C’eravamo tanto amati: ci si sposa sempre meno, ci si lascia di più
di Nicoletta Cottone
2' di lettura
C’eravamo tanto amati. Sembra questa la fotografia scattata nel Rapporto 2018 sula situazione sociale del Paese. Si trasformano i rapporti di convivenza: ci si sposa sempre meno, ci si lascia sempre più. In dieci anni (2006- 2016) i matrimoni sono passati da 245.992 a 203.258, segnando un - 17,4%. Questo anche se dal 2015 al 2016 si è registrato un aumento di oltre 8.800 matrimoni (+4,6%).
Aumentano i matrimoni civili
In calo del 33,6% i matrimoni religiosi (scesi da 162.364 a 107.873), in aumento quelli civili da 83.628 a 95.385 (+14,1%), che rappresentano il 46,9% dei matrimoni complessivi. E anche l’aumento dei “sì” civili è legato alla fragilità delle unioni: pesano le seconde nozze (e successive), pari nel 2016 a 37.942 e in aumento del 19,1% rispetto al 2006, fino a rappresentare ormai il 18,7% del totale. Sempre più spesso uno e entrambi gli sposi sono almeno al secondo “sì”, mentre i primi matrimoni si sono ridotti nel decennio del 22,8%.
Sale l’età del primo matrimonio
In salita l'età media del primo matrimonio che ha ormai raggiunto i 34,9 anni
per gli uomini e i 31,9 anni per le donne, con un aumento rispetto al 2006 di 2,5 e 2,3 anni rispettivamente. Questo perché la propensione alle prime nozze è in diminuzione per entrambi i sessi: nel 2016 si sono registrati 449,6 primi matrimoni per 1.000 uomini e 496,9 per 1.000 donne, a fronte dei 536,2 e 594,3 rispettivamente del 2008.
Giovani coniugati in drastico calo
Pesa anche, spiega il Censis, «la tendenza generalizzata a rinviare tutte le tappe tradizionali dell'ingresso nella vita adulta: dal lasciare la casa dei genitori all'entrata nel mercato del lavoro, fino all'appuntamento con il matrimonio». I giovani coniugati sonon in drastico calo, mentre sono fortemente aumentati i celibi e nubili. Al 1° gennaio 2018, nella fascia di età 25-34 anni, i celibi sono ormai l'80,6% del totale e le nubili il 64,9%.
Trionfano le libere unioni
Aumenta la propensione a formare libere unioni di celibi e nubili, che tra il 1993-1994 (media) e il 2015-2016 (media) sono passate da 67.000 a 748.000 circa, cosicché circa il 60% dei celibi/nubili di 16 anni e oltre vive comunque in coppia.
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