Ferrari, un trionfo da leggenda per la 499P alla 24 Ore di Le Mans
Il Cavallino è nella storia interrompendo il domino della Toyota che durava da 5 anni. Battuta la concorrenza sia di Porsche che di Peugeot. E si riapre anche la lotta per il mondiale Wec
di Corrado Canali
3' di lettura
È successo quello che nessuno avrebbe immaginato alla vigilia. Ma molti speravano. A vincere la 24 Ore del centenario è la Ferrari 499P al debutto sul circuito della Sarthe, precedendo la Toyota che aveva vinto 5 Le Mans di fila e l'outsider Cadillac.
La Casa di Maranello conquista una vittoria leggendaria: dopo tante gioie nella categoria GT, Maranello si impone con il prototipo Hypercar preparato per vincere soprattutto questa gara che è sempre stata in bilico fino alle battute finali.
I numeri di Maranello alla 24 Ore di Le Mans
Per la Ferrari quella della 24 Ore del centenario è numero 10 alla Le Mans. L'ultima è stata nel 1965 con Jochen Rindt (Austria) e Masten Gregory (USA) con la Ferrari 250 LM. Gli altri anni in cui Ferrari ha vinto la 24 Ore di Le Mans sono stati nelle edizioni del 1949, 1954, 1958, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964 e 1965. Senza contare che l'ultimo anno che un italiano ha vinto a Le Mans con la Ferrari risale al 1964: Nino Vaccarella col francese Jean Guichet con la 275 P.
Le due Ferrari in pista e i loro rispettivi piloti
L'equipaggio vincitore alla Le Mans 2023 era composto da James Calado (UK) nato il 13 giugno 1989 pilota ufficiale Ferrari dal 1984. Alessandro Pier Guidi nato a Tortona il 18.12.1983 pilota ufficiale Ferrari dal 2017: il più esperto dei due equipaggi. È anche laureato in ingegneria meccanica. Mentre il più giovane dei tre è Antonio Giovinazzi del 1993 nato a Martina Franca che ha corso in Formula Uno nel 2017 con la Sauber e dal 2019 al 2021 con l'Alfa Romeo.
Piloti Ferrari determinati per centrare la vittoria finale
La 499P numero 51 guidata dal Pier Guidi, Calado e Giovinazzi ha ingaggiato un vero e proprio duello sin dalla prime battute con le due Toyota. Ma dopo uno incredibile periodo di guida di Alessandro Pier Guidi a cui si è aggiunta la strategia della squadra, la 499P è tornata al comando della gara. E dire che proprio all’inizio dell’ottava ora di gara, Pier Guidi era finito nella ghiaia per evitare una collisione con un’altra vettura in gara che l’avremme messo fuori gara.
La numero 51 ha sorpassato la Toyota ai box
Incredibile poi il sorpasso direttamente dai box della Ferrari n. 51 ai danni sempre della Toyota. L'ultimo doppio brivido è arrivato verso la fine della 24 Ore, quando la numero 51 in testa alla gara negli ultimi due pit-stop è rimasta incredibilmente ferma e ammutolita davanti al garage Ferrari. Dopo un reset, più che mai opportuno, lo stesso Pier Guidi è riuscito a tornare regolarmente in pista, portando la vettura al traguardo per fortuna senza ulteriori problemi.
Gara sfortunata per la 50 del poleman Fuoco
L'altra Ferrari 499P la numero 50 non ha avuto, invece, vita facile per quasi tutta la gara, nonostante sia partita in pole position. L'equipaggio formato da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen ha, infatti, prima dovuto anticipare il pit-stop, perché uno dei deviatori di flusso sopra l'abitacolo si era staccato allìimprovviso, incastratosi addirittura nella presa d'aria del cofano motore, facendo alzare le temperature della Ferrari che sarabbe andata in tilt.
Una lunga sosta ai box attarda la Ferrari n.50
Ma il guaio tecnico più debilitante è arrivato nel corso della notte, quando un sasso ha danneggiato il radiatore, costringendo il team ad una lunga riparazione e una altrettanto rovinosa sosta. Una gara durissima che è comunque ha consentito di classificarsi in quinta posizione, con l'ulteriore consolazione di aver fatto segnare con Antonio Fuoco, il pilota poleman, il giro più veloce della corsa. Senza questi problemi la doppietta Ferrari era certa.
Porsche non festeggia nel migliore modi i 75 anni
Competitive e agguerrite alla vigilia, ma deludenti in gara per i troppi alti e bassi dovuto non solo ad errori dei pilori, ma anche delle auto. La gara delle Porsche 963 non è stata, infatti, all’altezza delle aspettative. L’unica classificata delle tre schierate al via che è entrata nella Top 10 è stata quella guidata da Michael Christensen, Dane Cameron e Frédéric Makowiecki. Un modo non certo dei migliori per festeggiare i 75 anni del brand premium di vetture sportive.
Peugeot davanti al ceo Carlo Tavares delude
Una 24 Ore di Le Mans difficile anche per la Peugeot che nella prima parte di gara era stata fra le auto protagoniste guadagnando le prime posizione, per la soddisfazione del ceo di Stellantis peccato poi per un incidente che l’ha fatta arretrare cui sono seguit anche problemi tecnici che hanno rallentato l'unica vettura rimasta ancora in gara la numero 93 costringendola ad un finale all’altezza della prima parete di gara, con Paul Di Resta che ha concluso all'ottavo posto.
Prossimo appuntamento la 6 Ore di Monza
Con i 50 punti guadagnati con la vittoria alla Le Mans Ferrari avvicina la Toyota anche nella classifica del campionato mondiale che vedrà il prossimo appuntamento svolgersi sul circuito di Monza previsto nel fine settimana del 9 e 10 luglio. Un’occasione da non perdere anche per festeggiare la vittoria della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans. Monza, va poi detto, non sarà presente nel calendiario del 2024 per dei lavori di ripristino, ma verrà sostituita da Imola.
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