Bici e moto, elettriche e in sharing: cresce la mobilità urbana a due ruote
Il rapporto Focus2R di Ancma con Legambiente evidenzia la sensibilità delle città per la mobilità sostenibile. Ma aumenta anche l’esigenza di sicurezza
di Marco Trabucchi
I punti chiave
5' di lettura
La propensione degli italiani verso biciclette e moto cresce sempre di più, compresa, per fortuna, una maggiore attenzione alla mobilità su due ruote nell'agenda politica delle città italiane. È quanto emerge dal settimo rapporto dell'Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborata dalla società di consulenza Ambiente Italia.
L'indagine, che fornisce ogni anno la più completa e aggiornata panoramica delle politiche messe in campo dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti, è il frutto di un questionario rivolto a 106 municipi, a cui quest'anno hanno risposto 94 amministrazioni.
Dal rapporto emerge, in particolare, che crescono gli spostamenti privati di bici, anche elettriche e di due ruote motorizzate. Dato in linea con i dati di vendita, che nel 2021 parlano infatti di oltre 1,9 milioni di biciclette vendute, con una crescita del 5% per le e-bike, con ciclomotori, scooter e moto che ripetono il successo dell'anno scorso con oltre 291mila veicoli immatricolati nel 2022 (+0,95% su 2021).
Aumenta ancora, anche se in modo modesto, la disponibilità media di piste ciclabili dopo l'impennata del 2020 e tornano a salire complessivamente le opportunità di sharing mobility e il loro utilizzo, con una marcata prevalenza dei monopattini. Ancora limitato invece l'accesso alle corsie preferenziali per i motocicli, mentre aumentano i punti di ricarica per veicoli elettrici, ma è sempre troppo bassa l'attenzione alla sicurezza di motociclisti e scooteristi da parte delle amministrazioni locali.
«Questo lavoro – ha sottolineato il presidente di Ancma Paolo Magri – ci permette ogni anno di accendere i riflettori sulle buone pratiche dei Comuni, ma anche di illuminare le tante zone d'ombra, come il tema della sicurezza, che contraddistinguono ancora la pianificazione della mobilità urbana. È evidente che le due ruote sono sempre più una risposta alla nuova domanda di spostamenti che viene dalla città: per questo chiediamo maggiore attenzione a tutti i livelli e guardiamo con preoccupazione ai tagli degli investimenti su infrastrutturazione ciclabile e sicurezza».
La crescita delle biciclette
Entrando nel vivo dei risultati del rapporto, dall'universo della mobilità a pedali arrivano importanti conferme per quanto riguarda il numero di comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (58%) e quello delle città che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno in una stazione ferroviaria: da 74% del 2020 al 77% del 2021.
Solo buone le notizie sul fronte dell'infrastrutturazione, con la disponibilità media di piste ciclabili che, dopo l'exploit del 2020, raggiunge 9,86 metri equivalenti ogni 100 abitanti (era 9,5 nel 2020, +38% rispetto al 2015). Per quanto riguarda i servizi di bike sharing, indagata anche attraverso i dati dell'osservatorio Nazionale Sharing Mobility, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Padova contano, da sole, il 71% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi.
Inoltre, nel 2021 il numero complessivo di bici in sharing a stazione fissa è di 12.184 di cui 2.272 a pedalata assistita e 9.912 tradizionali, in aumento rispetto al 2020 rispettivamente del 2,7% e del 7%. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Padova, Torino e Bologna, tutte attorno al milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4 milioni di prelievi nel 2021. Il numero di prelievi totali annui aumenta del 7% rispetto all'anno precedente.
Cresce infine anche la percentuale di comuni dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 46% del 2021 (era il 42% nel 2020).
Motocicli, passione irrefrenabile
Cresce nelle città italiane anche l'utilizzo di ciclomotori, moto e scooter, con una media di 13,53 motocicli ogni 100 abitanti (erano 12,5 nel 2017). Come anticipato, sul fronte delle due ruote motorizzate, dove si assiste ad un importante crescita percentuale anche del mercato elettrico (+59%), rimane complessivamente ancora limitato l'accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici: una possibilità non permessa infatti nell'89% delle città.
Rispetto al 2020 diminuisce infatti il numero dei capoluoghi in cui l'accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie, passando da 8 a 3 (Taranto, Imperia e Venezia). L'ingresso è invece permesso solo in alcune corsie a Bergamo, Como, Genova, Milano e Reggio Calabria, che rappresentando il 6% delle città.
Poco confortanti anche i dati che riguardano la sicurezza. Rimane infatti pressoché invariato il numero dei comuni che scelgono di puntare sull'estensione di strade dotate di guardrail con specifiche protezioni a tutela dell'incolumità dei motociclisti in caso di impatto e peggiora anche il dato sul miglioramento della sicurezza negli strumenti di pianificazione comunale, che non è percepito come una priorità per il 39% città interessate dallo studio.
Per quanto riguarda la mobilità condivisa, nel 2021 lo sharing di moto e scooter elettrici risulta disponibile in 14 comuni, 6 in più rispetto al 2020 e 11 in più rispetto al 2015. In crescita, infine, anche la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici, che aumenta passando dal 62% del 2020 e al 65% nel 2021 (era il 42% nel 2015).
Il fenomeno monopattini
In forte crescita la diffusione dei servizi di monopattino-sharing, che nel 2021 ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,8 milioni) e raddoppiato il numero di noleggi del 2020. Dai dati del Sesto Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility emerge che il 52% dell'intera flotta di mobilità condivisa (carsharing, scooter sharing, bikesharing, monopattino-sharing) è rappresentata dai monopattini.
Nel 2021 il 41% tra le 98 città che hanno fornito una risposta dichiara di avere un servizio di sharing di monopattini elettrici. Roma registra il maggior numero di veicoli (14.500), seguita da Milano (5.250) e Reggio Emilia con 1.600 veicoli disponibili. Nella classifica c'è anche Bari, con 1.500 veicoli, e Pescara, con 500 veicoli. Incrementi, purtroppo, anche per gli incidenti che coinvolgono i monopattini elettrici con 2.000 incidenti registrati, 2.107 feriti e 10 morti.
Il nodo della sicurezza
«Il report presentato – sottolinea il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – dimostra ulteriormente come l'intero sistema della mobilità sia in continuo cambiamento, verso modalità di spostamento più semplici, sostenibili, pratiche per muoversi in città. Soprattutto le bici, con la crescita delle e-bike, la micromobilità elettrica e l'attenzione delle amministrazioni verso le zone a 30 km/h raccontano in modo impeccabile dove sia già la città del futuro».
Sul fronte della sicurezza stradale il lavoro da fare è ancora molto, come sottolinea ancora Ciafani: «Quello che serve con urgenza è però un impegno chiaro del Governo, oltre che dei Sindaci, per la drastica riduzione delle stragi stradali, l'integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici. Le vite ogni giorno a repentaglio sulle strade urbane possono essere infatti salvaguardate solo attraverso nuove ed efficaci politiche, come le città30 che finalmente anche alcune amministrazioni italiane stanno avendo il coraggio di adottare. Politiche urbane che nel loro insieme cambino le città, le strade, il sistema della mobilità, gli stili di vita e di guida, per fermare crisi climatica e strage stradale»
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