Gruppo Flamma, l’Istituto è il riferimento da cui attingere risorse
Collaborazione scuola e impresa per formazione condivisa e stage in azienda
di Enrico Netti
2' di lettura
«Dall’Its traiamo una parte del personale da assumere in quanto è nostra policy disporre di addetti con un background scientifico, solo il 17% ha la licenza media, il resto sono diplomati e laureati - premette Gian Paolo Negrisoli, presidente e ad di Flamma, gruppo bergamasco specializzato nella produzione di principi attivi e intermedi per l’industria farmaceutica -. Assumiamo personale qualificato, di base periti chimici con background scientifico perché in produzione dobbiamo garantire la massima qualità e sicurezza per gli operatori».
Ogni anno entrano nel Gruppo Flamma, stabilimenti a Chignolo d’Isola e Isso nella bergamasca, una trentina di neo assunti e l’Its è il punto di riferimento a cui attingere figure specifiche. Si è così creata una collaborazione tra azienda e istituto. «Negli ultimi anni si è rafforzata la collaborazione con l’Its da cui ogni anno assumiamo 2 o 3 neo diplomati sui 20 che terminano il ciclo di studi relativo al nostro comparto. Tra le aziende chimiche della provincia c’è un po’ di concorrenza per assumere questi giovani che si posizionano quasi allo stesso livello di un addetto con laurea triennale. Sono ben preparati e tutti coloro che hanno fatto lo stage da noi sono stati confermati. I diplomati dell’Its generalmente vengono impiegati nei laboratori di ricerca o in quelli del controllo qualità». A sancire il buon appeal dei diplomati dell’Its è il piano di studi e la formazione. «Spesso sono concordati con le aziende e questo aiuta ad aprire le porte del mondo del lavoro - continua l’ad di Flamma -.
L’Its organizza 800 ore di stage in azienda così gli studenti provano sul campo cosa vuole dire lavorare in un’impresa e applicare ciò per cui si è studiato». La sinergia con l’Istituto permette inoltre di proporre tematiche da inserire nel programma «l’argomento viene considerato e nel limite del possibile ci accontentano». L’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia ha bloccato un progetto che puntava ad allargare la platea degli studenti. «C’era il progetto di organizzare una classe di studenti provenienti da altre regioni, una chance per attrarre altri giovani per formarli e assumerli - continua Negrisoli -. Come azienda ci saremmo fatti carico di una parte dei costi. Spero che questo progetto possa partire l’anno prossimo perché noi e le altre aziende della provincia continuiamo ad avere necessità di personale qualificato come l’Its ci da».
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