Bruxelles, in arrivo una banca dati pubblica su mercati di capitali e sostenibilità
Parlamento Ue e Consiglio hanno deciso di creare un database gratuito, gestito da Esma dove saranno inserite anche informazioni sulle criptovalute e Pmi
di Vitaliano D'Angerio
2' di lettura
Una grande banca dati pubblica europea con migliaia di informazioni sui mercati di capitali, sui servizi finanziari e soprattutto sulla finanza sostenibile. Il database sarà finanziato per il 40% dal bilancio Ue e per il 60% dai singoli Stati, sarà gratuito ad eccezione di download particolarmente pesanti, e verrà gestito da Esma, l’autorità europea che vigila sui mercati finanziari. Toccherà a Esma istituire il punto di accesso unico europeo (Esap) 42 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento, provvedimento che sarà dunque immediatamente operativo nelle normative nazionali senza necessità di recepimento.
Caratteristiche e standard
E’ stato deciso che nella banca dati, oltre alle informazioni richieste dalla legislazione europea, sia possibile inserire anche le comunicazioni volontarie delle imprese dell’Unione europea. È cruciale però che tali notizie abbiano un format comune e che siano dunque comparabili per affidabilità e uso a quelle fornite su base obbligatoria. Quest’ultime saranno distinte, nell’ambito dell’Esap, da quelle rese in maniera volontaria.
Inoltre, ogni Paese membro dell’Unione europea dovrà istituire o delegare un ente per la raccolta di tali informazioni.
Sostenibilità, cripto e Pmi
Nella banca dati europea verranno inseriti dati finanziari e anche di sostenibilità ovvero quelli che emergono dalle dichiarazioni non finanziarie (la nuova normativa è la Csrd, ndr). Non solo. I deputati europei hanno spinto per la raccolta di informazioni anche degli asset criptovalutari e di quelli relativi alle obbligazioni verdi (green bond). Infine, sarà possibile inserire i dati relativi alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali e professionali.
C’è poi il capitolo piccole e medie imprese. Per rendere più visibile questo importante segmento aziendale, anche in vista della transizione verde, verranno raccolto nel database le informazioni relative alle Pmi.
In generale l’obiettivo è di rendere più informati gli investitori e gli altri partecipanti chiave al mercato dei capitali, nonché le organizzazioni non governative.
I costi da evitare
Pedro Silva Pereira, eurodeputato di S&D, è stato il relatore del Parlamento su questo provvedimento: «In qualità di relatore del Parlamento, sono particolarmente lieto che siamo riusciti a ottenere un ampliamento del campo di applicazione dell’Esap (la banca dati, ndr), che ora copre importanti normative verdi e criptovalute. Altrettanto importante è il fatto che non verranno generati nuovi obblighi di rendicontazione e non verranno imposti oneri aggiuntivi alle nostre aziende. L’Esap mira essenzialmente a migliorare l’accessibilità e la disponibilità dei dati delle società pubbliche a livello europeo».
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