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Aumentano le operazioni su Vindome, la app per investire in vino pregiato

Volumi di 1 milioni di euro in due mesi per le anteprime 2021. La app con un network mondiale di 8mila investitori rinnova l’interfaccia con l’inserimento del Portfolio Performance

di Gianni Rusconi

La app Vindome permette di investire in vino pregiato

4' di lettura

L’occasione per tornare a far parlare di sé è stata la recente Semaine des Primeurs 2021, uno degli appuntamenti imprescindibili del calendario enologico mondiale, che ha accolto 131 Châteaux della Union des Grands Crus de Bordeaux e classificato i vini dell'ultima vendemmia secondo rating specifici che hanno contraddistinto le etichette entrate in commercio a partire da inizio maggio.

Per Vindome, la prima app dedicata a chi fa del vino pregiato anche un'occasione di investimento, è stata come detto l'occasione per presentare alcune novità a livello di interfaccia e non solo, vedi la dashboard potenziata con widget personalizzabili o (soprattutto) la funzione Portfolio Performance, che permette di monitorare l'andamento del proprio portfolio in tempo reale grazie all'analisi dei prezzi di mercato delle varie bottiglie pubblicati dal database specializzato Wine Decider.

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La customer experience che oggi Vindome offre ai propri utenti per gestire in autonomia i propri investimenti in etichette prestigiose si materializza attraverso diverse componenti e una di queste è la possibilità di scoprire in anticipo le migliori bottiglie su cui puntare grazie alla condivisione di insight come il rinomato Harvest Report 2021, redatto dall'azienda italiana Saturnalia, che sfrutta un sistema di analisi all'avanguardia per incrociare dati satellitari e rilevazioni meteo ed elabora con l'intelligenza artificiale mappe 2D e 3D dei territori del vino per comprendere qualità e rendimento delle vendemmie.

Il tutto condito dal contatto sempre attivo con gli oltre 8mila fedelissimi che costituiscono il network mondiale della piattaforma e operano attraverso il live market integrato nell'app.La partecipazione alla rassegna francese ha quindi consentito alla piattaforma nata per facilitare il trading di etichette premium a collezionisti, appassionati e professionisti del genere la possibilità di mettere a catalogo (sull'app) anche gli En Primeur solitamente riservati a pochi e proporle sul proprio marketplace a un prezzo iniziale particolarmente interessante (al netto di dazi e Iva) e, secondo i promotori, con opportunità di guadagno nel breve termine.

Come ha infatto spiegato la ceo (e co founder) di Vindome, Ingrid Brodin, al Sole24ore, «è ancora presto per avere visibilità su quelli che saranno i numeri dei Primeurs 2021, ma posso anticipare che siamo nel momento topico nell'anno per il wine investment e per questo puntiamo ad un fatturato di un milione di euro nei due mesi della campagna che termina solitamente ai primi di luglio».

Campagna che ha già visto in offerta bottiglie come Carruades de Lafite (2a etichetta di Lafite Rothschild), venduto a 192 euro a bottiglia e andato esaurito in poche ore (oggi è già disponibile sul mercato secondario al doppio del prezzo iniziale) e come Château Pavie (Saint-Emilion 1ere Grand Cru Classé A) a 273 euro e Petit Cheval et (la seconda etichetta di Cheval Blanc ).
«I volumi di produzione – ha aggiunto ancora Brodin – sono inferiori rispetto all'anno precedente ma la qualità c'è, con gradazioni alcoliche leggermente inferiori, e quindi bisogna essere reattivi per aggiudicarsi le etichette più interessanti».

Gli utenti attivi al momento sulla piattaforma sono come detto oltre 8mila e la transazione media (in aumento di circa il 10% ogni mese) é pari a 1.800 euro, per un investimento annuale medio che varia tra i 5mila e i 250mila euro. Il mercato del trading enologico, insomma, conferma segnali evidenti di grandi potenzialità in un momento storico in cui il vino (lo dice il Knight Frank Wealth Report 2022) si issa al primo posto tra i beni di investimento di lusso più performanti in periodi di inflazione e crisi economica.In questo scenario, Vindome vuole essere una sorta di nuova frontiera offrendo ai propri utenti l'immediatezza di un acquisto o di un investimento in un vino di pregio, a partire da cifre realmente contenute fino a selezioni del valore di diverse migliaia di euro.

Il tutto attraverso due modalità, una destinata ai neofiti della materia per iniziare a creare un portfolio equilibrato “di fine wine” e l'altra rivolta ai trader più navigati. Collections, nello specifico, consente di accedere ad assortimenti di bottiglie suddivisi per budget ed orizzonti temporali d'investimento calibrati mentre Live Market permette di operare in un vero e proprio mercato in tempo reale, navigando fra centinaia di eccellenze e acquistando direttamente al prezzo di mercato senza investimenti minimi richiesti. A gestire ogni passaggio di questo processo c'è, come facilmente immaginabile, anche tanta tecnologia. Per garantirne l'autenticità, ciascuna cassa di vino acquistata da Vindome direttamente dai produttori e rivenditori viene etichettata e sigillata con un tag Nfc mentre tutte le transazioni vengono registrate su blockchain. E se oggi è la catena dei blocchi ad assicurare la totale inviolabilità di un'operazione, il futuro prossimo guarda ai cosiddetti Non Fungible Token, e quindi ai certificati digitali che costituiscono la base per la compravendita di beni in criptovalute. «Abbiamo siglato un accordo con Curio Capital AG – conferma in proposito la Ceo – per il lancio di Nft fisici di una selezione esclusiva di vini pregiati»

Aspettando ulteriori evoluzioni nel metaverso, già oggi il marketplace prevede lo stoccaggio della merce, in sospensione d'Iva, il che significa che la tassa va versata solo al momento di eventuale riscatto del vino e limitatamente al suo prezzo d'acquisto, non sull'attuale valore di mercato. La selezione dei vini da integrare nei diversi pacchetti viene effettuata sulla base di criteri applicati anche nella selezione delle singole etichette su cui investire: quello entry level indirizzato ai Millennial prevede Collections di diverso valore (dai 150 ai 10mila euro e oltre) e con diversi orizzonti temporali (corto, medio e lungo termine), così da facilitare la costruzione di un portfolio bilanciato. Esattamente come avviene per i prodotti finanziari.

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