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Ucraina, ultime notizie. Lukashenko: avviati sforzi per portare armi nucleari russe non strategiche in Bielorussia

Putin e Prigozhin sono nel mirino degli 007 ucraini e l’obiettivo primario è il presidente russo. Lo ha detto il vice capo dell’intelligence di Kiev, Vadym Skibitsky. Il Cremlino replica che i servizi russi «conoscono il loro lavoro e sanno quello che fanno». Per Prigozhin è «comprensibile che Putin e io siamo obiettivi di Kiev». Il capo del gruppo Wagner annuncia che i suoi uomini si stanno ritirando da Bakhmut e commenta che una nuova «rivoluzione potrebbe scuotere la Russia se il suo balbettante sforzo bellico in Ucraina continua».

Gli F-16 della NATO effettuano esercitazioni nei cieli della Lituania
  • Zelensky: «Abbattuti due aerei russi in regione Zaporizhzhia»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso serale, ha affermato che la Guardia nazionale ucraina ha abbattuto due aerei russi “tipo SU” nella regione di Zaporizhzhia. Secondo Sky News, Zelensky non ha fornito ulteriori dettagli sull’aereo ma ha aggiunto: «Sono grato a due dei nostri guerrieri particolarmente accurati», dice.

    «A proposito - ha poi specificato - uno di loro è già stato insignito del titolo di Eroe dell’Ucraina e ha abbattuto non solo aerei nemici ma anche un missile cruise».

  • Tajani: Cina può svolgere ruolo per ritiro truppe russe

    “Purtroppo la situazione è complicata”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine di un incontro elettorale a Brindisi rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle difficoltà per l’avvio di un negoziato di pace tra Ucraina e Russia. “Noi vogliamo - ha spiegato - che si raggiunga la pace ad ogni costo. Ma la pace deve essere una pace giusta”. “Non può essere una pace - ha aggiunto - con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ecco perchè bisogna convincere i russi, e la Cina può svolgere un ruolo importante da questo punto di vista, a ritirare le proprie truppe ed a ricominciare il dialogo da dove era partita quando ha scatenato l’invasione”. “Bisogna rispettare il diritto internazionale: una pace che sia la sconfitta dell’Ucraina o la cessione di mezza Ucraina alla Russia è una pace che non è una vera pace, ma una resa. Noi vogliamo - ha concluso - che si rispetti il diritto internazionale”.

  • Mosca: «Intercettati 2 bombardieri Usa sul Baltico»

    Aerei da caccia russi Su-35 e Su-27 si sono alzati in volo per intercettare due bombardieri americani sul Mar Baltico che minacciavano di violare i confini russi. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass.

  • Lukashenko: avviati sforzi per portare armi nucleari russe

    Sono già in corso gli sforzi per portare armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dall’agenzia Tass, dopo che oggi i ministri della Difesa dei due Paesi hanno firmato a Minsk gli accordi per permettere il dispiegamento delle testate non strategiche, come annunciato dal presidente russo Vladimir Putin lo scorso marzo. “Putin mi ha informato che oggi ha firmato un decreto sulle nostre azioni per portare armi nucleari in Bielorussia”, ha detto Lukashenko.

  • 007 Kiev precisano: Putin obiettivo n.1 per darlo all’Aia


    Vladimir Putin è l’obiettivo primario di Kiev “per la sua detenzione e consegna all’Aia”. Lo precisa Andrii Yusov, un rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, citato da Ukrinform. “L’Aia è inevitabile per Putin. E in questa situazione, è ancora meglio che sia vivo in tribunale”, ha detto Yusov, aggiungendo che Putin “e tutta la sua banda” sono criminali di guerra. “Ed è davvero l’obiettivo numero uno - dal punto di vista della detenzione e della consegna alla Corte internazionale e al tribunale dell’Aia. L’Ucraina è uno stato civile e agisce in modo civile”.

  • Media russi: Kiev vuole far esplodere un deposito di combustibile nucleare

    «Il regime di Kiev» potrebbe tentare «un’altra provocazione clamorosa» ovvero «far esplodere un deposito di combustibile nucleare a Kharkiv per poi accusare Mosca di aver lanciato un attacco missilistico contro un impianto atomico». Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria Novosti, citando una fonte informata, secondo la quale Kharkiv si presterebbe all’operazione sotto falsa bandiera per la presenza di diversi reattori nucleari, compresi quelli dell’Istituto di fisica e tecnologia e dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina. «Kharkiv è abbastanza adatta per l’attuazione di un tale mostruoso atto terroristico da parte dei neonazisti ucraini», ha spiegato la fonte, secondo cui «le conseguenze del disastro non saranno solo nell’est dell’Ucraina, ma anche in Russia, Bielorussia e nel territorio degli Stati dell’Ue».

