Consigli d’autore e indirizzi da non perdere: lo stile secondo Emanuele Montibeller
Il direttore artistico di Arte Sella cerca sempre nuovi modi per far fiorire l'integrazione fra natura e cultura. E ogni anno il parco si arricchisce di opere inedite
di Luca Bergamin
5' di lettura
I SEGNI DISTINTIVI DEL MIO STILE
Direi che sono una persona perseverante, che tiene duro anche nelle situazioni più complicate.
LA MIA ICONA DI STILE
In questo momento storico sicuramente il divulgatore, filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e l'architetto Michele De Lucchi; quello che sono e quello che fanno rappresentano per me modelli e ispirazioni che cerco di seguire meglio che posso.
LA VISTA CHE MI ISPIRA
Sicuramente il paesaggio vicino casa, ossia le montagne del Lagorai, la zona del Trentino alla quale mi sento più legato: quelle vette, i boschi alle loro pendici, gli animali mi emozionano ogni volta che li guardo.
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA DAVVERO IMPRESSIONATO
In Sardegna, a Faro Capo Spartivento, dormire e mangiare lì, in una antica lanterna vedetta sul mare, rinfranca l'anima, sembra di stare in mare aperto.
UN OGGETTO DA CUI NON MI SEPAREREI MAI
Per forza di cose, gli occhiali da vista!
UNA SCOPERTA RECENTE
Il lavoro dell'artista vicentino Arcangelo Sassolino e quello del romano Davide Quayola nelle cui opere l'arte e la tecnologia si intrecciano e si condizionano, l'uno sconvolge sculture fatte di materiali grezzi e industriali, l'altro si esprime con i video, partendo dalle fotografie sino a proporre qualcosa di completamente nuovo.
IL MIGLIOR SOUVENIR CHE HO PORTATO A CASA DA UN VIAGGIO
Una pianta grassa dal Sud America, ormai molto tempo fa. Ce l'ho ancora, la raccolsi non pensando che sarebbe sopravvissuta sino a casa e che poi si sarebbe adattata al clima del Trentino, invece è ancora con me. Le piante possono essere più duttili delle persone.
COSA NON MANCA MAI IN FRIGO
Una bottiglia di Ferrari. Non posso farne a meno, gli amici che vengono sanno che è sempre pronta da stappare.
L'ULTIMO PEZZO AGGIUNTO AL GUARDAROBA
In questa primavera così fredda, un maglione di Montura; quindi abbigliamento sportivo da montagna, che è anche quello che prediligo: mi fa stare comodo e caldo.
L'ULTIMA CANZONE SCARICATA
Mi sono appassionato molto di recente a Jóhann Jóhannsson e l'ultimo album scaricato è il suo IBM 1401, A user’s manual. È un musicista, compositore e produttore discografico islandese che ha come racchiuso nei suoi componimenti tutta la vibrante magia della terra dalla quale proviene. Peccato che sia scomparso così presto.
I SITI E LE APP PREFERITE
YouTube Music, Rai Play Radio 3 e il sito di Almond Zigmund: lei è un'artista nata a Brooklyn che riesce nei suoi lavori a unire magistralmente il colore allo spazio esterno. Per me, una giovane rivelazione.
LA MIA STANZA PREFERITA DELLA CASA
Cerco tranquillità, quindi quella più silenziosa, può essere la sala, la cucina. Vivo in un appartamento in prossimità del centro storico di Borgo Valsugana, niente di speciale, il contesto è sereno, la natura è sempre con me. E mi dà pace.
L'ULTIMA COSA CHE HO COMPRATO E AMATO
Il lavoro architettonico Simbiosi realizzato ad Arte Sella dall'artista Edoardo Tresoldi, lo ritengo dotatissimo. E sempre assai ispirato.
E LA PROSSIMA CHE HO ADOCCHIATO
Una scultura di Antony Gormley che è assai eclettico, lavora l'acciaio con una perizia che pochi altri hanno. E non mi riferisco solo ai suoi angeli, le figure alate che lo hanno reso celeberrimo in Gran Bretagna e nel resto del mondo.
