ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSondaggio

Bce: aspettative di inflazione salgono in modo significativo

Nei nei prossimi 12 mesi le aspettative sono per un’inflazione in rialzo al 5% dal 4,6% del sondaggio di febbraio

Mutui, come difendersi dall’aumento record delle rate?

2' di lettura

Aumentano in «modo significativo» le aspettative di inflazione nell’Eurozona a marzo. E’ quanto emerge dal sondaggio della Bce secondo cui nei prossimi 12 mesi le aspettative sono per un’inflazione in rialzo al 5% dal 4,6% del sondaggio di febbraio. Aspettative in aumento anche in un arco di tre anni, al 2,9% dal 2,4% del sondaggio precedente e ben lontano dall’obiettivo Bce del 2%. Una prospettiva, questa, che potrebbe spingere la Bce a continuare con la stretta sui tassi, spiegano gli analisti.

Prevale l’incertezza

L’incertezza sulle aspettative di inflazione nei prossimi 12 mesi ha raggiunto il livello più alto dall’inizio dell’indagine nell’aprile 2020. Per quanto riguarda le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi, si registra una lieve diminuzione al -1,0%, dal -0,9% di febbraio.

Loading...

In linea con queste aspettative inferiori per la crescita economica, le aspettative per il tasso di disoccupazione nei prossimi 12 mesi sono aumentate all’11,7%, rispetto all’11,5% di febbraio.

Indicatore cruciale

Il CES (Consumer Expectations Survey) è un’indagine mensile online condotta su circa 14.000 persone di Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia e Paesi Bassi. È uno degli indicatori utilizzati dai responsabili delle politiche della BCE nelle loro scelte di politica monetaria.

Nagel (Bundesbank): stretta potrebbe proseguire dopo estate

La manovra di stretta monetaria della Bce potrebbe non concludersi con l’estate e una volta che i tassi avranno raggiunto il punto terminale, vi dovranno rimanere a lungo. E’ quanto ha detto Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e membro del Consiglio direttivo Bce, in un’intervista a Bloomberg Television in risposta a una domanda se il costo del denaro potrebbe salire ancora a settembre. «Non si può escludere nulla» ha detto Nagel che si trova in Giappone per prendere parte alla riunione dei ministri finanziari del G7. «L’inflazione è ancora molto appiccicosa» ha detto Nagel aggiungendo che gli aumenti di prezzo sono «un fenomeno molto ostinato».

La scorsa settimana la Bce ha rallentato il passo di marcia della stretta con un rialzo di 25 punti base e la maggior parte degli economisti prevede altri due rialzi di un quarto di punto per portare il tasso sui depositi a un picco del 3,75% a luglio. Alcuni membri del consiglio direttivo Bce stanno tuttavia iniziando a indicare che potrebbero essere necessari ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

Secondo Nagel i costi di finanziamento si stanno avvicinando a livelli che sono restrittivi per l’economia dell’Eurozona ma non sono ancora a un livello sufficientemente restrittivo. Inoltre - ha sottolineato - è importante che i tassi rimangano alti una volta raggiunto il loro picco. «Quando arriverà il momento in cui potremmo più o meno fermare gli aumenti dei tassi, allora credo che dobbiamo rimanere lì per un po’». Ciò consentirebbe di «vedere se abbiamo davvero successo o meno».


Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti