ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’appello

Elon Musk e altri 1.000 leader della Silicon Valley: «Sospendere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale»

In una lettera aperta gli oltre 1.000 firmatari spiegano come «negli ultimi mesi c’è stata una corsa fuori controllo dei laboratori per l’intelligenza artificiale a sviluppare potenti menti digitali che nessuno, neanche i creatori, possono capire, prevedere e controllare». Ora una pausa di almeno sei mesi

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1' di lettura

Elon Musk e oltre 1.000 fra ricercatori e manager chiedono una “pausa” di sei mesi nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT - l’intelligenza artificiale generativa finanziata da Microsoft - per fermare quella che definiscono una «pericolosa» corsa agli armamenti.

In una lettera aperta pubblicata da Future of Life Institute e riportata dal Financial Times (qui la traduzione in italiano) che rilancia gli interrogativi etici sull’intelligenza artificiale, gli oltre 1.000 firmatari spiegano come «negli ultimi mesi c’è stata una corsa fuori controllo dei laboratori per l’intelligenza artificiale a sviluppare e dispiegare potenti menti digitali che nessuno, neanche i creatori, possono capire, prevedere e controllare».

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Subito una moratoria di sei mesi

«Chiediamo a tutti i laboratori di intelligenza artificiale di fermarsi immediatamente per almeno sei mesi nell’addestrare i sistemai di IA più potenti come GPT-4. La pausa dovrebbe essere pubblica, verificabile e includere tutti. Se non sarà attuata rapidamente, i governi dovrebbero intervenire e istituire una moratoria», si legge nella missiva.

«I sistemi di intelligenza artificiale possono comportare gravi rischi per la società e l’umanità», continua l’appello.

Tra i firmatari anche il cofondatore di Apple

Tra i firmatari, oltre a Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, anche Steve Wozniak, cofondatore di Apple, Andrew Yang, candidato alle primarie democratiche per le presidenziali del 2020, e altri leader del settore tecnologico.

Secondo Musk e gli altri, servono delle regole per supervisionare lo sviluppo della tecnologia, altrimenti rischiamo «di perdere il controllo della nostra civiltà. Tali decisioni non dovrebbero essere delegate a leader tech non eletti».


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