Bufera su banche Usa scuote le Borse Ue: -4% Milano. Ko First Republic e Western Alliance
Non bastano le rassicurazioni della Fed e del presidente Biden sulle banche. A Milano Bper e Unicredit perdono il 9%, fuga dalle banche verso i titoli di Stato. Tiene Wall Street
di Andrea Fontana e Flavia Carletti
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il collasso di Silicon Valley Bank e di Signature Bank e la tensione su altri istituti bancari regionali americani finiti nel mirino della speculazione e delle vendite ha innescato una forte caduta delle Borse europee con Milano arrivata a perdere il 4% e il FTSE MIB ai minimi da quasi 2 mesi. Anche gli altri indici europei hanno chiuso in forte discesa, a partire dal IBEX 35di Madrid passando poi al CAC 40 di Parigi, al DAX 40 di Francoforte, all'AEX di Amsterdam e al FT-SE 100 di Londra.
In calo i rendimenti dei Treasury, e anche dei titoli di Stato dell'Eurozona, mentre il dollaro è in netta discesa alla luce delle aspettative più accomodanti sulla Fed. «Con le attuali turbolenze sui mercati finanziari a seguito del crollo della banca californiana Silicon Valley Bank sono aumentate le aspettative che la Federal Reserve diventi meno aggressiva nella propria politica monetari - osserva Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm - Alla luce delle potenziali tensioni sul sistema bancario, il mercato sta ora prezzando una maggiore probabilità di un rialzo di soli 25 punti base alla prossima riunione del 22 marzo, passando da una quasi "certezza" di 50 punti base prima del crollo della SVB. Anche le aspettative del mercato per il picco del tasso dei Fed Funds sono diminuite sensibilmente rispetto a una settimana fa».
A Milano banche schiacciate dalle vendite, bene Leonardo
Tra i principali titoli milanesi, le banche sono state ancora bersagliate dalle vendite, con Banca Pop Er, Banco Bpm, Unicredit e Intesa Sanpaolo in coda al listino principale. Sempre tra i finanziari Nexi non è riuscita a trovare sostegno nel fatto che S&P Global ha alzato il rating sul debito a BB+ da BB con outlook positivo, anche grazie al processo di integrazione di Nets e Sia che sta procedendo come da attese anche in termini di realizzo delle sinergie promesse. Leonardo - Finmeccanica ha beneficiato nuovamente dell'effetto della pubblicazione dei conti 2022. A distinguersi sono quindi i titoli più difensivi come le società delle infrastrutture del gas e della luce come Snam, Terna e Italgas o il settore medicale con Amplifon e Recordati.
"Il sentiment degli investitori è negativo sul settore bancario soprattutto nei confronti delle banche che negli ultimi anni hanno mostrato più problemi di liquidità - sottolinea Filippo Diodovich di Ig chiamando in causa i ribassi di Credit Suisse e di Commerzbank - Siamo in una situazione di flight to quality dove si vendono azioni di banche per spostarsi su bond. Nelle ultime 3 sedute il bond governativo statunitense (treasury) con scadenza a 2 anni è passato dal 5% di rendimento al 4,10%. Stesso comportamento anche in Europa con il btp a due anni che ha mostrato un rendimento in calo dal 3,88% al 3,44%".
Wall Street tiene all’ondata d’urto, ma le banche affondano
Il tracollo di Silicon Valley Bank ha innescato un’ondata di vendite sui titoli degli istituti di credito regionali e piccoli, agitando lo spettro di ulteriori fallimenti. A preoccupare è First Republic, che chiude in calo a Wall Street del 62%. Ma è tutto il settore bancario a pagare un prezzo elevato. JPMorgan perde l’1,80%, Bank of America il 5,81% e Citigroup il 7,45%. Wall Street però tiene all’ondata d’urto spinta dal settore della difesa. I listini americani chiudono deboli ma evitano le perdite accusate invece dalle piazze finanziarie europee.
Biden, sistema bancario Usa è sicuro
Il sistema bancario è « sicuro». Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, lo ha ribadito più volte, nel suo breve intervento dalla Casa Bianca per rassicurare la popolazione dopo il fallimento di Signature Bank, in scia a quello di Silicon Valley Bank. «Nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti», ha specificato Biden, dopo che il governo ha approvato dei provvedimenti speciali per garantire tutti i depositi, «i soldi saranno garantiti dai fondi assicurativi». «Chiederò al Congresso e ai regolatori norme bancarie più rigide», ha poi detto Biden, andando via senza rispondere alle domande dei giornalisti.
