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Due auto mito, due stili, due modi d'intendere la spinta elettrica

A ciascuno la sua scelta. I poli opposti degli ioni di litio sono il comfort extralusso di Rolls-Royce e la dinamicità innovativa di Mini

di Corrado Canali

La nuova era dello spirito dell’estasi. Spectre è la prima Rolls-Royce elettrica. Il marchio inglese è di proprietà Bmw

2' di lettura

Rolls-Royce Spectre e Mini Aceman i gemelli diversi, ma non troppo. Entrambi hanno un Dna britannico anche se la produzione della nuova Mini sarà spostata a partire dal 2024 in Cina. La loro genesi ha molti punti in comune. Se, infatti, per la lussuosa Spectre si tratta di un debutto assoluto fra gli EV, la Aceman rompe drasticamente col passato sia per quanto riguarda stile che la tecnologia. Particolari come i fanali a Led che riproducono diverse forme luminose selezionabili secondo la propria preferenza dal sistema multimediali sulla Aceman, vanno di pari passo con le Starlight Doors con 5.876 punti luce e la sezione illuminata della plancia fronte passeggero, dove il logo Spectre è impreziosito da 4.796 stelle luminose. Se poi il design della Spectre è rimasto fedele alle proporzioni classiche e la modalità elettrica è stata messa a punto per offrire un confort superiore se è possibile rispetto agli attuali modelli a benzina. I dettagli unici non mancano: le porte, infatti, sono controvento, il cofano imponente e le linee tese sono un richiamo ai modelli attuali, ma sono presenti anche nuove soluzioni come i gruppi ottici sdoppiati e oscurati e la mascherina, più grande rispetto al passato e dotata di profili arrotondati e di illuminazione a Led.

Persino la celebre Spirit of Ecstasy è stata ridisegnata per poter migliorare l'efficienza aerodinamica, tanto da raggiungere un Cx di 0,25 nonostante delle dimensioni imponenti. Il cambio di passo, poi, della Aceman si avverta di più all'interno: l'ispirazione viene da passato e alla prima Mini di Alec Issigonis, tanto che l'auto di allora dalle soluzioni semplici ed essenziali è stata presa da esempio in favore di un'interazione solo digitale eliminando la quasi totalità dei comandi fisici. E poi sulla Aceman la completa revisione dell'abitacolo è passata dalla ricerca di materiali e di finiture inedite: il design minimalista dei pannelli delle porte si combina con rivestimenti in tessuto lavorato che grazie a colori vivavi e a molteplici combinazioni, portano allegria. Così la struttura della Spectre è stata modificata per aumentare del 30% la rigidità torsionale e accogliere la batteria da 700 kg a fronte di un peso totale di 2.975 kg: la posizione degli accumulatori è stata studiata in modo da non dover alzare i sedili rispetto al terreno e di isolare ulteriormente l'abitacolo dai rumori esterni.

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La nuova tecnologia Planar delle sospensioni e delle barre antirollio attive prevede software capaci di ottimizzare l'effetto di tappeto volante in base al peso e alla dinamica di guida, senza dimenticare le prestazioni di cui l'auto è capace. La meccanica elettrica della nuova Aceman ha influenzato l'utilizzo degli spazi interni: il cofano accorciato grazie all'unità elettrica anteriore che occupa poco spazio ha premesso di spostare in avanti l'abitacolo sotto il quale è sistemato il pacco batteria. Se dunque la Mini Aceman è di fatto la finestra sul futuro del brand Mini, la Spectre è il modello che darà il via alla svolta elettrica del marchio di lusso Rolls-Royce.

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