La stagione

Estate 2021 ai nastri di partenza, qualità a km 0

Aumenta la richiesta di alloggi per vacanze che garantiscano il distanziamento. Eraclea riqualifica gli stabilimenti con 1,2 milioni

di Barbara Ganz

4' di lettura

L’estate più attesa sarà all’insegna della sicurezza. Il decreto riaperture è arrivato dopo un anno di sofferenza per il settore turistico, uno dei più colpiti. In Veneto - secondo i dati di CNA regionale - il ritorno degli italiani, che in agosto e settembre 2020 sono stati molti più che negli anni precedenti, ha in qualche modo attutito il crollo degli arrivi degli stranieri: la caduta prevista a inizio anno, che si avviava al 70% e che invece si è arrestata al -50% rispetto al 2019. Per l’estate 2021 le previsioni sono nel segno della cautela, perché alcuni cambiamenti sono destinati a durare: ad esempio il ricorso all’auto per i viaggi è passato dal 57% al 74%, e si è dimezzato il ricorso alle agenzie (fonte Unioncamere-Isnart).

Il turismo è comunque «uno degli elementi trainanti dal punto di vista economico della regione - commenta il presidente CNA Veneto Alessandro Conte –. L’emergenza sanitaria ci ha dimostrato quanto sia necessaria una profonda analisi per rivedere la mentalità che ha sostenuto il turismo negli ultimi decenni. I dati del 2020 e le attese per il 2021 dimostrano che si dovrà puntare ad un tipo di turismo meno “spinto” ma egualmente di qualità; più a misura d’uomo e a “chilometro zero”, potenziando e valorizzando l’offerta di quei territori ricchi di natura, arte e storia e sui patrimoni delle città d’arte che rappresentano il plus e un indiscusso prestigioso biglietto da visita del Veneto in tutto il mondo».

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Alessandro Conte. Presidente Cna Veneto

Vacanza in casa
In aumento è la richiesta di soluzioni abitative di vacanza più spaziose e indipendenti, per godere di un naturale distanziamento sociale ed evitare la condivisione di spazi comuni. Uno studio della Fondazione Think Tank Nord Est, realizzato in collaborazione con ABIT - Associazione delle Agenzie Immobiliari Turistiche di Bibione - ha analizzato il potenziale a disposizione dei turisti nelle spiagge dell’Alto Adriatico. Da Bibione a Sottomarina, secondo i dati ufficiali, ci sono oltre 143mila posti letto in alloggi privati, pari al 42% di tutta l’offerta ricettiva del litorale. La metà dell’offerta di appartamenti e case vacanza si trova a Bibione, con oltre 71mila posti letto. Caorle può contare su una dotazione superiore ai 29mila posti letto, mentre Jesolo su circa 25.400. Meno consistente l’offerta di alloggi privati a Chioggia (circa 8.300), Eraclea e Cavallino. Una formula che nel 2020 ha subito un calo meno marcato rispetto alle altre tipologie ricettive: nelle spiagge dell’Alto Adriatico la flessione è stata del -43,8%, contro il -45,5% degli alberghi e il -47,9% di campeggi e villaggi turistici. Da Bibione a Sottomarina, i pernottamenti in appartamenti e case vacanza sono stati più di 3 milioni e mezzo nel 2020, pari a quasi il 28% del totale. Prima della pandemia, le presenze turistiche negli alloggi privati erano 6,3 milioni.

Antonio Ferrarelli. Presidente Fondazione Think Tank Nord Est

La Fondazione Think Tank Nord Est ha anche stimato l’impatto economico diretto della vacanza in appartamento nelle località balneari dell’Alto Adriatico. In media i turisti spendono circa 65 euro al giorno, generando un impatto diretto in termini di spesa pari a circa 401 milioni di euro. Questo valore, distribuito in un insieme eterogeneo di tipologie di consumo (ricettività, servizi di spiaggia, bar e ristoranti, shopping e intrattenimento, trasporti), può arrivare a 841 milioni di euro se si considerano anche gli effetti indiretti. «La vacanza in appartamento è una peculiarità dell’offerta ricettiva dell’Alto Adriatico - spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est e del Distretto Turistico Venezia Orientale - ma per continuare ad offrire soluzioni in linea con le sempre più esigenti richieste della clientela, è fondamentale stimolare la riqualificazione del patrimonio immobiliare e favorire l’immissione delle seconde case nel mercato della locazione turistica. Si potrebbero introdurre contributi a fondo perduto o incentivi fiscali, come detrazioni d’imposta o riduzioni dell’aliquota Imu, per chi ristruttura e contemporaneamente mette a disposizione di un’agenzia turistica la propria casa per un numero minimo di anni». E per Maria Santorso, presidente ABIT , «è paradossale che il bonus vacanze non si possa utilizzare per i soggiorni in abitazioni locate dalle agenzie immobiliari turistiche».

Riqualificazioni
In un momento così delicato c’è chi guarda al futuro, e investe. Il progetto di riqualificazione degli stabilimenti balneari gestiti dalla società Eraclea Beach Srl punta a creare una spiaggia moderna, naturalmente inclusiva e sicura, con certificazione Ecolabel. Si tratta di un’area di 25mila metri quadrati, capace di vedere collocati un migliaio di ombrelloni (circa 700 in questo periodo di emergenza sanitaria, con le piazzole collocate con un distanziamento di 20.5 metri quadrati). L’intervento, unico nel suo genere, sarà di 1,2 milioni, 400mila circa dei quali saranno destinati alla realizzazione di opere pubbliche. L’accordo prevede che le opere siano realizzate entro i tre anni, ma i gestori dell’area hanno deciso, per dare un segnale di rilancio, di effettuare già un primo intervento entro questa estate. C’è un altro aspetto che ha reso di fatto possibile questa progettualità: è la riassegnazione della concessione alla Eraclea Beach Srl, grazie a una Legge regionale. «Per questo – spiega Alessandro Berton, gestore dell’area interessata – siamo gli unici in Italia, assieme a Bibione, a non temere le conseguenze della direttiva Bolkestein. Grazie, infatti, alla riassegnazione della concessione, la stessa risulta come nuova e per questo non più interessata dalla direttiva europea».

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