Bollette: elettricità in calo del 19,5% nel primo trimestre 2023 per le famiglie in tutela
La discesa delle quotazioni all’ingrosso e le misure di governo e Authority spingono giù il prezzo per il 1° trimestre 2023. Besseghini: «Mercati caratterizzati ancora da marcata volatilità»
di Celestina Dominelli
I punti chiave
2' di lettura
Buone notizie per la bolletta della luce del primo trimestre 2023. Dopo il rialzo registrato con l’ultimo aggiornamento dell’Arera di fine settembre, il prezzo dell’elettricità per le famiglie ancora in tutela inverte la direzione e scende del 19,5% per effetto sia della contrazione delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici sia delle misure messe in campo dal governo e attuate dall’Authority presieduta da Stefano Besseghini che hanno contribuito a calmierare le spese a carico degli utenti finali. Il prezzo che le famiglie ancora sotto tutela pagheranno dal 1° gennaio sarà quindi pari a 53,11 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.
Le cause della discesa dei prezzi
A spingere verso il basso l’asticella è stato, come detto, il combinato disposto di più fattori, in parte riconducibili all’andamento del mercato del gas, dove si è andato in qualche modo riducendo lo squilibrio tra domanda e offerta, rispetto alle aspettative di inizio ottobre, e dove il prezzo è sceso anche per via del livello ancora particolarmente alto degli stoccaggi (sopra l’80% della capacità disponibile). A questo si sono poi aggiunti i riverberi positivi degli interventi predisposti dall’esecutivo con la manovra che ha di fatto previsto la proroga delle misure già fissate nei trimestri precedenti (a partire dall’azzeramento degli oneri di sistema che, per l’elettrico hanno riguardato tutti i clienti domestici e i non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt, mentre nel gas hanno riguardato la generalità degli utenti), confermando anche il potenziamento del bonus sociale con l’innalzamento dell’asticella Isee da 12mila a 15mila euro.
Besseghini: nei mercati ancora una marcata volatilità
«Come in altre occasioni la variazione percentuale pur marcata del costo dell'energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate. La situazione sui mercati all'ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacità di reazione del sistema al permanere delle tragiche vicende belliche che ancora caratterizzano lo scenario internazionale - è il commento del presidente dell’Arera Stefano Besseghini -. Tuttavia i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti. Gli interventi del governo a supporto dei consumatori mantengono inalterato il loro valore ed in particolare ricordo ai cittadini, alle associazioni dei consumatori e ai Caf, quanto sia importante richiedere la certificazione Isee per il 2023 per consentire la più sollecita individuazione del punto di prelievo dell'energia elettrica o il punto di riconsegna del gas e la conseguente erogazione dei benefici previsti».
In un anno spesa in crescita del 67%
Nonostante il calo annunciato con l’ultimo aggiornamento, la spesa per la bolletta elettrica della famiglia tipo nel cosiddetto anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2022 e il 31 marzo 2023) resta comunque su livelli molto elevati: l’esborso sarà di circa 1.374 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2021- 31 marzo 2022).Quanto allo spacchettamento delle voci in bolletta, il calo del 19,5% è sostanzialmente legato alla diminuzione della voce energia PE, -23,4%, ad adeguamenti della voce dispacciamento (PD) +0,4% e della voce perequazione (PPE) +3,2%. Leggera variazione anche per l'annuale aggiornamento delle tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura), +0,3%. Rimasti invariati, ancora a zero, per effetto delle misure rinnovate in manovra, gli oneri generali di sistema.
loading...