Andrea Viliani dal 7 gennaio Responsabile e Curatore del CRRI
L’incertezza sui contributi pubblici pesa sui conti 2018 che ha registrato la miglior performance sul fronte dell'affluenza merito della collezione
di Maria Adelaide Marchesoni
3' di lettura
Il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea ha nominato Andrea Viliani Responsabile e Curatore del CRRI - Centro di Ricerca Castello di Rivoli, ruolo che ricoprirà a partire dal 7 gennaio 2020. Direttore del Museo Madre a Napoli ritorna al Castello di Rivoli dove dal 1999 al 2005 è stato Assistente Curatore. Nel 2018 il museo ha registrato la miglior performance sul fronte dell'affluenza merito anche della collezione che ogni anno si arricchisce con le opere in comodato e acquistate ad Artissima da Fondazione Crt. Il Castello di Rivoli-Museo di Arte Contemporanea è uno dei musei torinesi che ha registrato la miglior performance nel 2018 sul fronte dell'affluenza, con un incremento dei visitatori del 7,5% a 125.134 rispetto al 2017 e del 18,4% sul 2016. Un risultato interessante considerando che, se da un lato, il Castello di Rivoli è un museo molto accreditato nel panorama mondiale dell'arte contemporanea, dall'altro soffre per la sua posizione lontana dal centro di Torino, pertanto dal pubblico e dalla vita culturale cittadina. Sul web gli utenti sono stati oltre 164mila con un incremento del 7% rispetto al 2017.
I contributi
Anche nel 2018 la gestione ha risentito delle limitate disponibilità finanziaria, situazione che è proseguita anche nei primi mesi del 2019 quale conseguenza delle incertezze legate ai tempi di incasso dei contribuiti pubblici che non ha permesso tra l'altro di realizzare la mostra dedicata all'artista turco Cevdet Erek nell'autunno 2018 per mancanza di fondi. Il 75% dei proventi deriva ancor dagli stanziamenti pubblici e dalle Fondazioni bancarie. Nel 2018 il socio di riferimento, la Regione Piemonte, ha stanziato per il museo 600mila euro quale quota associativa dell'anno 2018 e per la realizzazione delle attività culturali del 2018 un importo pari a 2,310 milioni ma nelle casse del museo sono state versate solo 745.500 euro. La rimanente quota 1,564 milioni è stata ceduta alla SACE che ha provveduto a versare al Castello 1,210 milioni trattenendo a garanzia il residuo pari al 10%. Nel 2018 esce dal novero degli sponsor abituali il gruppo Unicredit e per le azioni legate al potenziamento delle attività di fundraising il museo ha potuto contare sulla Fondazione CRC e a un accordo collaborazione con Intesa San Paolo .
I proventi
Ammontano a 5,5 milioni di euro (+ 5%) e considerano oltre ai contributi della Regione Piemonte (2,99 milioni) quelli della Fondazione CRT (600 mila) della Compagnia San Paolo (200 mila) quelli per mostre e progetti (201.743 euro) da soci fondatori (90 mila euro) e da non soci (598.365), altri proventi tra cui la biglietteria che ha contribuito per 259mila euro e, infine, le attività accessorie generano proventi per 478.829 euro.
I costi
In totale ammontano a 5,5 milioni e quelli relativi alle attività istituzionali sono stati 3,9 milioni e comprendono gli oneri per l'allestimento delle mostre, principalmente per costi assicurativi, trasporto e materiale. Il servizio di bus navetta effettuato nei giorni festivi dal centro di Torino (costo 3 euro ma che da diritto a uno sconto sul biglietto di ingresso) ha inciso sul bilancio del museo per 44mila euro.
Nell'esercizio sono stati accantonati 180 mila euro per oneri relativi al riallestimento e restauro della collezione permanente e per le attività artistiche future.
Direttore del Castello di Rivoli-Museo d'Arte Contemporanea e direttore GAM- Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea per il periodo dal 1/1/2017 al 31.12.2020 è Carolyn Christov-Bakargiev che percepisce un compenso annuo lordo relativo all'incarico pari a 150mila euro.
Patrimonio netto
I conti 2018 evidenziano un risultato finale in sostanziale pareggio (6.805 euro) e il patrimonio netto si attesta a 451mila euro in crescita da 445mila del 2017 per effetto del risultato 2018. Il patrimonio netto è libero in quanto non presenta valori vincolati.
La collezione
Nel 2018 la raccolta permanente del museo si è arricchita con numerose nuove opere tra cui quelle degli artisti Nalini Malini (nel 2019 vi è stata una retrospettiva dell'artista in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi) e Yuri Ancarani entrato in collezione in seguito alla vittoria da parte del museo del bando ministeriale Progetto Italian Council. Il costo complessivo delle opere entrate in collezione è ammontato a 36mila euro circa. Come sempre la collezione beneficia delle acquisizioni effettuate dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT in occasione di Artissima che vengono in parte cedute in comodato uso gratuito al museo. Il valore di questo prestito è indicato in bilancio per 30,5 milioni. Sono inoltre entrate in deposito opere di Giovanni Anselmo, Mathilde Rosier e Eminio Prini.
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