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Esplorare il Chianti in mountain bike o alla guida di una supercar

Con Peter Ternström, il presidente di Jetson, alla scoperta delle strade più sfidanti della Toscana. Muovendosi fra musei di motori e campi di aviazione.

di Camilla Ilaria Colombo

Un ritratto di Peter Ternström

3' di lettura

Sono innamorato dell'Italia e di tutte le sue tradizioni, oltre che delle belle auto da corsa. Sarà per questo che, durante gli ultimi 20 anni, ho spesso organizzato tour di guida per proprietari di Ferrari e Lamborghini. È un passatempo che mi ha portato anche a scrivere un libro, The Supercar Owner’s Guide to Italy, attualmente sold out, di cui sto curando una nuova versione aggiornata. E che mi ha spinto a spostare una parte della produzione della mia azienda dalla Svezia alla Toscana (Ternström è cofondatore e presidente di Jetson, che ha sviluppato un drone elettrico per il trasporto umano, ndr).

La Toscana per me rappresenta quanto di meglio il vostro Paese sappia offrire, tanto che ho acquistato una casa in collina nel nord del Chianti, dove amo trascorrere i miei momenti di dolce far niente a bordo piscina. Se, però, voglio regalarmi qualche giorno di relax, scelgo Borgo Scopeto Wine & Country Relais, una tenuta di charme e un incantevole centro medioevale, appena a nord di Siena. È un'oasi di natura e storia che restituisce tutta la bellezza autentica delle colline toscane. Se ho voglia di fare qualche tiro a golf, mi fermo al resort Castelfalfi, un hotel a cinque stelle che vanta un campo a 27 buche e un'azienda agricola.

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La sala del Bar Il Castello, all'interno della torre del Mille di Borgo Scopeto Wine & Country Relais. ©Gabriele Maria Cucolo

Per un pranzo rilassato, due ristoranti occupano un posto speciale nel mio cuore: Solociccia a Panzano in Chianti che, come dice già il nome, è un tempio della carne. E Tenuta Torciano, vicino a San Gimignano, dove a mio avviso fanno le migliori lasagne del mondo. Per le cene eleganti, preferisco spostarmi verso la costa, scegliendo il ristorante Il Porto, a Viareggio, oppure la trattoria Iseo, a Portovenere – per me semplicemente il miglior ristorante di pesce di tutto il Mediterraneo. Oppure prenoto da Se·Sto, sul rooftop dell'hotel Westin Excelsior, per una vista meravigliosa su tutta Firenze.

Salmone marinato agli agrumi, rucola e maionese d'avocado del ristorante Se·Sto on Arno.

Se dopo cena non voglio tornare a casa, mi fermo a Villa Cora, un cinque stelle lusso immerso in un parco secolare e affacciato sul Giardino di Boboli. La tappa a Firenze non può dirsi conclusa senza una visita al museo degli Uffizi – è una considerazione quasi banale, lo so, ma è un luogo d'arte e di cultura insuperabile – e una sosta da Antinori nel Chianti Classico, con la sua bellissima collezione di vini rossi storia, sulla strada che conduce a Siena.

L'esterno della cantina Antinori, nel Chianti Classico. ©Archivio Marchesi Antinori

Essendo un appassionato di motori, ho un debole per il Museo Piaggio, a Pontedera: amo la Vespa e il modo in cui ha cambiato la vita di un'intera generazione di italiani. L'esposizione è davvero ricca: non posso credere che si possa entrare gratuitamente! Sono anche un appassionato pilota. Sulla cima della collina vicino alla mia residenza in Chianti, c'è il campo di aviazione Aviosuperficie La Filanda, dove posso noleggiare un Cessna e fare un volo sulle zone circostanti: pochi posti al mondo sono più belli per volare. Nelle giornate terse, mi spingo fino all'Isola d'Elba per pranzo.

La Vespa Numero Uno, la 98 cc Prima Serie prodotta nel 1946, conservata al Museo Piaggio di Pontedera.

Nel tempo libero, mi piace frequentare i negozi di antiquariato. Ce ne sono letteralmente migliaia in Toscana, dove puoi comprare pezzi con una storia centenaria a un prezzo veramente conveniente. Per tenermi in forma, ho da poco acquistato una mountain bike e i tracciati che più mi divertono sono intorno al paese di Montaione e al Monte Serra. Qualcuno dice che il piacere di andare in mountain bike sia un'invenzione del Chianti: non so se è vero, ma io ci credo.

Una Ferrari 488 Spider sulla Strada Provinciale 441, che va da Monticiano a Montemassi. ©Drivinglandscape

A essere sincero, però il vero motivo per cui amo così tanto il Chianti è che qui ci sono le strade più belle del mondo per chi ama guidare. Per me i tracciati migliori sono la SR222, che da Firenze conduce a Siena: in egual misura, bella ed entusiasmante, soprattutto da Greve in Chianti. La SR68 fra Saline di Volterra, Volterra e Colle di Val d'Elsa è perfetta per le supercar più veloci e aggressive, come una Lamborghini Aventador e una Ferrari 812 Superfast. Consente di spingere sull'acceleratore, ha panorami aperti e molti spazi dove superare i veicoli più lenti. Fra Castellina in Chianti e Poggibonsi, la SR429 rappresenta una delle strade più impegnative ed entusiasmanti per chi possiede una supercar – e fidatevi, perché io ho guidato auto di ogni tipo e ovunque. Per questo tratto, consiglio una supercar leggera, come una Ferrari 360 Challenge Stradale o una Lotus Exige. È dopo Taverne d'Arbia, invece, che la SP438, sulla direttrice Siena-Asciano, si apre scoprendosi non solo affascinante, ma eccitante: non vorresti fermarti mai. Infine, nella parte meridionale del Chianti, la SP441, da Monticiano a Montemassi, permette di attraversare le foreste toscane, facendoti arrivare nella piana di Grosseto con un grande sorriso: è puro divertimento.

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