Fuga in montagna, boom delle case vacanza. Ricettività e prezzi: tutto quello che c’è da sapere
Le località dell’arco alpino si stanno attrezzando per la bella stagione più anomala dal dopoguerra a oggi. Una guida minima per chi prepara la valigia
di Gianni Rusconi
3' di lettura
Appartamenti, ville, baite, chalet e tutto ciò che rientra nel concetto di «casa vacanza», alberghi e B&B quindi esclusi. La tendenza è ormai delineata, almeno in questa fase di riapertura post lockdown: per questa estate, vincoli di spostamento permettendo, moltissimi italiani stanno strizzando l’occhio a soluzioni alternative a quelle del classico hotel per un soggiorno che possa privilegiare la componente sicurezza.
Come stanno procedendo le prenotazioni per questo genere di strutture ricettive in montagna? Ci sono restrizioni per determinate categorie di turisti? E i prezzi, soprattutto, saranno in linea con quelli già previsti per il 2020 o lieviteranno in funzione di una domanda che potrebbe impennarsi nel corso delle prossime settimane? Lo abbiamo chiesto agli operatori turistici di Alto Adige, Livigno e Cortina d’Ampezzo.
Listini bloccati e nessuna restrizione in Alto Adige
«Nelle ultime settimane – spiega Wolfgang Töchterle, direttore Marketing di Idm Südtirol - la richiesta per le case vacanza è aumentata. Al momento possiamo contare anche su un buon numero di prenotazioni, con evidenti differenze geografiche: l’area dolomitica sta registrando maggiori attenzioni rispetto alla parte occidentale del territorio, e quindi i dintorni di Merano e Bolzano». L’ottimismo dunque non manca, in attesa dell’apertura totale alla circolazione in Italia e «da e verso» diversi Paesi europei a partire dal 3 giugno. Nel frattempo, è bene sapere che in Alto Adige non sono previste restrizioni legate alla provenienza degli ospiti. «Le regole sono uguali per tutti, e tutti devono seguire le norme igieniche e di sicurezza prescritte», conferma ancora Töchterle, che rassicura gli eventuali ospiti anche sul fronte prezzi: «i listini per il 2020 sono stati definiti l’anno scorso e per questo non ci saranno aumenti significativi per questa stagione estiva».
Le strutture medio-piccole il plus della Val Gardena
Poco più di 2.600 abitanti residenti e oltre 8.700 posti letto complessivi. Selva di Val Gardena, nel cuore delle Dolomiti altoatesine, in genere triplica la propria popolazione nei periodi di punta e può contare su una ricettività extra alberghiera di circa 40 residence composti da diverse tipologie di appartamenti e oltre 160 fra case private e chalet che mettono a disposizione uno o più alloggi per famiglie più o meno numerose. Come andrà questa estate è ancora tutto da capire ma, come assicura Irene Delazzer, direttrice dell’Ufficio Turistico Val Gardena, «le richieste per gli appartamenti in case private e in residence, partite già a fine inverno, sono aumentate notevolmente dopo l’annuncio dell’apertura delle Regioni e delle frontiere e provengono sia da ospiti nazionali che da turisti esteri».
La disponibilità di numerose strutture medio-piccole a conduzione famigliare e in grado di soddisfare richieste molto personalizzate, gioca secondo Delazzer un ruolo importante, prova ne sia il fatto che «in questi anni sono cresciute di molto le presenze di clienti affezionati che prenotano la vacanza di anno in anno». Quanto ai costi, ogni struttura adotta una politica indipendente e in linea generale i prezzi degli alloggi, parola di Ufficio Turistico, «sono attualmente anche più convenienti rispetto ad altre destinazioni turistiche nelle Alpi».
A Livigno boom per gli appartamenti fuori dal centro
I dati confermati al Sole 24 Ore dall’Apt (Azienda di promozione turistica) di Livigno su un campione di circa 450 appartamenti offrono una fotografia sostanzialmente positiva circa l’interesse dei turisti per una vacanza estiva in Alta Valtellina. Rispetto allo scorso anno, le prenotazioni confermate per il periodo che va da giugno a settembre sono infatti in calo solo del 9% e sono molto confortanti soprattutto gli indicatori relativi a luglio, che confermano una flessione limitata al 5 per cento. Di segno estremamente positivo rispetto al 2019 è invece la richiesta di informazioni per gli alloggi, definita «altissima» anche in considerazione dell’incertezza che ancora lascia in dubbio gli spostamenti verso la Lombardia da altre regioni. Al momento, dicono dall’Apt, sono particolarmente desiderati gli appartamenti indipendenti e fuori dal centro di Livigno, seguono baite e chalet e residence con piscina. Tutte le strutture ricettive si stanno organizzando per rispettare le misure di sicurezza previste e, a beneficio dei turisti, la maggior parte di alberghi e ristoranti (recensiti nell’app MyLivigno) opererà per tutta l’estate con un servizio di food delivery su richiesta.
A Cortina raddoppiate le richieste di prenotazione
Relativamente al reparto extralberghiero e, nello specifico, agli appartamenti, l’attuale tendenza rispetto allo stesso periodo del 2019 vede un aumento consistente delle richieste di prenotazione, con un volume all’incirca doppio rispetto allo scorso anno. L’istantanea scattata dall’agenzia Cortina Marketing lascia dunque ben sperare per una ripresa in grande stile del turismo nella località ampezzana, per cui la residua disponibilità di alloggi per l’estate è in continuo aggiornamento.
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