Formula E, la quinta stagione ha acceso l'interesse per le monoposto elettriche
L'ultimo del Campionato ABB Fia Formula E ha dimostrato di essere una disciplina in crescente interesse e sempre più per un target di giovani: secondo di dati, il 72% dei follower sui sociale ha meno di 35 anni
di Giulia Paganoni
3' di lettura
Le monoposto elettriche sono sempre più terreno di competitività tra i costruttori auto e, stando alle risposte del pubblico, hanno ragione ad impegnarsi.
La stagione numero cinque che si è conclusa a New York nel mese di luglio con la vittoria di Jean-Éric Vergne e tra le squadre ha prevalso il suo team, il Ds Techeetah.
A livello di numeri si è registrato un incremento del fatturato di oltre 200 milioni di euro, più del 50% rispetto alla stagione precedente.
Un altro dato interessante è che, grazie alle diverse piattaforme digitali, il numero combinato dei follower è aumentato del 212% come anche si è abbassata l'età media, ora per il 72% al di sotto dei 35 anni. E a crescere è stato anche il tasso di coinvolgimento che ha toccato il 449% in più rispetto alla quarta stagione.
Cos'è cambiato nella quinta stagione?
L'audience e il fatturato sono aumentati ma bisogna sottolineare che la quinta è stata importante anche dal punto di vista dei cambiamenti con l'introduzione delle monoposto di seconda generazione e i relativi cambiamenti logistici nelle gare, come il mancato cambio auto a metà gara.
Le monoposto di seconda Gen hanno una potenza di 250 kW (contro i 200 della Gen1), che scatta da 0-100 km/h in 2.8 secondi e una velocità massima di 280 km/h contro i 225 della Gen1. La potenza massima utilizzabile in fase di qualifica è di 340 cv e di 272 in gara, quando però viene attivato il “FanBoost” viene messa di disposizione una potenza di picco istantaneo di 340 cv. Novità della quinta stagione è stata anche l'activation zone, aree lungo il tracciato in cui i piloti possono accedere a una configurazione della monoposto da 306 cavalli.
Inoltre, grazie al fatto che che location dei circuiti sono le città, anche gli spettatori sono più invogliati ad andare a scoprire il mondo della Formula E. Infatti, sono stati oltre 400mila i biglietti venduti e, chi non poteva essere presenta di persona, ha avuto la possibilità di seguire le gare tramite le piattaforme digitali come anche in televisione, dove l'audience è aumentata del 24% gara per gara con un cumulativo delle 13 competizioni di 411 milioni di telespettatori.
Due nuove squadre nel 2020: Mercedes-Benz e Porsche
L'attesa per l'inizio della sesta stagione è tanta. Questo anche perché sulla griglia di partenza si schiereranno due nuovi team di tutto rispetto, stiamo parlando di Mercedes-Benz e Porsche. Proprio quest'ultima ha presentato al Salone di Francoforte la monoposto elettrica chiamata Porsche 99X Electric. Le due monoposto verranno portate in gara da André Lotterer e Neel Jani.
Un ingresso, quello di Porsche, che rientra nella Strategia Porsche 2025, dove oltre alle sportive per veri puristi, anche le sportive con trazione solo elettrica occupano un posto fisso in questa strategia. La Porsche 99X Electric fungerà inoltre da piattaforma per lo sviluppo di future vetture di serie con trazione esclusivamente elettrica, della cui gamma è stata appena presentata Taycan.
Mercedes, invece, ha battezzato le “frecce d'argento elettriche” con il nome EQ Silver Arrow 01. Queste verranno portate in gara da due piloti già esperti, Stoffe Vandoorne e Nyck de Vries.
L'inizio della sesta stagione è fissato al 22 novembre in Arabia Saudita e, dopo 14 gare, si concluderà il 26 luglio con l'e-Prix di Londra.
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