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Balzo di Gsk e Sanofi dopo la vittoria giudiziaria in Usa nella causa Zantac

di Giuliana Licini

(rogerphoto - stock.adobe.com)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Gsk e Sanofi svettano nei listini europei dopo avere messo a segno una vittoria giudiziaria negli Usa sul dossier Zantac, che potrebbe rivelarsi determinante nel complesso contenzioso.

Alla Borsa di Londra nella mattinata Gsk è arrivata a guadagnare oltre il 10% e a Parigi Sanofi è salita anche del 6%. Entrambi i titoli si posizionano anche ai vertici dello Stoxx Europe 600. La giustizia federale Usa ha respinto in blocco migliaia di denunce presentate contro i gruppi farmaceutici Gsk, Pfizer, Sanofi e Boehringer Ingelheim, in quanto produttori o distributori dello Zantac, adducendo legami tra il farmaco contro l’acidità gastrica e il cancro. Lo Zantac è stato ritirato dal mercato dal 2019, quando è emerso il rischio di impurità potenzialmente cancerogene nella sua preparazione. Lanciato in origine da Gsk, il farmaco è stato commercializzato da diverse società quando è scaduto il brevetto di esclusiva alla fine degli anni ’90.

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Per Sanofi decisione riduce del 50% dimensioni contenzioso

Il giudice Robin Rosenberg del tribunale federale della Florida ha bocciato i ricorsi ritenendo che non fossero basati su solide argomentazioni scientifiche. Gli avvocati dei querelanti hanno annunciato che faranno appello. Le società restano, d'altro canto, oggetto di altre migliaia di analoghe denunce davanti a tribunali di livello statale, non federale. Come rilevano gli analisti di Ubs, da un punto di vista tecnico la sentenza del giudice federale rimuove circa duemila cause dal dossier. Sanofi ha indicato che la decisione potrebbe limitare del 50% le dimensioni del contenzioso, ma – precisano gli esperti della banca elvetica – non è del tutto chiaro su cosa si basi questa stima. Secondo gli analisti di Jp Morgan, comunque, “la probabilità e le dimensioni di eventuali futuri risarcimenti di danni decisi tramite altri procedimenti giudiziari sembrano ora nettamente più deboli”. La prossima tappa del dossier è fissata per il 23 febbraio 2023, quando il contenzioso sarà esaminato dai giudici dello Stato della California.

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