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Comunali, verso i ballottaggi: per la vittoria Meloni punta su Ancona, Schlein sulla riconquista di Pisa

Per il centrodestra sarebbe una vittoria importante se riuscisse a vincere ad Ancona e allo stesso tempo mantenere il controllo di Pisa, Siena e Massa. Per il centrosinistra sarebbe un ottimo risultato conquistare Pisa, o una tra Siena e Massa, e allo stesso tempo mantenere il controllo di Ancona e Brindisi

di Andrea Marini

Primo tempo Comunali: 4 a 2, aspettando i molti ballottaggi

2' di lettura

Ancona, Brindisi, Vicenza, Pisa, Siena, Massa e Terni. Per i ballottaggi del 28-29 maggio è in queste sette città che si gioca la partita per decidere chi tra centrodestra e centrosinistra avrà vinto le amministrative di questa primavere. In base al primo turno del 14-15 maggio, il centrodestra è per il momento in vantaggio: ha strappato Latina al centrosinistra e ha mantenuto il governo di Sondrio, Treviso, Imperia; il centrosinistra ha vinto a Brescia e Teramo, città che già governava.

Meloni e Ancona

È su Ancona, unico capoluoghi di provincia al voto che è anche capoluogo di Regione, che il centrodestra, e la premier Giorgia Meloni in primis, ha concentrato tutte le sue forze. È una città simbolo: dal 1993, da quando c’è l’elezione diretta dei sindaci, è amministrata dal centrosinistra. Inoltre la Regione Marche dal 2020 ha già un governatore di centrodestra espressione di Fdi: Francesco Acquaroli. In questa ottica il risultato del primo turno ha fatto intendere che la sfida è tutt’altro che impossibile. Il candidato del centrodestra Daniele Silvetti parte in vantaggio: col 45%, ha superato a sorpresa la candidata di centrosinistra e Terzo Polo Ida Simonella (41,3%).

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Schlein e Pisa

Per Elly Schlein, la città simbolo di queste amministrative è Pisa, città che il centrosinistra vuole riconquistare dopo gli ultimi cinque anni a guida centrodestra (a trazione leghista). Inoltre Pisa è una delle poche città capoluogo (4 su 13) che in questa tornata di maggio ha visto stringere una alleanza Pd-M5S-sinistra, un po’ l’allenaza che l’attuale segretaria Pd vorrebbe riproporre anche a livello nazionale. Il primo turno non è stato certo brillante: Michele Conti, sindaco uscente in quota Lega, per una manciata di voti non è stato riconfermato al primo turno (49,9%), mentre Paolo Martinelli del centrosinistra si è fermato al 41,1%. Ma il secondo turno è un’altra partita: il centrosinistra punta a conquistare i voti del candidato di sinistra, Francesco “Ciccio” Auletta (6,7%) sostenuto dalla lista Una Città in Comune e da Unione Popolare.

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Gli equilibri

Sta di fatto che i sette capoluoghi al voto il 28-29 maggio vedono il seguente schieramento di partenza: il centrodestra governava a Vicenza, Pisa, Siena, Massa e Terni; il centrosinistra ad Ancona e Brindisi. Per il centrodestra sarebbe sicuramente una vittoria importante se riuscisse a vincere ad Ancona e allo stesso tempo mantenere il controllo di Pisa, Siena e Massa, le ex roccaforti rosse della Toscana, e magari anche Vicenza e Terni. Per il centrosinistra a trazione Pd sarebbe un ottimo risultato conquistare Pisa, o una tra Siena e Massa, e allo stesso tempo mantenere il controllo di Ancona e Brindisi e magari strappare al centrodestra Vicenza.

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