ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa fiammata dei prezzi

Dall’Argentina alla Turchia: dove l’inflazione corre senza freni

Picchi di aumento sopra al 100% che possono mettere alla prova la tenuta sociale e diffondere la povertà

di Gianluca Di Donfrancesco

La Bce dice che "i tassi devono salire ancora"

3' di lettura

In Argentina corre verso il 100%. In Venezuela aveva già superato il 150% a ottobre, quando la Banca centrale ha smesso di pubblicare dati ufficiali. La lista dei Paesi che devono far fronte all’iperinflazione è lunga: Ghana, Turchia, ma anche Libano e il “solito” Zimbabwe. Situazioni esplosive, che rischiano di innescare povertà e disordini sociali: l’inflazione è una tassa sui ceti meno abbienti, visto che li colpisce in modo sproporzionato.

Come sottolinea l’Fmi, nei Paesi a basso reddito fino alla metà della spesa delle famiglie è assorbita dal cibo, il che significa che l’inflazione può avere impatti particolarmente acuti su
salute e standard di vita.

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Argentina

Secondo i dati appena pubblicati dal Governo, nel 2022, l’Argentina ha registrato il tasso di inflazione annuo più alto degli ultimi 30 anni. I prezzi al consumo sono aumentati del 94,8% a dicembre rispetto allo stesso mese del 2021. Rispetto a novembre 2022, i prezzi sono aumentati del 5,1%, con una nuova accelerazione dopo il raffreddamento in tre degli ultimi quattro mesi. L’iperinflazione costringe la Banca centrale a tenere i tassi di interesse al 75%.

La corsa dei prezzi potrebbe spingere l’inflazione oltre la soglia del 100% nei prossimi mesi e sarà al centro della campagna elettorale per le presidenziali di ottobre.

Venezuela

I prezzi al consumo sono aumentati del 37,2% a dicembre rispetto a novembre, secondo le stime dell’Osservatorio finanziario venezuelano, un gruppo di economisti indipendenti. La Banca centrale a ottobre ha comunicato che l’inflazione annuale aveva raggiunto il 155%, uno dei tassi più alti a livello globale. Da allora non ha più rilasciato dati ufficiali sui prezzi al consumo.

Secondo le stime dell’Osservatorio finanziario venezuelano, a dicembre l’inflazione su base annua sarebbe stata del 305,7%. I prezzi di abbigliamento e calzature sarebbero aumentati del 57,8% rispetto al mese precedente.

Turchia

In frenata, ma sempre altissima, l’inflazione in Turchia. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 64,27% a dicembre, rispetto all’84,39% di novembre, secondo l’Istituto di statistica nazionale.

Secondo l’Inflation Research Group, composto da accademici ed esperti indipendenti, il vero tasso di inflazione per dicembre sarebbe però ben più alto e pari al 137,55%.

Stando ai dati ufficiali, lo scorso ottobre l’inflazione ha toccato il massimo degli ultimi 24 anni, all’85,5%, in gran parte a causa della politica monetaria non ortodossa voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, convinto che l’inflazione si sconfigga con bassi tassi di interesse. Al contrario delle Banche centrali di tutto il mondo, che alzano il costo del denaro per frenare i prezzi, l’anno scorso la Banca centrale turca ha tagliato i tassi di 5 punti percentuali, fino al 9%.

Zimbabwe

Il tasso d’inflazione annuale dello Zimbabwe resta a livelli «stellari» ma mostra primi segnali di rallentamento, scendendo al 243,8% nel dicembre 2022 dal 255% del mese precedente, grazie agli interventi del Governo per contenere i continui aumenti dei prezzi e la volatilità del tasso di cambio. Da settembre 2022, quando era al 285%, l’inflazione è scesa in seguito alle misure monetarie e fiscali restrittive, attuate per stabilizzare l’economia.

La Reserve Bank of Zimbabwe ha recentemente deciso di mantenere il tasso di riferimento e il tasso sui prestiti a medio termine, rispettivamente, al 200 e al 100%.

Lo Zimbabwe ha una lunga storia di iperinfazione: nel 2008, il Fondo monetario internazionale l’aveva misurata a 500 miliardi per cento.

Libano

L’inflazione in Libano è aumentata in media del 189,4% nei primi 11 mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati dell’Amministrazione centrale di statistica. L’iperinflazione è proseguita per il 29° mese consecutivo, con un aumento annuale del 142% a novembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Il Paese è nella morsa di una crisi economica descritta dalla Banca Mondiale come una delle peggiori della storia moderna e non ha ancora attuato le riforme strutturali e finanziarie necessarie per sbloccare 3 miliardi di dollari di assistenza da parte dell’Fmi.

Ghana

Ai massimi da 22 anni, l’inflazione in Ghana ha raggiunto il 54% a dicembre. Secondo la Banca Mondiale, il costo del cibo nel Paese è più che raddoppiato nell’ultimo anno ed è il più alto dell’Africa sub-sahariana. Il prezzo del pane è quasi triplicato.

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