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Guida sportiva e dinamica: un test drive nella patria della mobilità elettrica

Siamo volati in Norvegia per mettere alla prova la nuova Lotus Eletre, il primo hyper-suv del brand inglese, con un’aerodinamica originale che sviluppa il concetto di porosità.

di Federico Cociancich

Lotus Eletre: il suv di lusso con prestazioni da supercar

5' di lettura

Molti appassionati del marchio storceranno il naso all’idea di un pesante suv elettrico con le iniziali di Colin Chapman sul cofano (all’interno del logo), ma questa vettura ha molto del DNA Lotus, a partire dalla guida sportiva, maneggevole e dinamica, dall’innovazione che alcune soluzioni portano con sé e dall’aerodinamica davvero originale. Lotus dal 2017 è proprietà del Gruppo cinese Geely, ma i manager del brand inglese assicurano di avere assoluta autonomia nello sviluppo delle vetture. Lo dimostra, ad esempio, la nuova Electric Premium Architecture (EPA) sviluppata da Lotus e utilizzata in esclusiva sia per la nuova Eletre, sia per le future auto elettriche del brand. Nonostante questo, Eletre rappresenta la prima vettura di una nuova era, che vuole aumentare considerevolmente l’attrattiva dell’iconico brand inglese andando a competere con marchi come Ferrari (Purosangue), Mercedes (EQS suv) e Maserati (Grecale Folgore).

Tre sono le versioni disponibili: Eletre base (che parte da 98.500 euro), Eletre S (da 124.000 euro), che si rivolge ai clienti che cercano una versione ancor più lussuosa, ed Eletre R (da 155.000 euro), per chi cerca prestazioni senza compromessi.

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Design e aerodinamica

Il design deriva in parte dall’hypercar Evija (sempre elettrica) e introduce il concetto aerodinamico di “porosità”: l’auto fende l’aria lasciandosi attraversare da flussi aerodinamici sotto, sopra e intorno alla scocca. Già nella parte anteriore troviamo infatti una griglia con elementi a nido d’ape, in grado di aprirsi per ottimizzare la temperatura delle batterie, e diverse prese d’aria che tendono a deviarla lateralmente e superiormente portandola fino all’alettone alto posteriore, tagliato in due, e a quello inferiore, regolabile elettronicamente e in grado di cambiare assetto in base alla velocità e alla modalità di guida.

Architettura a 800 volt

La nuova Eletre è a trazione integrale con motori disposti sui due assi, con 603 cv (450kW) di potenza e 710 Nm di coppia istantanea, che sono in grado di portarla da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e raggiungere una velocità massima di 258 km/h. Sotto il pianale trova posto una batteria agli ioni di litio da 800 volt e 112 kWh, in grado di fornire 600 Km di autonomia e di ricaricarsi, grazie a un caricatore da 350 kW, in soli 20 minuti all’80% (400 km in poco più del tempo di un caffè). È inoltre è in grado di accettare, di serie, la ricarica AC da 22 kW.

La versione R mette a disposizione ben 905 cv (675 kW), 986 Nm di coppia e permette di arrivare a 100 km/h in meno di tre secondi.

Lotus Eletre

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Massimo comfort

La Eletre è un suv dalle dimensioni importanti: lungo oltre 5 metri (5,1 m), largo due (2,1 m con gli specchietti elettronici) e con un’altezza che arriva a 1,6 m. Questo le permette di avere davvero tanto spazio all’interno, sia anteriormente, sia posteriormente (è disponibile a quattro e cinque posti). Centralmente l’attenzione cade inevitabilmente sullo schermo Oled da 15 pollici, e sulla console centrale dotata di portaoggetti con funzione di ricarica wireless e due porta bicchieri che, quando non servono, rimangono a filo della superficie. Lotus ha scelto di non riempiere la console di troppi comandi ma ha trovato il giusto equilibrio tra i tasti fisici e i controlli digitali. I sedili sono composti da un tessuto ricavato dagli scarti dell'industria della moda, morbido e lucente, più leggero del 50% rispetto alla pelle tradizionale, mentre le coperture interne sfruttano materiali premium. Gli specchietti classici possono essere sostituiti da un sistema di camere visualizzabili da display integrati nella parte anteriore. Una chicca l’ampio tetto in vetro elettrocromatico che passa da opaco a trasparente in un secondo con un semplice input sul display.

