Eventi live, la stagione più nera L’offensiva del teatro Covid free
Zed! capofila del progetto per riportare in completa sicurezza la recitazione in presenza Comune di Venezia e Arteven imboccano la via digitale: la formazione continua con le lezioni online
di Nicola Brillo
3' di lettura
Il settore degli eventi live è quello che sta pagando il prezzo più caro a causa della pandemia. Il lockdown per loro non è mai terminato, in particolare quelli di medie e grandi dimensioni. La stagione teatrale invece, con tutte le restrizioni sanitarie del caso, ha provato a ripartire a macchia di leopardo fino all’ultimo dpcm. Anche per loro chiusura totale. Ma c’è anche ci pensa già alla ripartenza.
«La situazione è drammatica, siamo in completo lockdown dal 23 febbraio scorso, e stiamo arrivando al nono mese di chiusura – dichiara Valeria Arzenton, socia fondatrice della padovana Zed!, tra le aziende più importanti nel settore in Italia con 200 spettacoli l’anno -. Ma soprattutto non abbiamo una prospettiva di riapertura. A livello nazionale il settore ha registrato un calo del fatturato del 93% e gli aiuti pubblici sono irrisori. Ci collegano infatti all’idea del grande artista con soldi, fama e successo: ma il microcosmo sotto non è per niente così».
A livello nazionale sono un centinaio i player iscritti ad AssoMusica, un settore che dà lavoro a 250mila persone, e ad oggi segna una perdita di 650 milioni di ricavi in otto mesi, cui si aggiunge 1,5 miliardi di indotto. Per un grande evento live allo stadio sono impiegati fino a 2-3.000 persone. Tra i pericoli che porta con sé la pandemia c'è anche quello di veder scomparire figure professionali altamente specializzate, che non trovando più lavoro nei live sono destinati a cambiare attività per sempre. Ma le società del settore non sono rimaste a guardare e studiano sistemi per tornare quanto prima a realizzare eventi in sicurezza. Nasce così il progetto “Teatro Covid-Free”, ideato da Zed!, Ticketmaster Italia, Università di Padova e Musical International Company. «Garantiamo igiene, sanificazione e distanziamenti anche a teatro - aggiunge Arzenton, vicepresidente nazionale dell’Associazione Teatri Privati Italiani (Atip) - contiamo su una serie di accorgimenti ad hoc a cominciare dal biglietto smaterializzato, una biglietteria mobile all’esterno delle strutture, tutti i servizi in prevendita tramite App, consumazioni bar per mezzo di un cameriere al posto e il biglietto autocertificato. Se accettiamo supinamente che i nostri posti siano “portatori” di paura, stiamo facendo un danno ancora più grande al settore».
Le strutture di proprietà del gruppo veneto sono il Gran Teatro Geox a Padova, il Gran Teatro Morato a Brescia, la Grana Padano Arena & Grana Padano Theatre a Mantova. E organizza eventi in tutta Italia.
Il progetto “Teatro Covid-Free” prevede l’autocertificazione inserita nel biglietto, che consentirà nelle 24 ore precedenti lo spettacolo una sorta di web check-in da parte del cliente, attraverso cui confermare il proprio stato di salute, di non essere stato sottoposto a regime di quarantena, o di comunicare l’appartenenza ad uno stesso nucleo familiare. Tutti i servizi evitano il contatto fisico; vendita di biglietti per fasce orarie, con vantaggi per quegli spettatori che scelgono di arrivare prima al luogo dell’evento. Tutti i servizi legati allo show, tra cui consumazione al posto o su spazio prenotato, guardaroba, parcheggi e merchandising saranno gestiti direttamente online con apposita app. Poi un protocollo ad hoc per compagnie e backstage, che permette di far lavorare in sicurezza crew e personale delle strutture.
In un particolare momento storico, anche il mondo del teatro si sta organizzando. Comune di Venezia e Arteven non si sono fermati nemmeno durante il lockdown, offrendo iniziative web e social, poi con una ricca programmazione estiva all’aperto. Con un cartellone invernale regionale già programmato, e l'introduzione di numerose misure anticovid, nei giorni scorsi è arrivato il nuovo stop. Prosegue invece l’impegno nelle scuole. Arteven ha accettato la sfida adattando il format alla nuova realtà: sono nate così le lezioni spettacolo via web. I ragazzi potranno partecipare attraverso l’uso del pc mentre gli attori si esibiranno in diretta dall’altra parte dello schermo.
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