audi del futuro

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Audi Activesphere concept Dimensioni

Date le generose dimensioni – 4,98 metri di lunghezza, 2,07 metri di larghezza e 1,60 metri di altezza – Audi Cctivesphere concept rientra nella fascia alta dei crossover elettrici. L'ampio abitacolo e l'arco del tetto fortemente spiovente assicurano alla vettura proporzioni sportive cui si accompagnano la notevole luce da terra e i cerchi da 22 pollici. Questi ultimi montano pneumatici 285/55 dal battistrada off-road e sono caratterizzati da segmenti mobili in corrispondenza delle razze: nell'impiego fuoristrada si aprono per una ventilazione ottimale, mentre su strada si chiudono per favorire l'aerodinamica. Un obiettivo cui concorrono le telecamere che fungono da specchietti retrovisori. I generosi passaruota sottolineano la presenza della trazione integrale quattro elettrica e le prestazioni fuoristradistiche della vettura, la cui luce dal suolo può essere aumentata o ridotta di 40 mm rispetto all'assetto standard di 20,8 cm da terra, andando a favorire rispettivamente la mobilità off-road oppure l'aerodinamica e, conseguentemente, l'efficienza. L'angolo di attacco, fondamentale per la marcia fuoristrada, è di 18,9 gradi, mentre l'angolo di uscita è di 28,1 gradi. Analogamente ad Audi Grandsphere concept, le porte si aprono a libro. Data l'assenza del montante centrale, l'abitacolo si presenta sin da subito in tutta la propria ampiezza. La firma luminosa dei gruppi ottici anteriori, decisamente affilati, richiama il logo del marchio dei quattro anelli. Ingrandendo e isolando l'intersezione tra gli anelli, due per ciascun proiettore, viene generata una pupilla denominata “Audi eye”. Quest'ultima, similmente a quanto introdotto da Urbansphere, varia forma e intensità in funzione della marcia su asfalto o fuoristrada. Le luci diurne e i gruppi ottici posteriori si avvalgono di microLED ultrasottili, per una precisione e un contrasto di riferimento.

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Interni Activesphere

All'interno dell'abitacolo di Audi activesphere dominano, diversamente dal design esterno, gli angoli retti e le superfici verticali e orizzontali. Optando per la guida autonoma, volante e pedaliera divengono a scomparsa.

La plancia, anche a guida autonoma attiva, ha le sembianze di una soundbar a tutta larghezza corredata di bocchette per la ventilazione adattiva. Se il conducente desidera assumere il controllo della vettura, il volante fuoriesce ruotando, mentre il cruscotto si avvicina al guidatore. Il satellite touchless dell'Mmi, posizionato lungo i pannelli porta, è gestibile mediante i comandi gestuali o, a guida autonoma attiva, grazie alla combinazione tra rilevamento dello sguardo e input gestuali. La console dal rivestimento trasparente integra molteplici scomparti portaoggetti e un minibar di bordo; parzialmente replicata al tetto, ospita quattro visori AR.

Audi Dimension con occhiali per realtà aumentata

L'Audi Activesphere porta al debutto l'innovativo concept di gestione delle funzioni e delle informazioni di bordo denominato Audi Dimension. Al centro del sistema, che combina mondo fisico e mondo virtuale dando vita alla mixed reality, sono gli occhiali per la realtà aumentata. Il sistema porta display e superfici touch, non percepibili a occhio nudo, nel campo visivo del guidatore. L'utente può quindi fruire di molteplici strumenti e contenuti virtuali. E concentrando lo sguardo su di un'informazione, dimostrando interesse, il sistema fornisce ulteriori dettagli. I contenuti informativi diventano così elementi in grado di reagire ai comandi gestuali. La mano del guidatore, ad esempio, può seguire la linea dello sguardo per scorrere tra le funzioni dell'auto, mentre l'interfaccia utente – ovvero il display virtuale generato dal visore – reagisce ai gesti come uno schermo convenzionale. In aggiunta, i comandi virtuali, come la replica digitale dei satelliti alle portiere, si collocano adattivamente nello spazio favorendo l'interazione con il conducente. I diversi elementi (virtuali) compaiono solo quando l'utente ne abbia bisogno, e il loro funzionamento è intuitivo come nel mondo reale. Anzi, la gestione dei comandi diviene ancora più immediata: le funzioni vettura seguono una logica di pertinenza, trovando collocazione in prossimità degli elementi cui si riferiscono. Un esempio? I comandi del climatizzatore fluttuano davanti alle bocchette di ventilazione, mentre il pannello per la gestione del suono fluttua sopra l'altoparlante. In modalità off-road, ad esempio, è possibile sovrapporre la topografia 3D al paesaggio reale visualizzando le informazioni relative a navigazione e destinazione, mentre durante il viaggio gli avvisi Car-to-X relativi a situazioni di traffico o alla presenza di ghiaccio s'innestano nel mondo reale, divenendo percepibili con un'immediatezza e nitidezza fino ad oggi sconosciute. Gli occupanti dell'abitacolo accedono mediante i visori a contenuti personalizzati. Mentre il conducente è al volante e si concentra sulla guida, i passeggeri possono preparare le attività da svolgere una volta a destinazione, gestire la climatizzazione, sfogliare una selezione di brani musicali o, ancora, proiettare display virtuali lungo la plancia e la console per accedere ai contenuti web. E dato che i sensori per la mixed reality rilevano millimetricamente gli spazi interni, i layout virtuali possono essere sovrapposti e fruiti in base alle esigenze individuali. La stretta connessione fra quanti indossano i visori Audi e l'ecosistema dei quattro anelli si spinge oltre la vettura. Diviene possibile, ad esempio, pianificare un viaggio durante un massaggio, prenotare un intervento di manutenzione durante la pausa pranzo o ricevere assistenza nelle situazioni più disparate: sugli sci, visualizzando l'itinerario ideale per spostarsi da una pista all'altra, oppure in bicicletta, orientandosi lungo le ciclabili. Al contempo, le informazioni sulla vettura, sull'autonomia e sulle stazioni di ricarica sono accessibili sia in abitacolo sia all'esterno dell'auto, inclusi gli avvisi meteo e di sicurezza, come nel caso di un'anomala pressione degli pneumatici.

Autonomia Audi Activesphere

basata sulla piattaforma nativa elettrica PPE (Premium Platform Electric), l'Activesphere monta un modulo batteria collocato tra gli assali con capacità di 100 kWh capace di assicurare un'autonomia superiore ai 600 chilometri. La trazione integrale quattro è basata sulla presenza di due motori elettrici: uno in corrispondenza di ciascun assale. La potenza complessiva del powertrain è pari a 442 cavalli, mentre la coppia raggiunge i 720 Nm. Lo schematismo delle sospensioni all'avantreno e al retrotreno è a cinque bracci. Come sulla Audi e-tron GT, la batteria è caratterizzata da una tensione nominale di 800 Volt che consente la ricarica in corrente continua (DC) con potenze sino a 270 kW. Un valore, quest'ultimo, che permette di avvicinare le tempistiche di rifornimento delle auto tradizionali. È infatti possibile assorbire in 10 minuti energia sufficiente per percorrere oltre 300 chilometri, mentre in meno di 25 minuti il livello di carica passa dal 5% all'80%.

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