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Caso Cospito, ecco la galassia e le saldature tra anarchici e antagonisti

Intelligence e Antiterrorismo hanno avviato un monitoraggio sul variegato mondo dell’antagonismo, riscontrando connessioni con militanti anarchici

di Ivan Cimmarusti

Cospito, scritte sui muri a Roma: anarchici fermati da carabinieri

3' di lettura

Un unico filo lega le azioni eversive di matrice anarchica degli ultimi 40 giorni. Un’offensiva iniziata il 2 dicembre con l'attentato ai danni di Susanna Schlein, la prima consigliera dell’Ambasciata italiana ad Atene. Ma proseguita con attacchi più o meno gravi a Roma e Milano ma anche nelle sedi diplomatiche a La Paz, Santiago del Cile, Barcellona, Buenos Aires, Stoccarda, Porto Alegre, Madrid e La Plata. Ma è in Italia che si gioca la partita più delicata.

La saldatura tra anarchici e antagonisti

Intelligence e Antiterrorismo hanno avviato un monitoraggio sul variegato mondo dell’antagonismo, riscontrando connessioni con militanti anarchici. Non a caso, in manifestazioni e cortei per Alfredo Cospito svolte in diverse città, si sono visti anche giovani legati a collettivi universitari e centri sociali. Con il centrodestra tornato al Governo, gli apparati di sicurezza hanno riscontrato tentativi di rilancio delle istanze antifasciste.

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Al netto dell’antifascismo, ad accomunare antagonisti e anarchici c’è il tema della lotta alla repressione ed alle carceri, così come l’ambientalismo radicale e l’opposizione ad opere pubbliche come il Tav ed il Muos in Sicilia. I centri sociali, con in prima fila Askatasuna a Torino, che fa riferimento all’area dell’autonomia, attivo in particolare nelle proteste No Tav, continuano le loro lotte storiche. Il 26 gennaio scorso il centro sociale torinese è stato perquisito dalla Digos e 36 attivisti sono stati denunciati. Le occupazioni studentesche sono riprese con un certo vigore, i movimenti per la casa non hanno perso vigore.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha messo in guardia dal rischio del «ricompattamento di frange della galassia dell’antagonismo come si è visto nella manifestazione di domenica a Roma». La battaglia per Cospito può così diventare la “bandiera” unificante di diverse pulsioni antisistema che si agitano nella società.

PRINCIPALI “AZIONI DIRETTE” DI PRESUNTA MATRICE ANARCHICA IN ITALIA
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Progetti eversivi marchio Fai/Fri

Come per il caso di Alfredo Cospito, che pubblicava dal carcere articoli che incitavano all’eversione, l’intelligence ha raccolto nuove evidenze sul lancio di nuove pubblicazioni a sfondo anarchico. È in atto un tentativo di rilanciare i progetti eversivi a marchio Fai/Fri (Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale), con un esplicito richiamo alla violenza insurrezionale contro gli apparati dello Stato.

«Appelli alla sovversione - si legge nell’ultimo report dell’intelligence - si sono rilevati pure attraverso la diffusione su internet di documenti riportanti dati circostanziati sugli obiettivi da colpire e indicazioni operative su alcune tra le più insidiose attivazioni anarchiche, come il sabotaggio d’infrastrutture, specie delle telecomunicazioni, e di linee ferroviarie». Ciò, in uno scenario della minaccia che, in linea con il trend rilevato negli anni scorsi, ha attestato il compimento di diversificate «azioni dirette» contro molteplici target, rivendicate e non, inneggianti alla «solidarietà rivoluzionaria ai compagni prigionieri» in Italia e nel mondo. Del resto, il tema del sostegno agli anarchici detenuti si è ulteriormente confermato come il principale collante ideologico tra militanti, anche di diversi Paesi.

Dall’Europa all’America latina

I collegamenti internazionali dell’anarco-insurrezionalismo continuano a trovare, soprattutto sul web, luogo privilegiato di approfondimento tematico e operativo, nonché di condivisione di campagne di lotta, che, a loro volta, hanno dato poi spunto ad attivazioni pure in altri Paesi europei, specie in Francia, Spagna e Grecia, e dell’America latina.

Le rivendicazioni

Una serie di rivendicazioni di matrice anarchica, tutte collegate al caso di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis, hanno scandito le ultime 24 ore dopo le auto incendiate a Roma e Milano e gli attacchi ai diplomatici italiani all’estero in Spagna e Germania.

Gli anarchici tedeschi della cellula “Zelle schwarzer Vöge” (Cellula degli Uccelli Neri) hanno rivendicato l’attacco incendiario contro l’automobile di Luigi Estero, primo consigliere dell’ambasciata d’Italia a Berlino, in «sostegno allo sciopero della fame di Alfredo Cospito» e a «tutti i prigionieri nelle camere di tortura del regime del 41 bis».

Messaggi simili sono comparsi sui siti d’area in Italia per rivendicare le auto incendiate della Tim a Roma nella notte fra lunedì e martedì e quelle della Polizia locale di Milano in viale Tibaldi colpite da molotov la notte del 29-30 gennaio.


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