Cinema, salgono incassi e spettatori ma il pre Covid resta un miraggio
Presentati i dati Cinetel sul 2022. Crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell’81% e del 79,6%
di Andrea Biondi
I punti chiave
3' di lettura
Un anno di ripresa, ma che sconta gli effetti della pandemia. Per il cinema italiani si chiude un 2022 che ha dato soddisfazioni al box office rispetto al 2021. Ma si tratta pur sempre del confronto con un anno che ha visto le sale chiuse fino ad aprile. I dati del pre Covid sono però lontani, un miraggio. I dati sono in questo senso eloquenti: nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati 306.622.567 euro per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891. Rispetto al 2021, quando come detto i cinema hanno riaperto a partire dal 26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell’81% e del 79,6%. Tuttavia sono ancora forti gli effetti della pandemia: rispetto alla media del periodo 2017-2019 c’è in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze.
La quota italiana
Sono fra i dati Cinetel del cinema in sala nel 2022 presentati all’Anica. Rimane significativa la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato il 19,7% degli incassi e il 21,2% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di euro e a 9.4 milioni di presenze. Una quota vicina a quella del 2021 (21,5% degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle presenze).
Il peso del cinema Usa in Italia
È invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 179.2 milioni di euro e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in questo caso di un dato vicino al 2021 (57,9% degli incassi, 56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del 2017-2019. Nel 2022 sono stati distribuiti in sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021, -43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021) per una quota del 50,4% sul totale (43,7% nel 2021).
Il primato di Avatar
Nel complesso sono usciti in sala 624 nuovi titoli, 186 in più rispetto al 2021. Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e il 13esimoi assoluto) è stato “La stranezza” con 5,4 milioni di euro (il 9% del totale della produzione italiana) . Il primo incasso assoluto è stato “Avatar - la via dell’acqua” (27.5 milioni di euro; 3.1 milioni di presenze), seguito da “Minions 2”, “Doctor Strange nel multiverso della follia”, “Top Gun: Maverick” e “Thor: Love and Thunder”.
Rutelli: Ottimismo prudente
«Salutiamo l’inizio 2023 con uno spirito di ottimismo prudente perché sappiamo che per tornare ai livelli prepandemia che erano stati i migliori in assoluto, ci vorrà tempo», ha commentato in un videomessaggio il presidente dell’Anica Francesco Rutelli. L’attenzione comunque «verso la sala la sento cresciuta anche nei mondi che sono sembrati a lungo antagonisti come le piattaforme» aggiunge Rutelli. «Credo che la spinta da dare alla fruizione delle sale dipenda dalla forza dei prodotti e l’inizio positivo del 2023 abbia dimostrato come l’attenzione verso la pluralità e l’originalità dei prodotti può portare a una nuova grande stagione di cinema nelle sale». L’augurio è «continuare a lavorare insieme in un’industria che è integrata e con un’attenzione per il pubblico che non si spegnerà mai».
Il box office mondiale
Intanto nei giorni scorsi sono stati diffusi i dati degli incassi al botteghino per il cinema a livello mondiale. E anche qui i segnali sono di un rimbalzo, con tanto lavoro da fare però per riguadagnare posizioni. Secondo le stime della società britannica Gower Street Analytics e del suo partner Comscore, le entrate totali di ingresso al cinema in tutto il mondo hanno raggiunto i 25,9 miliardi di dollari nel 2022. Un aumento del 27% rispetto all’anno 2021. Il dato rimane però, come detto, inferiore di circa il 35% – all’appello mancano 14 miliardi di dollari – rispetto alla media 2017-2019. Questo lento ritorno alla normalità dovrebbe continuare quest’anno. In un altro studio pubblicato a metà dicembre, Gower Street Analytics ha scommesso su incassi globali per 29 miliardi di dollari nel 2023: 4 in più rispetto al 2022 ma ancora lontano dai 42,3 miliardi raggiunti nel 2019, anno del record storico.
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