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Biometano, in Sardegna la centrale da scarto delle barbabietole

La Tecnoproject Biometano presenterà a gennaio il progetto definitivo per una centrale a biometano alimentata con gli scarti della lavorazione di barbabietole da zucchero

di Davide Madeddu

2' di lettura

Biometano dallo scarto delle barbabietole. La sfida energetica, in quella che è stata definita la filiera più corta al mondo in cui dalla barbabietola si arriva al bioidrogeno, partirà da Uras, in provincia di Oristano.

Un investimento da 48 milioni

Nell'area periferica del paese, con un investimento da 48 milioni di euro, sorgerà l'impianto della Tecnoproject Biometano, la società di scopo nata dalla partnership tra Ekoinnova e Tecnoproject. Il programma degli interventi prevede la realizzazione di una centrale da 1300 mc/h alimentata dagli scarti della lavorazione di barbabietole da zucchero derivanti dalle produzioni dello zuccherificio presente all'interno dell'impianto. «A gennaio presentiamo il progetto definitivo – dice il responsabile Federico Meloni – e si tratta di un intervento che prevede un investimento di 48 milioni di euro e la realizzazione di quella che può essere definita la filiera più corta al mondo».

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Una filiera corta

Perché dalla coltivazione della barbabietola da zucchero si arriva alla produzione di bioidrogeno. La centrale produrrà annualmente circa 4.200.000kg/anno di biometano e per alimentare la centrale occorrono circa 300 ettari terreno annui di coltivazione di barbabietole. Il biometano prodotto sarà poi convertito in bioidrogeno, nel centro di lavorazione della stazione di servizio Blue Vector (idrogeno, metano e biometano) presente vicino alla centrale che si propone di sviluppare questi carburanti del prossimo futuro che porteranno il pianeta verso la transizione energetica.

Formazione e coltivazione

All'interno del complesso anche una parte denominata area Chilometro giallo, in cui sarà presente un piccolo campus per «la formazione dei bambini in tema di energia». Nel ciclo produttivo saranno assunte circa 30 persone con il coinvolgimento degli imprenditori agricoli del Medio Campidano. Per la coltivazione la produzione stimata di barbabietola da zucchero è di 56750 tonnellate all'anno, mentre si stima una produzione di 7.500 tonnellate l'anno di zucchero.

Tecnologia e sperimentazione

«Nel nostro team – argomenta il responsabile del progetto – ci sono competenze per confezionare un progetto di grande valenza tecnologica e innovazione, grazie ad alcune applicazioni di nostro studio e sviluppo. Per il settore delle lavorazioni della barbabietola stiamo lavorando con specialisti del settore per poter avere un sistema efficiente ed in linea con la produzione della centrale. Le barbabietole già lavorate sono trasportate con un nastro automatizzato direttamente nel punto di carico della centrale, evitando cosi continui spostamenti di truck per apportare le matrici ( sottoprodotti di lavorazione alimentare) che servono per l’alimentazione della centrale a biometano». Si tratta, come aggiunge il responsabile, «della prima centrale a Biometano che produce poi, attraverso un processo di trasformazione attraverso un nostro convertitore in bioidrogeno».

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