  • Ucraina: oltre il 90% dei soldati russi feriti torna in servizio

    Più del 90% del personale militare russo ferito nel conflitto in Ucraina torna al servizio militare dopo protesi e riabilitazione sociale. Lo afferma il vice-capo della direzione medica militare del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Alexander Sergoventsev. Lo riporta l’agenzia Tass. «Tutto il personale militare che ha espresso il desiderio di continuare il servizio militare dopo aver ottenuto le protesi, e questo è oltre il 90% di tutti gli amputati, è sottoposto a misure di riabilitazione sociale e di adattamento», ha detto Sergoventsev durante una riunione del Consiglio di coordinamento panrusso dei commissari per i Diritti Umani.

  • Cremlino: «Operazione militare è più che giustificata se Kiev dice di voler uccidere Putin»

    La dichiarazione di Kiev, secondo cui Vladimir Putin “è l’obiettivo numero uno”, sono di stampo terroristico. Per questo, “l’operazione militare speciale è più che giustificata, più che necessaria e deve essere completata raggiungendo i suoi obiettivi, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Il regime terrorista parla dei suoi obiettivi terroristi”, ha aggiunto.

  • Usa: speriamo addestramento su F-16 inizi in prossime settimane

    Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha detto giovedì che spera che l’addestramento dei piloti ucraini sui caccia F-16 di fabbricazione americana inizi nelle prossime settimane. Austin ha parlato davanti ai leader della Difesa di tutto il mondo che si sono riuniti per un incontro virtuale per discutere del sostegno militare in corso all’Ucraina. Si prevede che si parlerà di quali Paesi forniranno gli F-16 e di come e dove si svolgerà l’addestramento dei piloti. “Speriamo che l’addestramento inizi nelle prossime settimane”, ha detto Austin, “questo rafforzerà e migliorerà ulteriormente le capacità dell’aeronautica ucraina nel lungo termine. E completerà i nostri accordi di sicurezza a breve e medio termine. Questo nuovo sforzo congiunto invia un messaggio forte sulla nostra unità e sul nostro impegno a lungo termine per l’autodifesa dell’Ucraina”.

  • Finlandia invia 16esimo pacchetto aiuti militari

    La Finlandia ha annunciato il suo sedicesimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, per un valore di circa 109 milioni di euro. “La Finlandia continua a sostenere l’Ucraina assieme ai nostri partner internazionali. Il valore di tutti i pacchetti di aiuto militari è arrivato ora a 1,1 miliardi di euro”, ha annunciato il ministro finlandese della Difesa, Antti Kaikkonnen, citato da Ukrainska pravda. Per motivi di sicurezza non sono stati diffusi dettagli sull’aiuto militare, né sui tempi e i modi di consegna.

  • Russia e Bielorussia formalizzano l’accordo sulle armi nucleari

    La Russia e la Bielorussia hanno firmato un accordo che formalizza il dispiegamento delle armi nucleari tattiche di Mosca sul territorio dell’alleato, anche se il controllo delle armi rimane al Cremlino. I funzionari hanno motivato il passo come reazione all’ostilità dell’Occidente. Non è stato annunciato quando le armi saranno dispiegate, ma il presidente russo Vladimir Putin ha già detto che la costruzione di strutture di stoccaggio per le armi in Bielorussia sarà completata entro il primo luglio. La leader dell’opposizione bielorussa in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya ha condannato la mossa, affermando che «metterà ulteriormente a rischio la sicurezza dell’Ucraina e di tutta l’Europa». La Russia ha usato il territorio bielorusso come base per l’invasione della vicina Ucraina e vi ha mantenuto un contingente di truppe e armi.

  • L’Ue rinnova per un anno lo stop a dazi e «difese» commerciali per l’export ucraino

    Il Consiglio Ue ha adottato il regolamento che rinnova la sospensione di tutti i dazi doganali, i contingenti e le misure di difesa commerciale sulle esportazioni ucraine verso la Ue per un altro anno, fino a giugno 2024. Le misure aiuteranno l’Ucraina a mantenere la stabilità delle sue relazioni commerciali con la Ue e a far funzionare la sua economia in circostanze molto difficili. Il regolamento si applicherà per un periodo di un anno e riguarda in particolare i prodotti ortofrutticoli soggetti al regime del prezzo di entrata e prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati soggetti a contingenti tariffari; la riscossione dei dazi antidumping sulle importazioni originarie dell’Ucraina; l’applicazione delle norme comuni per le importazioni (salvaguardie) rispetto alle importazioni originarie dell’Ucraina.

