ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùRistorazione

Doppio Malto punta a nuove aperture: «Il futuro? Pensiamo alla quotazione»

La rete ad oggi conta 42 ristoranti, di cui 38 in Italia. Previsto un piano di aperture per arrivare a 50 entro fine anno.

di Monica D'Ascenzo

2' di lettura

Crescere, nonostante il Covid, nel food retail. È stato questo l’obiettivo di Doppio Malto, la catena di ristoranti, che dal primo locale aperto nel 2017 è arrivata ora a quota 42 e punta a 8 nuove aperture entro fine 2023. «Ad oggi abbiamo 42 locali, di cui 38 in Italia in tredici regioni e all’estero due in Francia e uno in Gran Bretagna. Entro fine anno arriveremo a 50 locali dal primo aperto nel 2017.» spiega Giovanni Porcu, imprenditore e amministratore delegato della società, che aggiunge: «Fra le nuove aperture due saranno in Francia: una a Bordeaux e l’altra a Chambray-Lès-Tours. In Italia, invece, apriremo fra le altre anche a Madonna di Campiglio, Brecia e Modena. Quest’anno, poi, ci ha visto entrare nel canale travel con l’apertura a Roma Fiumicino, che spero sia il primo di una lunga serie».

La rete di ristoranti

Dei 42 aperti, solo 7 sono in franchising puro, con il piano di espansione che non si è fermato nonostante il Covid. Una decina sono stati realizzati attraverso joint venture paritetiche. Il tutto per un fatturato della catena che nel 2023 supererà i 60 milioni di euro, dai 2 milioni del 2017.

Loading...

«Da qui al 2025 - sottolinea Porcu - s upereremo i 110 milioni di euro solo nel retail con un incremento di nuove aperture di 12 all’anno. Abbiamo una media di 25 persone per locale e viaggiamo quindi a 300 nuove assunzioni all’anno, per investimenti di circa 15 milioni all’anno».

La produzione di birra

Doppio Malto ha anche la divisione produzione di birra: «Abbiamo un portafoglio di 18 tipologie di birra, realizzate nello stabilimento storico di Erba e in quello di Iglesias terminato nel 2020, con una capacità che arriverà a 5-6 milioni di litri con anche un salto di qualità a livello qualitativo» evidenzia l’ad della società, che prosegue: «Stiamo entrando nella Gdo con accordi con Crai, Selex, Tigros e stiamo trattando con Coop e Conad. Al momento il fatturato è attorno ai 5 milioni di euro e la crescita dipenderà appunto dall’espansione nella Gdo, oltre che dall’incremento dei consumi interni. Stiamo sviluppando anche il comparto private label, che in Italia ha ampi margini di espansione».

Le strategie per il futuro

Nel futuro anche l’apertura del capitale con una preferenza per la Borsa: «Ci siamo iscritti ad Elite perché ce lo ha proposto una banca d’investimento, con cui lavoriamo. Un’esperienza interessante perché ci ha dato una grande mano nello sviluppo organizzativo dell’azienda. Inoltre mi ha introdotto all’educazione finanziaria, che è un aspetto fondamentale per un’azienda che cresce ai nostri tassi. Le due leve di crescita della nostra società sono i capitali e le risorse umane» spiega Porcu, che conclude: «Da qui ai prossimi tre anni non abbiamo in programma un’apertura di capitale. Doppio Malto non è ancora un’azienda matura, possiamo considerarla una start up e la strada da fare è ancora molta. Dopo una certa dimensione sarà, invece, necessario prenderlo in considerazione per avere un ulteriore scatto di crescita. A quel punto la finanza diventerà determinante e si porranno delle scelte. Attualmente mi sento più vicino alla scelta della quotazione in Borsa, piuttosto che ad altre alternative».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti