Da Crif polo per allenare talenti e startupper per l’economia digitale
Inaugurato nei pressi si Imola Boom, spazio che mira a creare un ecosistema tra apprendimento, education e innovazione. Per giovani e non solo
di Ilaria Vesentini
I punti chiave
3' di lettura
Partito sotto traccia già nel 2022, con i primi laboratori e workshop online, il progetto Boom, il nuovo polo dell'innovazione e della conoscenza condivisa di Osteria Grande (nella periferia imolese), è pronto ora a dare la scossa all'ecosistema formativo e imprenditoriale della via Emilia con recettori aperti a iniziative e contributi internazionali.
Pensato e finanziato da Crif, la multinazionale bolognese di business&credit information, che ha scommesso sull'hub oltre 11 milioni di euro di risorse, Boom è insieme un luogo fisico e virtuale.
Ecosistema di apprendimento
La sede nasce sui resti di un fabbricato abbandonato tra Bologna e Castel San Pietro, trasformato in una architettura sostenibile e hi-tech di quattro piani, un ecosistema dell'apprendimento che già negli spazi racconta molto di filosofia e mission.
Al piano terra ci sono due sale dedicate alle attività di Boom Education per i ragazzi (il primo dei tre filoni di attività in cui è segmentato l'hub, assieme a Learning e Innovation), circondate da experience interattive come la Boom Cosmic Interplay, una scultura di dati che mostra una rappresentazione visiva dei dai e di come essi influiscano sulla nostra vista quotidiana.
Al primo piano si trovano altre tre sale per la formazione (rivolta a studenti e insegnanti di ogni grado e a famiglie), un auditorium, tre spazi per postazioni di co-working e quattro sale riunioni, due phonebooth e una sala insonorizzata; al secondo piano quattro sale formazione dedicate sempre alla parte Education, due sale ideate per accogliere scolaresche numerose gli uffici di Boom; al terzo piano l'area mensa, una sala riunione e la terrazza panoramica.
Mission d’innovazione
«Il progetto Boom è coerente con la forte vocazione all'innovazione che contraddistingue Crif, e si inserisce alla perfezione nella nostra strategia di investimenti che mira a favorire lo sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di nuove competenze, in grado di sperimentare nuove strade per creare idee realmente innovative e tradurle in progetti concreti», spiega Carlo Gherardi, presidente e ad del gruppo bolognese da 35 anni specializzato nei big data con oltre 40 sedi nel mondo, 6.500 collaboratori e oltre 600 milioni di euro di fatturato.
«Lavorare sulla formazione e qualificazione delle risorse umane in sintonia con le necessità del mercato è nel Dna di questa amministrazione e Boom ci offre un supporto in più», aggiunge Marco Panieri, sindaco di Imola, ricordando l'accordo fatto con il Comune di Bologna sulla cybersecurty per portare nell'area metropolitana tra il capoluogo e Imola corsi Its specializzati e professionalizzanti.
Partner d’eccellenza
La Fondazione Golinelli è il principale partner del progetto Boom, grazie alla consolidata collaborazione con Crif per dare impulso innovativo al territorio e attrarre talenti, start-up ad alto potenziale e venture capital.
«Già da tre anni promuoviamo insieme il programma nazionale di accelerazione I-Tech Innovation. Boom si affiancherà a G-Factor, l'acceleratore-incubatore della nostra Fondazione, per potenziare la comune attività di sostegno alla community nazionale delle startup, e lavoreremo insieme con le imprese nell'ambito della open innovation – ricorda Antonio Danieli, vicepresidente di Fondazione Golinelli e amministratore unico di G-Factor -. La sinergia tra le strutture fisiche e tecnologiche di Opificio Golinelli e Boom rappresenterà una importante piattaforma di sostegno all'innovazione del Paese e un modello».
Oltre alla partnership con Fondazione Golinelli, il progetto metterà in rete realtà locali attive in diversi settori e operatori della formazione e della consulenza, come emerge dal variegato comitato scientifico, in cui siedono rappresentanti del mondo della manifattura, delle infrastrutture, del credito, della Gdo, delle utility, della scuola e della ricerca.
Le tre anime di Boom
Questo nuovo spazio green e digital dove innovazione, imprenditoria, education e formazione si contaminano per supportare la creazione di nuovi modelli di business e la crescita di talentii è organizzato attorno a tre servizi principali: l’area Education, la principale come spazi e attività nel calendario di Boom, che mira a contribuire in modo proattivo alla costruzione delle competenze di giovani e adulti, attraverso laboratori, corsi, eventi, campi estivi, hackathon e giornate formative (su tematiche come finanza sostenibile, ambiente, robotica sociale, intelligenza artificiale, sostenibilità).
La seconda area è Boom Learning dedicata a professionisti, aziende e giovani in cerca di lavoro, ideata per un up-skilling e un re-skilling dei saperi attraverso percorsi ibridi sui trend chiave di data science, data analysis, risk management, SW development, cyber security, digital marketing, IoT, Esg (oltre a un servizio di supporto per trovare occupazione).
La terza gamba è Boom Innovation, sviluppata dal team di innovazione di Crif InnovEcos, una palestra per grandi aziende, investitori e startupper in cui condividere know-how ed expertise al fine di sostenere e sviluppare lo spazio “fragile” e strategico che da collega il mondo della ricerca e quello dell’impresa e favorire la creazione di una nuova imprenditorialità, attraverso call4ideas, startup matching e programmi di accelerazione in ambito Fintech-Insurtech, Agritech-Foodtech e Life science.
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