  • Zuppi: la guerra coinvolge il Papa «fino alle lacrime»

    La missione di pace per l’Ucraina che il Papa ha affidato al cardinale Matteo Zuppi è «in accordo con la Segretaria di Stato. Non è strano, sarebbe strano il contrario, come altre esperienze formali e informali del passato». Lo ha detto lo stesso Zuppi in una conferenza stampa in Vaticano. La missione - ha ricordato il cardinale - deve «contribuire ad allentare le tensioni del conflitto in Ucraina» rispetto al quale c’è un coinvolgimento del Papa «fino alle lacrime».

  • Russia: Corte suprema ordina scioglimento Parnas fondato da Nemtsov, Yashin e Kara-Murza

    La Corte suprema in Russia ha ordinato la chiusura di Parnas (Partito per la libertà del popolo), il partito di opposizione, di stampo liberale, con la storia più lunga, rende noto Mediazona. Parnas è la seconda mutazione del Partito repubblicano russo nato nel 1990 su un programma basato sul rispetto dei diritti umani e il federalismo e sciolto nel 2007 per ordine della Corte suprema. Parnas era nato nel 2010 da Mikhail Kasyanov, Boris Nemtsov, Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin. Kasyanov, Premier con Putin Presidente fra il 2000 e il 2004, ha lasciato la Russia a metà dello scorso anno dopo aver criticato l’invasione dell’Ucraina. Kara-Murza è stato condannato a 25 anni di carcere. Yashin a 8 e mezzo. Nemtsov è stato ucciso di fronte al Cremlino nel 2015. Era stato il ministero della Giustizia a chiedere lo scioglimento del partito.

  • Yermak e Urso discutono realizzazione accordi

    il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak ha avuto una video call con il ministro delle Imprese Adolfo Urso con il quale ha “discusso in dettaglio i piani per realizzare gli accordi raggiunti” fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo rende noto un comunicato della presidenza ucraina. Yermak e Urso, si legge, hanno esaminato come “coordinare gli sforzi dei due governi per assicurare la realizzazione delle priorità fissate dai leader di Ucraina e Italia”. Yermak ha sottolineato che “Urso è un buon amico dell’Ucraina ed ha espresso gratitudine per l’assistenza nell’organizzare la recente visita ufficiale” di Zelensky in Italia

  • Kuleba in Africa, accusa Lavrov di pressioni su paesi continente

    Impegnato in un tour africano, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba accusa il collega russo Sergei Lavrov di fare pressione sulle autorità dei paesi che sta visitando per ottenere informazioni sui suoi colloqui. “Sta seguendo i miei passi.. so che Mosca segue da vicino il mio tour... dove vado appare l’ambasciatore russo”, ha scritto Kuleba sui social, mentre si trova in Etiopia. Lavrov, ha aggiunto, “sta seguendo le mie orme, cercando di parlare con chi ho visto e pianificando una visita in Africa”. Kuleba, che proseguirà per il Ruanda, è impegnato nel suo secondo tour africano dall’inizio dell’invasione russa. L’obiettivo è contrastare l’influenza di Mosca nel continente e spiegare ai leader africani le ragioni di Kiev, per convincerli a sostenere la proposta di pace ucraina.

  • Zelensky incontra ministro Difesa Svezia

    “Incontro con il ministro della Difesa svedese Paul Johnson. Questioni importanti e prioritarie: la coalizione aerea, la situazione al fronte, le armi necessarie, la formula di pace, l’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina e il sostegno della Svezia. Diventiamo ogni giorno più forti”. È quanto scrive in un messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

  • Londra, servono aiuti umanitari per 18 milioni di persone

    «Quasi 18 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa delle azioni del Cremlino». È quanto si legge in un appello, pubblicato su Twitter, dal ministero britannico della Difesa. «L’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia ha provocato una grave crisi umanitaria che ha colpito milioni di civili in tutto il paese. Nonostante le affermazioni del Cremlino di non attaccare civili o infrastrutture civili», si legge nel tweet della Difesa britannica.

