Auto elettriche: Vw ed Enel X insieme per 3mila punti di ricarica in Italia
Investimenti per 200 milioni. Inaugurata la prima stazione premium a Roma. Offrirà un lounge aperto a tutti i clienti e 14 punti di ricarica ultrarapida
di Alberto Annicchiarico
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Le gare del Pnrr, che prevede oltre 740 milioni per potenziare la rete di ricarica per le auto elettriche con 21mila colonnine, ancora non sono partite ma i player in campo non stanno a guardare. Il Gruppo Volkswagen ed Enel X Way, la società del Gruppo Enel dedicata alla mobilità elettrica, hanno sancito il lancio della loro joint venture paritetica Ewiva (annunciata nel luglio 2021), che mira ad accelerare la diffusione della mobilità elettrica in Italia promuovendo lo sviluppo di un servizio capillare di ricarica ad alta potenza (HPC) fino a 3mila punti in tutto il paese. Le due aziende investiranno 100 milioni di euro ciascuna.
Ewiva è stata presentata oggi a Roma in occasione dell’inaugurazione della sua prima stazione di ricarica premium in Via Flaminia 871, che offrirà un lounge aperto a tutti i clienti e 14 punti di ricarica ultrarapida ciascuno fino a 300 kW (capace di portare la carica dal 20 all’80% in 20 minuti), tutti sotto un tetto solare realizzato con pannelli fotovoltaici prodotti presso la 3Sun Gigafactory di Enel in Sicilia.
L’annuncio e l’apertura della prima stazione di ricarica premium segnano la prosecuzione della stretta collaborazione tra Enel e il primo costruttore automobilistico europeo per fornire un ecosistema completo di mobilità elettrica in Italia.
Promuovere la mobilità elettrica
«L’espansione dell’infrastruttura di ricarica - ha commentato Thomas Schmall, ceo di Volkswagen Group Components - gioca un ruolo chiave nel successo delle auto elettriche. Enel e Volkswagen, due forti partner di diversi settori, hanno ora unito le forze per affrontare questo compito in modo mirato, promuovendo così la mobilità elettrica in Italia».
«Questa joint venture rappresenta una nuova pietra miliare nella continua spinta di Enel X Way e del Gruppo Enel a diffondere la mobilità elettrica in tutta Italia, accelerando lo sviluppo di una rete di ricarica ad alta potenza all’avanguardia, che contribuirà a rendere i veicoli elettrici i primi scelta per gli automobilisti», ha dichiarato Elisabetta Ripa, responsabile di Enel X Way.
A che punto è Ewiva
Oggi Ewiva sta già implementando la più grande rete di ricarica ultraveloce in Italia, con 750 punti, alcuni dei quali attualmente in attesa di attivazione, in 233 località, che si aggiungono ai circa 17mila punti di ricarica gestiti da Enel X Way. La joint venture prevede di avere punti di ricarica in un totale di 500 sedi entro la fine del 2023, con l’obiettivo di raggiungere 3.000 punti di ricarica, ciascuno con un massimo di 350 kW e alimentati al 100% da energia rinnovabile, entro il 2025. Complessivamente, Ewiva gestisce più di 800 siti focalizzati su centri urbani, aree suburbane e strade principali utilizzate da pendolari e turisti. I conducenti di tutti i tipi di veicoli elettrici di tutti i produttori potranno beneficiare della rete ad alta potenza della joint venture.
A che punto siamo in Italia
Attualmente, secondo i dati diffusi dall’associazione Motus-E, la rete di ricarica italiana può contare su 32mila punti solo in piccola parte ad alta potenza e con una diffusione ancora insufficiente sulle autostrade (+250% quest’anno ma solo 310 punti, di cui 234 ad alta potenza) e al Sud. A novembre 2022 le auto elettriche a batteria (Bev) circolanti in Italia erano poco più di 166mila, lo 0,4% del parco circolante di quasi 38 milioni di veicoli. Soprattutto, le immatricolazioni full electric nel mese risultavano in calo del 25,9% sul 2021 a 5.133 unità, meno di 40mila da inizio d’anno, il 4% del totale delle nuove auto su strada. Un dato in controtendenza rispetto a tutti i principali Paesi europei, con la Germania che vede un aumento del 13% a 200mila Bev e il Belgio dell’81%. Notevole anche la distanza tra le diverse Italie, con 24mila immatricolazioni Bev al Nord, 9.600 al Centro e poco più di 3mila al Sud.
Le stime dicono che in Italia potrebbe circolare un milione di auto elettriche al 2026 e 4 milioni al 2030. La rete deve quindi essere potenziata rispetto agli attuali 5,2 punti di ricarica per 10mila abitanti e 0,5 punti di ricarica DC ogni 100 km contro i 2 punti di Germania e Olanda.
La crisi penalizza la domanda europea di e-car
Intanto Volkswagen ha registrato che l’aumento dei prezzi dell’energia ha penalizzato la domanda di auto elettriche in Europa negli ultimi mesi (non così negli Usa grazie agli incentivi dell’Inflation Reduction Act ), che secondo Schmall è destinata a riprendersi solo nel medio-lungo termine. Quanto ai listini delle automobili elettriche restano una questione chiave poiché i costi delle materie prime e delle batterie sono ancora troppo elevati (le batterie hanno segnato il primo incremento dopo 12 anni) e i consumatori sono alle prese con il caro energia e un’inflazione a doppia cifra.
Vw sta esaminando soluzioni alternative per le batterie che potrebbero offrire meno efficienza e maggiori risparmi. Le nuove batterie potrebbero arrivare sul mercato già nel 2026, ha affermato Schmall. «Significa batterie più piccole, perché le batterie grandi nelle auto piccole hanno un costo elevato», ha affermato Schmall. «Un cliente medio percorre 40 chilometri al giorno, quindi perché dovrebbe avere bisogno di un’autonomia di 500 chilometri?».
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