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Auto elettriche: il Tesoro Usa concede il top dei crediti d’imposta a Gm, Ford, Tesla (e Vw)

Solo solo una decina i veicoli elettrici e ibridi plug-in potranno beneficiare del valore massimo dei crediti d’imposta federali (7.500 dollari) previsto dall’IRA. La ID.4 di Vw ripescata

di Alberto Annicchiarico

Aggiornato il 19 aprile 2023, ore 20:05

3' di lettura

Nel giorno della presentazione dell’ammiraglia della linea tutta elettrica della Volkswagen, la ID.7 (ben 700 km di autonomia), il Tesoro degli Stati Uniti ha dato una chiara avvisaglia degli effetti del nuovo corso, aperto con l’approvazione dell’IRA, l’Inflation Reduction Act fortemente voluto dall’Amministrazione Biden per proteggere il made in America con un budget di 400 miliardi di dollari. L’IRA mette in severa competizione l'ecosistema industriale americano con quello europeo perché attrae aziende a espandere la base produttiva negli Usa in cambio di cospicui incentivi. Echi di Trump? Non pochi.

I veicoli elettrici Bmw (X5, xDrive45e), Nissan (Leaf), Rivian (R1S e R1T), Hyundai e Volvo (S60 plug-in) perderanno l’accesso al prezioso credito d’imposta da 7.500 dollari in base alle nuove regole che stabiliscono che le batterie di automobili in vendita negli Usa devono contenere almeno il 50% di materie prime di provenienza locale e, a crescere, fino all’80% nel 2027.

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Solo poco più di una decina i veicoli elettrici e ibridi plug-in potranno beneficiare del valore massimo dei crediti d’imposta federali. Tutte le grandi case Usa sono state incluse: General Motors, Tesla e Ford, che hanno almeno un veicolo elettrico idoneo ciascuna, mentre Ford e Stellantis hanno un modello ibrido plug-in idoneo ciascuna. In extremis è rientrato nel gruppo anche il suv ID.4 di Volkswagen realizzato a Chattanooga. Inizialmente il pacco batteria dell’ID.4 è stato prodotto dalla coreana LG Chem. Ma ora la casa tedesca utilizza batterie fornite da SK Innovation, altra società sudcoreana che ha recentemente aperto una fabbrica da 2 miliardi di dollari vicino allo stabilimento di Chattanooga.

Nessun’altra casa automobilistica avrà in vendita un veicolo che soddisfi pienamente i criteri che sono stati finalizzati il mese scorso ed entrati in vigore in settimana, secondo il Dipartimento del Tesoro. Motivo di parziale consolazione per gli esclusi è che più del 90% delle auto vendute del primo trimestre e precedentemente idonee al massimo del credito potranno ancora aspirare a un credito di 3.750 dollari. Il Tesoro a dicembre aveva inoltre affermato che i veicoli elettrici non idonei per il credito d’imposta al consumo di 7.500 dollari potrebbero beneficiare di una somma analoga attraverso il leasing.

Le regole mirano a rendere più indipendenti gli Stati Uniti dal dominio del made in China per le catene di fornitura di batterie per veicoli elettrici. Ma l’obiettivo dell’Amministrazione Biden è anche dare una spinta decisiva alle vendite di nuovi veicoli a zero emissioni negli Stati Uniti.

Poco meno di una settimana fa l’Environmental Protection Agency (Epa) ha proposto nuovi regolamenti ancora più ambiziosi per ridurre l’inquinamento causato dai veicoli. L’obiettivo generale non è solo auto più pulite, ma la trasformazione dell’industria automobilistica: l’Epa imporrebbe sanzioni alle aziende che non si muovono abbastanza rapidamente verso le auto elettriche. I nuovi standard sono così severi che, secondo le stime della stessa Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, fino al 67% dei nuovi veicoli venduti nel 2032 potrebbe dover essere elettrico affinché le case automobilistiche siano conformi.

Il numero uno dell’Agenzia, Michael Regan, ha affermato che gli standard proposti eliminerebbero 7,3 miliardi di tonnellate di CO2, equivalenti a quattro anni di emissioni dell’intero settore dei trasporti degli Stati Uniti, oltre ad avere un forte impatto positivo sulla salute.

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