  • Kiev, liberati 106 prigionieri in scambio con russi

    Le autorità ucraine hanno ottenuto la liberazione di 106 prigionieri nell’ambito di uno scambio con i russi. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, dicendo che «ognuno di loro è un eroe del nostro Stato». Yermak ha spiegato che «molti di coloro che stiamo liberando dalla prigionia erano considerati dispersi. I parenti di queste persone hanno attraversato momenti difficili». Al momento non si conosce il numero dei prigionieri russi rilasciati nello scambio.

  • Viminale smentisce attacco hacker: «solo problema tecnico» per sito carta identità

    «I servizi della Carta di identità elettronica sono momentaneamente indisponibili a causa di un problema tecnico nella fornitura della connettività internet, seguito all’incendio divampato nella giornata di ieri nei pressi della stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica». Così il Viminale. In precedenza la crew di hacker filorussi Noname057(16) (leggi sotto, ndr) aveva rivendicato un attacco hacker al sito della carta d’identità. «Stiamo lavorando per ripristinarne il pieno funzionamento», aggiungono dal ministero.

  • Nord Stream: Mosca convoca ambasciatori di Germania, Svezia e Danimarca

    Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Germania, Svezia e Danimarca per protestare contro il rifiuto di questi Paesi a rendere noti alla Russia i risultati delle indagini sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Mosca ha accusato di 3 Paesi di «incapacità nel garantire la trasparenza delle azioni investigative», ha dichiarato il Ministero, come riporta l’agenzia Tass. «Con le loro azioni», continua l’ufficio diplomatico, «stanno chiaramente ritardando i tempi e cercando di nascondere le tracce e i veri autori del crimine, dietro i quali, crediamo, ci siano Paesi noti. E non è un caso che ’fughe di notizie’ di scarsa credibilità vengano lanciate ai media con il desiderio di confondere la situazione».

  • Bielorussia, Lukashenko: «Pronti a subire possibile invasione»

    Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha affermato di essere pronto a una possibile invasione del suo Paese e si è detto a conoscenza delle voci di una possibile «rivolta» contro di lui. «Lo sappiamo da molto tempo e ci stiamo preparando», ha detto Lukashenko, replicando al vice ministro polacco della Difesa, generale Waldemar Skrzypczak, il quale ieri ha dichiarato che vi è la possibilità di una «rivolta» imminente in Bielorussia, auspicando che la Polonia appoggi «queste unità, che porteranno avanti operazioni contro Lukashenko».

    «In realtà sappiamo chi sono, sappiamo dove sono e conosciamo i loro nomi. Siamo preparati. Fateli entrare», ha messo in guardia il leader bielorusso, citato dall’agenzia di stampa Belta.

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in una foto del 6 aprile scorso. (Sputnik/Mikhail Klimentyev/Kremlin via REUTERS)

  • Hackerato il sito della carta d’identità elettronica del Viminale

    Nuovo attacco degli hacker filorussi Noname057(16) all’Italia. Questa volta è stato preso di mira il portale per il rilascio della carta d’identità elettronica del Viminale, che in effetti risulta non raggiungibile. Gli esperti della Polizia postale stanno lavorando al ripristino del servizio. Come nei casi precedenti l’attacco è di tipo Ddos (Distributed denial of service): in pratica si invia un’enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente.

    Sul loro canale Telegram, come di consueto, i Noname ironizzano postando un messaggio sotto la foto di un orso con sullo sfondo il tricolore italiano e una carta d’identità. «L’Italia - si legge - è pronta a fornire supporto materiale all’Ucraina, ma attende passi decisivi dagli alleati. Nessuna indipendenza. Fortunatamente, il nostro team può prendere decisioni da solo, siamo andati nel segmento russofobo italiano di internet e abbiamo ucciso un sito web di carte d’identità elettroniche».

  • Inviato speciale Cina incontrerà Lavrov e vice ministro Galuzin

    L’inviato speciale cinese Li Hui incontrerà domani a Mosca il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il vice ministro Mikhail Galuzin, ha reso noto il ministero degli Esteri russo, precisando che i colloqui saranno incentrati sulla crisi ucraina, per cui Li ha avviato una missione di mediazione che il 16 e 17 di questo mese portato a Kiev, dove ha incontrato fra gli altri il Presidente Volodymir Zelensky, e lo porterà nel prossimo futuro in Germania, Polonia e Francia. Da Mosca ancora nessuna precisazione circa un possibile incontro di Li con Vladimir Putin.