Tesoro, Fed e Fdic, azioni decisive per difesa settore
Gli Stati Uniti stanno prendendo «azioni decisive» per proteggere l'economia statunitense. Cosi' in una nota congiunta diffusa domenica la segretaria al Tesoro Janet Yellen, il presidente della Fed Jerome Powell e il presidente dell'agenzia federale Fdic Martin Gruenberg. «Oggi stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l'economia statunitense rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario. Questo passo garantirà che il sistema bancario statunitense continui a svolgere i suoi ruoli vitali di protezione dei depositi e di accesso al credito a famiglie e imprese in un modo che promuova una crescita economica forte e sostenibile». Dopo aver ricevuto una raccomandazione dai board della Fdic e della Federal Reserve e aver consultato il presidente, il segretario Yellen ha approvato le azioni che consentono alla Fdic di completare la risoluzione della Silicon Valley Bank, Santa Clara, California, in un modo che protegga completamente tutti i depositanti. Nessuna perdita associata alla risoluzione della Silicon Valley Bank sarà a carico del contribuente.
Le autorità americane prevedono poi un’altra asta per Silicon Valley Bank dopo quella fallita domenica. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la Fdic ha spiegato ai repubblicani in Senato che intende procedere alla luce della maggiore flessibilità concessa dall’aver dichiarato il fallimento di Svb una minaccia per il sistema finanziario.
Euro rivede quota 1,07 dollari
Sul mercato valutario, la moneta unica ha riagganciato quota 1,07 dollari per la prima volta da metà febbraio. Il biglietto verde era arrivato a perdere anche l'1% sulle principali valute. Le tensioni sul mercato finanziario americano alimentano i timori di un possibile "rischio contagio" e innescano vendite sugli asset americani, mettendo sotto pressione anche il dollaro. D'altro canto la scommessa degli operatori è che la banca centrale Usa possa ridurre gli aumenti al costo del denaro.
Criptovalute su con azioni Fed su Svb, bitcoin sopra 24.000 $
Bitcoin, che torna sopra quota 24.000 dollari, e le altre principali criptovalute viaggiano a passo rapido, dopo che le autorità americane, Federal Reserve in testa, hanno annunciato piani per limitare le ricadute del collasso di Silicon Valley Bank (Svb), per altro fortemente collegata alle criptovalute. Nel weekend anche un altro istituto, la newyorkese Signature Bank, è fallita. Così bitcoin sale del 12% a 24mila dollari, ethereum cresce del 7,5% a 1.680 dollari. Tra l'altro, Circle, società attiva nel settore delle valute digitali e in particolare delle stablecoin, ha rassicurato gli investitori sulla stabilità delle proprie attività. «Le operazioni di Circle proseguono regolarmente, comprese quelle più recenti di regolamento tramite la nostra nuova partnership con Cross River Bank», ha detto il Ceo Jeremy Allaire.
BTp, spread sale oltre 190 punti, decennale cala a 4,1%
Si allarga lo spread tra i Btp e i Bund per effetto di un forte apprezzamento dei corsi dei titoli decennali tedeschi. Ma anche i titoli di Stato italiani sono favoriti dagli acquisti. Tutto il comparto del reddito fisso si apprezza sulla scia del possibile rinvio del rialzo dei tassi da parte della Fed dopo l'improvviso fallimento di Svb Bank e di Signature Bank e scendono di conseguenza i rendimenti. Lo spread tra i Btp benchmark decennale e il decennale tedesco di riferimento si allarga a 192 punti base dai 183 dell'apertura (183 il finale di venerdì). Il rendimento dei titoli italiani è in netta flessione: al 4,20% dal 4,27% indicato in avvio di contrattazioni.
Petrolio in netta flessione, dietrofront del gas naturale
In chiara flessione il prezzo del petrolio: il Brent maggio scambia a 81,5 dollari al barile, il Wti aprile a 75,4 dollari. Dopo il balzo delle ultime sedute il prezzo del gas naturale ad Amsterdam è tornato sotto i 50 euro al megawattora. «I prezzi del petrolio hanno iniziato la settimana con un movimento al ribasso significativo - Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB - mentre si avvicinano ai minimi mensili mentre le prospettive della domanda rimangono incerte e mentre la Russia continua a esportare il suo petrolio a diversi paesi produttori di petrolio, aumentando ulteriormente l'offerta sui mercati. Inoltre, dati recenti dalla Cina mostrano che le importazioni a gennaio-febbraio sono state di 10,4 milioni di barili al giorno, 1 milione di barili al giorno in meno rispetto a novembre-dicembre, il che potrebbe indicare che il paese sta ancora utilizzando le scorte accumulate in precedenza».
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