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Generali: risultato operativo I trimestre a 1,8 miliardi (+22%), utile a 1,22 miliardi (+49%)

Combined Ratio migliora al 90,7%. Conferma target piano

Generali, Monacelli: “Nostre persone sono risorsa più preziosa”

2' di lettura

Il cda di Generali ha approvato i conti del primo trimestre, per la prima volta redatti secondo i nuovi principi contabili Ifrs 17, che vedono premi lordi in aumento a 22,2 miliardi (+1,3%) trainati dalla robusta crescita del segmento Danni (+10,1%) mentre il Vita cala del 3,7%. Il risultato operativo è in crescita a 1,82 miliardi (+22,1%), grazie in particolare al forte
contributo del Danni (+74,6% a 847 milioni) mentre il Vita si attesta a 924 milioni (+1%). L’utile netto normalizzato balza del 49,7% a 1,22 miliardi, “grazie al beneficio derivante da fonti di utile diversificate, all'utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese per 193 milioni netti e all’impatto delle svalutazioni per 96 milioni sui titoli a reddito fisso russi registrati nel primo trimestre 2022”.
Il Solvency Ratio si conferma “estremamente solido” al 227% (dal 221% di fine 2022), mentre il combined ratio è migliorato al 90,7% rispetto al 96,3% del primo trimestre 2022, grazie principalmente al miglioramento del loss ratio che scende al 60,6% (-7,2 punti percentuale). Infine, “grazie ai risultati raggiunti, il gruppo conferma tutti gli obiettivi del piano strategico” al 2024.

Per riflettere meglio le dinamiche di business sottostanti, sottolinea una nota di Generali, a partire dal primo trimestre 2023, il gruppo introduce una nuova definizione di risultato netto normalizzato, che neutralizza i seguenti impatti: la volatilità derivante da utili o perdite su strumenti finanziari misurati a fair value a conto economico detenuti sui portafogli diversi da quelli a diretta partecipazione agli utili, l'effetto dell'iperinflazione ai sensi del principio IAS 29, l'ammortamento di attivi immateriali connessi a fusioni e acquisizioni e l'impatto di utili e perdite derivanti da acquisizioni e cessioni.
Entrando più nel dettaglio della posizione di capitale, e in particolare della Solvency migliorata dal 221% di fine 2022 al 227%, l'incremento di 6 punti percentuale “riflette principalmente il forte contributo della generazione di capitale normalizzata che, assieme all'impatto positivo delle varianze di mercato (in particolare il restringimento degli spread sui titoli governativi, il recupero dei mercati azionari e la ridotta volatilità), ha più che compensato gli impatti derivanti dall'accantonamento del dividendo di periodo e dal buyback legato al piano di incentivazione di lungo termine del gruppo”.
Generali conferma tutti gli obiettivi del piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, incentrato su una solida performance finanziaria, un'eccellente customer experience e un impatto ancora maggiore in ambito sociale, grazie al contributo di tutti i dipendenti di Generali. Il gruppo - si spiega - intende perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione per raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti a livello della capogruppo superiori a 8,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi, con ratchet sul dividendo per azione.

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