  • Kiev, liberi 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut

    La Russia ha rilasciato 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut, ha reso noto il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak, citato dai medi nazionali. “Hanno combattuto per Bakhmut e hanno compiuto un’impresa che ha impedito al nemico di avanzare in profondità a Est. Ognuno di loro è un eroe”, ha dichiarato Yermak. Tra coloro che sono tornati dalla prigionia, 68 erano considerati dispersi. Alcuni hanno ferite, ustioni, fratture. Il più anziano ha 59 anni, il più giovane ne ha 21. Inoltre, sono stati rimpatriati tre corpi, due stranieri e un ucraino. Finora sono stati rilasciate 2.430 persone, 139 i civili.

  • La Norvegia si unisce ad addestramento piloti Kiev su F-16

    “La Norvegia prenderà in considerazione diversi modi per contribuire alla formazione e all’addestramento dei piloti ucraini sui jet da combattimento F-16”: lo ha detto il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram, all’emittente radiotelevisiva statale Nrk. Lo riporta il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashenko.

  • Usa, riunione online del Gruppo di contatto per difesa di Kiev

    Il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin, ospiterà oggi una riunione virtuale del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina: lo riporta il Washington Post. Il gruppo comprende decine di Paesi che forniscono armi e supporto militare all’Ucraina.

  • Mosca, armi nucleari non strategiche in Bielorussia

    Armi nucleari russe non strategiche sono in fase di dispiegamento in Bielorussia: Mosca e Minsk sono state costrette a prendere misure nella sfera militare-nucleare in risposta alle attività della Nato in quest’area. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, come riporta Interfax. Tuttavia, la Russia - ha affermato Shoigu - non trasferisce il controllo di queste armi alla Bielorussia e la decisione sul suo utilizzo spetta a Mosca.

  • 007 Kiev, «Stiamo cercando di uccidere Putin e Prigozhin»

    Il presidente russo, Vladimir Putin, e il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, sono nella “lista” di esponenti russi che i servizi ucraini stanno cercando di “uccidere”. Lo ha ammesso il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky, in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. “Putin sta notando che ci stiamo avvicinando sempre di più a lui, ma ha anche paura di essere ucciso dalla sua stessa gente”, ha detto Skibitsky, alludendo all’attacco con droni al Cremlino di inizio mese e descrivendo l’assassinio del leader russo come una priorità assoluta “perché coordina e decide cosa succede”. Skibitsky ha spiegato che gli 007 di Kiev hanno piani simili per il fondatore del Gruppo Wagner, i cui mercenari sono stati accusati di aver commesso macabri crimini di guerra contro le truppe ucraine. “Stiamo cercando di ucciderlo”, ha detto di Prigozhin, sottolineando che “la nostra priorità è eliminare il comandante dell’unità che ordina ai suoi uomini di attaccare”. Alla domanda se anche propagandisti, oligarchi e civili vengano considerati bersagli dall’intelligence ucraina, Skibitsy ha risposto: “Siamo in guerra e questi sono i nostri nemici. Se una figura importante produce e finanzia armi (per la Russia, ndr), allora la sua eliminazione salverebbe la vita a molti civili. Secondo le convenzioni internazionali, questo è un obiettivo legittimo”.

  • Caccia russi al largo Giappone, Tokyo fa decollare i jet

    Il Giappone ha fatto decollare oggi jet da combattimento dopo che aerei russi “per la raccolta di informazioni” sono stati individuati al largo delle sue coste, lungo l’Oceano Pacifico e il Mar del Giappone: lo ha reso noto lo Stato Maggiore del Paese. Un velivolo russo ha viaggiato dal nord del Giappone verso il sud lungo una parte della costa occidentale del Paese, mentre un altro ha preso una rotta simile lungo la costa opposta, ha precisato lo Stato Maggiore nipponico in un comunicato. “In risposta, sono stati inviati i caccia della Forza aerea di autodifesa del Nord e altre unità”, ha aggiunto.