UN POSTO INDIMENTICABILE VISITATO DI RECENTE
L'isola di Santa Maria in Sardegna, amo la sua natura selvaggia, la ricchezza della sua storia, il carattere del suo popolo. Trovo che ci siano collegamenti con il posto in cui vivo, e ormai le mie vacanze sono quasi sempre là.
IL PROSSIMO VIAGGIO
Il cammino di Santiago. Lo desidero da tanto tempo. Vorrei andare con i miei amici più cari. Sono un camminatore da lunghe distanze, mi piace incontrare altra gente sulla strada, parlare, vedere, andare avanti con lentezza, avendo la possibilità di approfondire la storia delle città di quella parte della Spagna.
IL PIÙ BEL REGALO CHE HO RICEVUTO
Due foto di Gabriele Basilico. Una rappresenta la basilica di S. Ambrogio, l'altra una fabbrica: poesia e forza sono sempre state le sue cifre, ha testimoniato con lirismo una fase di trasformazione delle nostre città come nessun altro.
I LIBRI SUL MIO COMODINO
Un grande classico della latinità come il De rerum natura di Lucrezio e Flower Power. Le piante e i loro diritti di Alessandra Viola, perché entrambi hanno come tema la natura. Il primo sul piano filosofico, il secondo affronta l'attualità climatica, la personalità quasi giuridica degli esseri viventi diversi dagli umani. Entrambi sono stati per me assai importanti e ricchi di rivelazioni.
UN PIACERE A CUI NON RINUNCEREI MAI
Pranzare e conversare con gli amici. Sono un buongustaio, amo il buon vino, ma soprattutto mi piace intrattenermi a parlare con le persone alle quali sono legato, un'opportunità che è stata in questo periodo molto rara, a causa della pandemia. Spero che si possa tornare presto a quelle piacevoli abitudini.
L'ARTISTA CHE COLLEZIONEREI SE POTESSI
In questo momento mi affascina molto il lavoro di Ólafur Elíasson: sa leggere la realtà, le sue trasformazioni, ama la montagna. I suoi giochi di luce, le installazioni tra la neve e sulle vette sono sempre un passo avanti nel mostrare l'integrazione tra arte e natura, anche la più estrema.
IL MUSEO CHE TROVO PIÙ INTERESSANTE AL MOMENTO
Pensando all'Italia, Palazzo Strozzi a Firenze, per la qualità delle esposizioni che vi vengono organizzate negli ultimi anni. Andando oltre oceano, il New Museum of Contemporary Art di New York diretto da Massimilano Gioni, che è sempre attento alle novità soprattutto espresse dalle nuove generazioni di artisti di tante culture diverse. E poi ha una architettura così intrigante....
IL MIO SPAZIO VERDE PREFERITO
Uno dei miei preferiti è l'orto botanico di Padova, antichissimo, anche Goethe lo amava molto, rappresenta un'oasi da secoli nel centro storico patavino. L'altro è quello di Palermo, i suoi ficus sono un incanto. Fuori il caos, dentro la pace del verde e, distante un centinaio di metri, il mare: è il massimo.
IL PROGETTO ARTISTICO, ON O OFFLINE, DA NON PERDERE AL MOMENTO
Il lavoro di Refik Anadol, artista turco che vive a Los Angeles, di cui apprezzo molto le architetture un po' oniriche.
SE NON VIVESSI IN TRENTINO, A BORGO VALSUGANA, VIVREI...
Lascerei le montagne soltanto per Ulassai, in Sardegna: i suoi tacchi di origine calcarea mi ricordano il Trentino, ci sono cascate a strapiombo, un panorama carsico, le grotte. Bellissima terra, la Barbagia, terra di libertà, che non si è mai sottomessa.
SE NON FACESSI QUELLO CHE FACCIO...
Se non fossi il direttore artistico di Arte Sella, la manifestazione di land art che ho contribuito a creare e far conoscere, sarei un architetto. E mi occuperei di natura e bio-sostenibilità (www.artesella.it).
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