Gli occhi di Jessica Chastain illuminano la Festa del Cinema di Roma
Lo sguardo e il talento dell’attrice americana protagonisti del film di apertura della kermesse capitolina: un biopic sulla telepredicatrice più famosa degli Usa
di Eugenio Bruno
2' di lettura
Probabilmente ai più il nome di Tammy Faye non dice niente. Almeno in Italia. Negli Stati Uniti invece è considerata una delle telepredicatrici più famose della storia. Creatrice, insieme al marito Jim Bakker, del più grande network televisivo religioso al mondo e di un intero parco a tema. Una figura controversa, affascinante, discussa alla quale Jessica Chastain presta il volto, il talento e gli occhi. Illuminando The eyes of Tammy Faye, film di apertura della 16esima edizione della Festa del cinema di Roma.
Un biopic sulla teledredicatrice più famosa degli Usa
Diciamolo subito: lo sguardo di Jessica Chastain, che è stata protagonista anche del primo red carpet della manifestazione capitolina, regge gran parte del lungometraggio diretto da Michael Showalter. E ci consente di seguirla nell’ascesa, caduta e redenzione sulla telepredicatrice più famosa d’America nonostante alcuni cali di ritmo che appensantiscono le oltre due ore di proezione. A causa dell’inflazione di un genere (il biopic, appunto) penalizzato forse dalla sovrabbondanza di offerta sulle piattaforme di streaming.
Da ministra di culto a icona del movimento Lgbt
Seguendo la controversa figura di Tammy Faye assistiamo alla parabola di una donna che, nel giro di una ventina d’anni, è passata dall’essere ministra della Chiesa evangelica costruita insieme al marito Jim Bakker (interpretato da Andrew Garfield) a diventare icona del movimento Lgbt. Senza risparmiarsi nulla: ricchezza, sfarzo, debiti, povertà, divorzio, dipendenza da alcool e farmaci. Fino alla sua morte, avvenuta nel 2007 al termine di una lunga malattia. Attraverso la sua vita accediamo a un’America rurale, repubblicana, religiosa che diventa la vera co-protagonista della vicenda. In nome di quell’intreccio tra fede e politica che ha accompagnato gli Usa fino all’altro ieri.
Gli occhi che tutto vedono (o scelgono di non vedere)
Le parrucche, i vestiti, il mascara, le ciglia finte sono gli orpelli di cui Tammy Faye si fa scudo per non abbassare mai lo sguardo. Con i suoi occhi blu, profondi, intensi ( e quelli di Jessica Chastain che è anche produttrice del film) che tutto vedono. E che quando non vedono è solo perché preferiscono non farlo. Come per i tradimenti o le truffe in successione di Jim.
A sorreggerla c’è l’interpretazione a tutto tondo di Jessica Chastain - resa celebre da Zero dark thirty nel 2012 e vista di recente a Venezia con la serie tv Scene da un matrimonio - che si è sottoposta a ore interminabili di “trucco e parrucco” per calarsi nella parte. Riuscendoci fino in fondo.E chissà che non ripeta la stessa scalata di Renéè Zelweger un anno e mezzo fa con Judy: visto alla Festa del cinema di Roma, la condusse dritta all’Oscar.
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