  • Cina, «tragedia evitabile, contraddizioni gestione sicurezza in Europa»

    La Cina parla di “crisi ucraina” e “contraddizioni” nella gestione della sicurezza in Europa e rimarca che il conflitto “si poteva evitare”. Alla vigilia dell’annunciato arrivo a Mosca, dopo la tappa di metà mese a Kiev, dell’inviato del governo cinese per gli affari euroasiatici, Li Hui, la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha parlato della “crisi ucraina” che all’inizio era “una tragedia che si poteva evitare, ma che si è sviluppata fino a diventare ciò che è oggi, una lezione dolorosa che merita una profonda riflessione”. “L’essenza della crisi ucraina è l’esplosione delle contraddizioni nella gestione della sicurezza europea”, ha detto. Il gigante asiatico, che non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina e che a febbraio ha presentato la sua iniziativa di pace, “è pronto a continuare a svolgere un ruolo costruttivo insieme alla comunità internazionale per contribuire a una soluzione politica della crisi”, ha ripetuto la portavoce.

  • Media russi, Kiev potrebbe far esplodere impianto nucleare Kharkiv

    A causa della mancanza di successi militari nel confronto con la Russia, il regime di Kiev potrebbe tentare un’altra provocazione. Lo ha detto una fonte informata a Ria Novosti. “Questo atto potrebbe essere la messa in pericolo di un impianto di stoccaggio di combustibile nucleare esaurito a Kharkiv e la successiva accusa di Mosca di un attacco missilistico all’impianto nucleare”, ha detto la fonte. Secondo la fonte, la città ospita diversi reattori nucleari, tra cui l’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv e l’Istituto di fisica e tecnologia a bassa temperatura B.I. Verkin dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina.

  • Corea Sud, munizioni a Ucraina solo dopo esame situazione

    La questione se inviare o meno munizioni all’Ucraina sarà esaminata dalla Corea del Sud dopo aver valutato la situazione sul campo: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Cho Tae-yong, in un’audizione parlamentare di mercoledì. Secondo il Wsj Seul avrebbe già provveduto a farlo attraverso gli Usa. “Fino ad ora abbiamo fornito assistenza umanitaria e finanziaria all’Ucraina - ha aggiunto Cho, nel resoconto della Yonhap -. Tuttavia, l’Ucraina è stata oggetto di un’invasione illegale. Abbiamo in programma di prenderla in considerazione dopo aver monitorato la situazione sul campo e alla luce di altre situazioni”.

  • Kiev, il nostro obiettivo primario è Putin

    Il presidente russo Vladimir Putin è un “obiettivo primario” per i servizi segreti ucraini: lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt. “La nostra priorità è distruggere il comandante dell’unità che ha ordinato ai suoi uomini di attaccare l’Ucraina”, ha detto Skibitsky, precisando che l’obiettivo principale del suo dipartimento è “Putin, perché coordina e decide cosa succede”. Skibitsky ha inoltre minacciato di distruggere il porto di Mariupol, definendolo uno dei punti logistici critici delle forze di Mosca

  • Prigozhin evoca il rischio di una rivoluzione in Russia

    Una nuova “rivoluzione potrebbe scuotere la Russia se il suo balbettante sforzo bellico in Ucraina continua”, ha detto il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in un’intervista a Konstantin Dolgov, blogger filo-russo. Prigozhin si è appellato a Putin affinché dichiari “una legge marziale e una nuova ondata di mobilitazione”. E ha avvertito che se le perdite russe continuano ad aumentare, “tutto questo può finire in una rivoluzione, proprio come nel 1917. I soldati si alzeranno e poi i loro cari si alzeranno. È sbagliato pensare che ce ne siano centinaia, ce ne sono già decine di migliaia, parenti di coloro che sono stati uccisi”.

  • Wsj: «Seul invia munizioni artiglieria all’Ucraina»

    Seul ha inviato a Kiev centinaia di migliaia di proiettili di artiglieria e la fornitura è in viaggio attraverso gli Stati Uniti: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita fonti anonime. Il Wsj sottolinea che Seul ha raggiunto un “accordo confidenziale” con Washington per trasferire le munizioni negli Usa e consegnarle all’Ucraina, dopo che gli Usa avevano chiesto al Paese un supporto di artiglieria. Il portavoce del ministero della Difesa sudcoreano ha detto oggi che Seul ha avuto colloqui con il Pentagono sull’export di munizioni, ma che ci sono imprecisioni nell’articolo del Wsj, riporta la Reuters sul suo sito.

  • Zelensky, oggi l’Europa è unita contro il revanscismo russo

    “Per generazioni gli europei hanno sognato che il nostro continente si unisse come è unito oggi quando si tratta della difesa dei nostri valori comuni. E oggi l’Europa è unita. Non solo a livello formale o istituzionale, o a parole, ma con azioni concrete che salvano i nostri popoli e le nostre nazioni dal revanscismo russo, che minaccia non solo l’Ucraina ma il modo di vivere europeo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio al Comitato Europeo delle Regioni, che oggi ospita un workshop sulla ricostruzione dell’Ucraina.

