Dagli Its un’alternativa agli studi universitari più incentrata sul lavoro
Ecco testimonianze e numeri di una filiera d’avanguardia per i giovani diplomati che vogliono specializzarsi e trovare subito un’occupazione di qualità anziché iscriversi all’università e prolungare così gli anni di studio e l’ingresso al lavoro.
di Claudio Tucci
I punti chiave
3' di lettura
«Ho frequentato il corso di Chimica industriale all’Its Academy Nuove tecnologie della vita di Bergamo. Il valore aggiunto – ci racconta Alessandra Dal Corno, 24 anni – è stato il costante collegamento con il mondo del lavoro, sia durante i corsi, che spesso sono tenuti da professionisti del settore, sia durante il tirocinio finale. Nonostante provenissi da studi umanistici, non ho avuto problemi. Da due anni lavoro nell’ufficio acquisti di Trendcolor, un’azienda che produce cosmetici conto terzi, e continuo la mia formazione con un master serale presso la Graduate School of Management del Polimi».
Le testimonianze dei ragazzi
Dalla Lombardia alle Marche il passo è breve e la testimonianza identica. Alessandro Romagnoli ha 20 anni, dall’Its Marche Academy è ora assunto alla Videoworks: «Il mio ruolo è garantire la funzionalità dei sistemi domotici implementati su yacht attraverso test approfonditi e fornire assistenza ai clienti per assicurare un’esperienza di navigazione tecnologicamente avanzata per quanto riguarda affidabilità e comfort. Ho incontrato l’azienda durante il periodo di tirocinio di 450 ore, terminato il quale sono stato subito assunto a tempo indeterminato. Perché scegliere un Its Academy? Perché è un percorso per ragazzi, ma anche senior, che vogliono mettersi in gioco. Si studiano competenze trasversali che favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro».
Esempi utili per i giovani diplomati che vogliono specializzarsi e trovare subito un’occupazione di qualità anziché iscriversi all’università e prolungare così gli anni di studio e l’ingresso al lavoro.
I punti di forza degli Its Academy
Gli Its Academy rappresentano infatti in Italia l’unico canale di formazione non universitario subito professionalizzante, esistono da una decina d’anni e hanno registrato un tasso di occupazione medio dell’81,8% e una coerenza di oltre il 90% tra formazione teorica-pratica e attività svolta. Numeri record per una filiera d’avanguardia che vive con mano l’Industria 5.0 e spazia dalla meccanica al sistema moda e agroalimentare; dal chimico-farmaceutico alla logistica; dall’Ict al turismo, e che ha aperto convintamente alla co-progettazione delle attività con le imprese per disegnare corsi su misura rispetto alle esigenze reali del lavoro.
Con la ripartenza post-Covid del 2021, gli Its Academy hanno segnato il tasso di occupazione migliore di sempre (86,5%), con una coerenza di oltre il 93% e una crescita di contratti a tempo indeterminato e di apprendistato, come emerge dall’ultimo monitoraggio Indire, in corso di pubblicazione, coordinato dalla prima ricercatrice Antonella Zuccaro.
Le chiavi di successo della filiera sono tre: oltre il 70% della docenza proviene dalle imprese; più del 40% della formazione avviene “sul campo”, con esperienze di stage, e in larghissima parte in laboratori d’innovazione (in più del 70% dei corsi i ragazzi toccano con mano le tecnologie abilitanti 5.0); una straordinaria flessibilità organizzativa e didattica. Non a caso i migliori Its Academy sono quelli legati alle aziende.
La sfida del loro decollo
Il punto è che gli Its Academy sono una realtà ancora di nicchia: oltre 140 Fondazioni (che li gestiscono) e più di 25mila studenti frequentanti. La sfida è far conoscere gli Istituti tecnologici superiori e i loro “ambasciatori” migliori sono anche, come visto, gli stessi studenti. Confindustria, da sempre vicina al mondo Its, ha moltiplicato le attività di orientamento; l’ultima è andata in scena a Frosinone a metà maggio, dove è scesa in campo una “Nazionale azzurra” composta da undici ragazzi dei migliori corsi Its per area tecnologica, tra cui Samir Nasim, egiziano, studente dell’Its Meccatronico del Lazio di Frosinone (un’altra eccellenza formativa) assunto con un contratto di apprendistato in Sicamb.
I fondi sono una variabile cruciale per far crescere la filiera. A tal fine il Pnrr destina 1,5 miliardi: i primi 500 milioni per i laboratori sono stati già distribuiti, e il ministro Giuseppe Valditara ha sbloccato anche altri 700 milioni volti a incrementare il numero di corsi (la legge di riforma degli Its Academy è in via di attuazione, come dimostra il decreto che aggiorna le aree tecnologiche e le figure in uscita su cui si veda Il Sole 24 ore dell’11 agosto). L’obiettivo è arrivare al 2025 raddoppiando gli iscritti. Una sfida impegnativa ma fondamentale per avvicinare l’Italia ai Paesi dove la formazione tecnico-professionale è una realtà già da tempo (in Germania, ad esempio, nei percorsi “Higher-Vet” sono iscritti circa 800mila ragazzi).
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