Coop, segnali di normalità dalla spesa degli italiani
Calano in percentuale gli acquisti di pasta e pomodoro, aumentano quelle di prodotti da viaggio, di bellezza e per il benessere
di L.Tre.
2' di lettura
Cresce la spesa per il make up, le bevande per sportivi, i prodotti da viaggio e i profilattici. Calano i “beni rifugio” da lockdown come pasta, conserve di pomodoro e carne in scatola. Stiamo tornando alla normalità. Coop ha diffuso un report sui dati relativi al carrello della spesa degli italiani nella Fase 2. Da lockdown a post-lockdown calano a maggio pasta e riso da +10% a +8%, olio d’oliva da +9% a +19%, conserve di pomodoro e carne in scatola +36% a +21% Diminiscono anche prodotti come termometri +130% a +43%, disinfettanti da +280% a +59% e mascherine da +5.000% a +21.000%. Segno più per le bevande spostive che passano da da -55% a -10%, il pesce fresco da -8% a +10%, make-up da -30% a -25% e i prodotti viaggio da -80% a -65%, profilattici da -40% a -18% e le tinte per i capelli da +165% a +30%. Quindi bellezza e benessere: utti prodotti che si accompagnano all’uscita fuori di casa o a chi si trova nella condizione di potere raggiungere gli affetti.
L’eredita psicologica nei consumi
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati anche i risultati di un sondaggio di Havas H-Commerce relativo ad aprile di quest’anno. La stragrande maggioranza del campione (più dell’80%) dichiara che presterà molta attenzione con la fine del lockdown ai prezzi e alla qualità degli alimenti. Da segnalare anche ’eredità mentale legata alle misure di distanziamento sociale. Per esempio, gli italiani non solo continueranno a usare l’e-commerce per gli acquisti di prodotti da supermercato ma hanno apprezzato anche l’utilizzo di punti vendita smart .
Il bilancio di Coop
Coop ha dichiarato di avere bloccato i prezzi di tutti i prodotti confezionati industriali a marchio Coop e di tutte le altre marche (18.000 prodotti circa), fino al 31 Maggio. Nel suo complesso Coop ha realizzato investimenti supplementari, in termini di costi per garantire la sicurezza e investimenti commerciali pari a circa 100 milioni di Euro, equamente ripartiti tra le la prima fase dell'emergenza (Marzo-Aprile) e la fase 2 (Maggio-Settembre)
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