  • Zelensky, con ricostruzione mostreremo la forza dell’Ue

    “L’Ucraina farà parte di un’Europa dove non ci sarà una singola rovina, ricostruiremo tutto ciò che la Russia ha distrutto, mostreremo a tutti qual è la forza dell’Europa”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio al Comitato Europeo delle Regioni, che oggi ospita un workshop sulla ricostruzione dell’Ucraina.

  • Kiev, Putin rafforza le difese di Belgorod,Bryansk e Kursk

    Grandi convogli militari russi hanno attraversato ieri sera e per tutta la notte le città di Starobelsk, Lugansk e Krasnodon nella regione ucraina di Lugansk, al confine con la Russia: lo scrive su Telegram il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Gerashenko, commentando che il presidente russo Vladimir “Putin ha deciso di rafforzare le difese delle regioni di Belgorod, Bryansk e Kursk dopo un’operazione di ricognizione e sabotaggio riuscita a Belgorod”. “Ciò significa indebolire le difese in prima linea nelle regioni di Lugansk e Donetsk”, sottolinea Gerashenko.

  • La Russia espelle 5 diplomatici svedesi

    La Russia ha annunciato l’espulsione di cinque diplomatici svedesi in risposta ad un’analoga decisione del governo di Stoccolma nei confronti di cinque diplomatici russi. Il governo di Mosca ha anche deciso la chiusura del proprio consolato a Goteborg e di quello svedese a San Pietroburgo a partire dal prossimo primo settembre. Lo fa sapere in un comunicato il ministero degli Esteri

  • Kiev, distrutti tutti i 36 droni lanciati dai russi nella notte

    Le forze ucraine hanno distrutto tutti i 36 droni kamikaze lanciati dalla Russia la notte scorsa: lo ha reso noto l’Aeronautica militare ucraina su Telegram, come riporta Ukrinform. “È stata una notte difficile. Il nemico ha usato 36 Shahed per continuare a terrorizzare l’Ucraina. Nemmeno uno di essi ha raggiunto l’obiettivo. Sono grato alle nostre forze di difesa aerea per il risultato del 100 per cento”, ha scritto il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram. “Nella notte del 25 maggio 2023, il nemico ha attaccato l’Ucraina con droni d’attacco Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana. In totale, sono stati lanciati 36 velivoli dalle direzioni nord e sud. Il nemico mirava probabilmente ad attaccare le infrastrutture critiche e le strutture militari nelle regioni occidentali dello Stato”, si legge nel post dell’Aeronautica. L’attacco è stato respinto, tra gli altri, dalle unità delle forze missilistiche antiaeree, dagli aerei da combattimento e dai gruppi di fuoco mobili, ha precisato l’Aeronautica sottolineando che i 36 droni sono stati distrutti “grazie agli sforzi congiunti” delle difese ucraine.

  • Domani l’inviato cinese Li Hui a Mosca

    L’inviato speciale cinese per i negoziati sull’Ucraina, Li Hui, sarà domani a Mosca. Lo annuncia il ministero degli Esteri russo

  • Bombe russe sulla regione di Donetsk, un morto

    Una persona è morta e altre sei sono rimaste ferite nella regione di Donetsk durante gli attacchi russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. La vittima è stata segnalata a Chasiv Yar. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, ieri i russi hanno effettuato 30 raid aerei ed hanno lanciato 39 attacchi con lanciarazzi multipli contro le posizioni delle truppe ucraine e gli insediamenti.

  • Isw, Prigozhin intensifica gli attacchi contro i militari russi

    Il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, sta probabilmente sfruttando la sua nuova autorevolezza derivata dalla cattura di Bakhmut per intensificare i suoi attacchi contro l’establishment militare e le élite russe: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto. Nella sua intervista di martedì con il blogger filorusso Konstantin Dolgov, Prigozhin ha detto che la leadership militare russa non ha finora raggiunto gli obiettivi principali della guerra in Ucraina. Ed ha accusato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Valery Gerasimov, di aver bloccato il supporto e le forniture ai suoi mercenari. Prigozhin ha anche criticato il genero e la figlia di Shoigu, prosegue il centro studi statunitense, per essere i figli stereotipati dell’élite russa, la cui esperienza di vita è in assoluta contrapposizione a coloro che combattono in Ucraina. Il patron della Wagner ha poi avvertito che l’opinione pubblica russa potrebbe diventare violenta nei confronti dell’élite del Paese: dichiarazioni, queste, che gli esperti del think tank definiscono “minacce alquanto sottili e volutamente oscure” e che rappresentano un’inflessione nelle sue faide di vecchia data con l’establishment militare russo e alcuni individui dell’élite del Paese.

  • Prigozhin, iniziato il ritiro del gruppo Wagner da Bakhmut

    “Il gruppo Wagner inizia il ritiro delle unità da Bakhmut”. Lo annuncia la milizia stessa sui propri canali Telegram. Nel messaggio viene pubblicato anche un video in cui il fondatore del gruppo Yevgeny Prigozhin dà notizia dell’inizio del ritiro. “Ora sono le 5 del mattino del 25 maggio, noi stiamo portando via il nostro reparto da Bakhmut”, afferma Pirgozhin nel video, in cui lo si vede stringere mani ai combattenti e salutarli.

  • «Sabotatori abbattono traliccio centrale nucleare russa»

    Il gruppo di sabotatori ucraini che aveva preso di mira due centrali nucleari russe è riuscito a far saltare in aria una torre trasmittente della centrale di Leningrado: lo ha reso noto il Servizio di sicurezza russo (Fsb), come riporta il canale Telegram del media russo Ostrazhno Novosti. Oltre a distruggere il traliccio di trasmissione, il gruppo - formato tre cittadini ucraini e un russo - ha posto ordigni esplosivi in altre quattro torri di della centrale di Leningrado e in sette torri della centrale di Kalinin.

  • «Volevano sabotare siti nucleari russi, arrestati ucraini»

    “Sabotatori” ucraini che pianificavano attentati alle centrali nucleari russe sono stati arrestati: lo ha reso noto il Servizio di sicurezza russo (Fsb), come riporta la Tass. “Un gruppo di sabotatori dell’intelligence straniera ucraina... ha cercato di far saltare circa 30 linee di trasmissione di energia presso le centrali nucleari di Leningrado e Kalinin” all’inizio di maggio per “spegnere i reattori nucleari”, ha dichiarato l’Fsb in un comunicato, aggiungendo di aver arrestato due cittadini ucraini.

  • Usa, servizi ucraini dietro l’attacco con droni al Cremlino

    Secondo le agenzie di intelligence statunitensi, dietro l’attacco con droni al Cremlino di tre settimane fa ci sono i servizi segreti ucraini. Lo scrive il New York Times. Le agenzie americane non sanno esattamente chi abbia compiuto l’attacco, ma presumono che sia parte di una serie di operazioni segrete orchestrate dall’intelligence di Kiev. Le fonti del Nyt hanno riferito che non è chiaro se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o i suoi alti funzionari fossero a conoscenza dell’operazione.

  • Filorussi, attacco con droni su Sebastopoli nella notte

    Le autorità di Sebastopoli hanno reso noto che l’esercito di Mosca ha abbattuto la notte scorsa due droni vicino alla città della Crimea, mentre altri sono stati neutralizzati dai sistemi di difesa elettronici. Secondo quanto riportano i media ucraini, il governatore di Sebastopoli insediato dai russi, Mykhailo Razvozhaev, ha detto che l’attacco è avvenuto vicino al villaggio di Kacha, nel distretto di Nakhimovsky. “Nella notte, i nostri militari hanno respinto un altro attacco di droni a Sebastopoli. Nessuna struttura nella città è stata danneggiata. Tutte le agenzie continuano a monitorare la situazione”, ha affermato Razvozhaev.

  • Media, addestramento base in Uk per 20 piloti Kiev

    Circa 20 piloti ucraini inizieranno un addestramento preliminare per l’utilizzo di caccia F-16 nel Regno Unito, secondo quanto riferisce Foreign Policy citando un portavoce del governo britannico. “Si tratterà di un addestramento di base a terra dei piloti ucraini che saranno quindi pronti per un addestramento più specifico sugli F-16 o altro”, ha detto la fonte della rivista Usa senza specificare l’inizio di tali operazioni.

  • Ucraina: esplosioni a Kiev e in altre quattro regioni

    Esplosioni vengono segnalate in queste ore nella capitale Kiev e in altre quattro regioni dell’Ucraina, secondo i media locali. Oltre che nell’oblast di Kiev deflagrazioni sarebbero avvenute in quelli di Kharkiv, Leopoli, Rivne e Khmelnytskyi.

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