Infotainment

Per quanto riguarda l’infotainment e il controllo delle funzioni evolute, Eletre sfrutta l’ampio display centrale e due schermi sottili, posti davanti a pilota e passeggero. Alla base ci sono un doppio processore Qualcomm, la tecnologia Unreal Engine e il sistema operativo Android OS ma l’interfaccia è stata interamente sviluppata da Lotus. Effetti tridimensionali, navigazione con mappe Here e una impostazione davvero futuristica rendono il funzionamento originale e funzionale al tempo stesso. Nonostante sia fluido e sufficientemente completo, è un sistema giovane che avrà bisogno necessariamente di qualche piccolo aggiustamento in futuro: il marchio inglese ha saggiamente predisposto tanta potenza di calcolo e memoria per evitare qualunque aggiornamento fisico, puntando tutto su quelli Over the Air (Ota).

 

Una sala da concerto in auto

Il sistema Hi-Fi merita un capitolo a parte: Lotus si è infatti affidata al prestigioso marchio britannico KEF che ha realizzato un impianto da 1.380 watt con 15 altoparlanti, di cui alcuni a vista, e tecnologia Uni-Q. Questa soluzione rinuncia a tweeter e altoparlanti separati, combinandoli in un’unica unità ottimizzata acusticamente in grado di coprire l’intero spettro sonoro delle frequenze. Come se non bastasse, i più esigenti possono scegliere la versione Reference, che integra 23 altoparlanti per un totale di 2.160 watt con tecnologia audio Dolby Atmos. L’esperienza d’ascolto è davvero coinvolgente sia con le colonne sonore dei film visualizzabili in streaming, sia con i brani musicali registrati con questo tipo di codifica (al momento sono scaricabili solo tramite Tidal). L’upgrade costa però 6.700 euro, una cifra che ci sembra eccessiva, pur considerando che si tratta di un suv destinato a una clientela con ampia disponibilità economica.

Già pronta per la guida autonoma

Anche in questo caso Lotus ha giocato d’anticipo: grazie alla partnership con Nvidia e alla ridondanza di sistemi lidar, radar e videocamere, Eletre è già predisposta per la guida autonoma di livello 4. Al momento questo tipo di guida non è contemplata dalle legislazioni vigenti (a oggi è attivo il livello 2), ma quando ciò avverrà, sarà sufficiente un aggiornamento Ota. L'ampia dotazione di serie della Eletre comprende sospensioni pneumatiche attive, controllo continuo dello smorzamento, torque vectoring, Lotus Intelligent Dynamic Chassis Control, cerchi forgiati a 10 razze da 20 pollici, fari LED a matrice, Adaptive Cruise Control, Visual Park Assist, climatizzatore a quattro zone, sedili anteriori a regolazione elettrica a 12 vie, head-up display, Apple Carplay e Android Auto.

 

La prova su strada

Guidare sulle strade norvegesi è un’esperienza diversa: qui la maggior parte delle vetture in circolazione sono elettriche, è difficile trovare un avvallamento o una buca sull’asfalto e i limiti di velocità sono particolarmente bassi (sulle statali si può andare al massimo a 80 km/h), con una certa rigidità nei confronti dei trasgressori. Avere sotto di sé una vettura da 630 cv e non riuscire a sfruttarla a pieno è stato piuttosto frustrante ma ci ha permesso comunque di farci un’idea del comfort di guida, dell’estrema silenziosità e delle prestazioni di cui è capace questa Eletre. Le modalità di guida sono cinque, Tour, Range, Sport e Off-Road, a cui si somma quella totalmente personalizzabile per quanto riguarda trasmissione, sospensioni e sterzo. La versione R ha anche una sesta modalità denominata Track e pensata appositamente per andare a divertirsi in pista.

È proprio la versione R che abbiamo avuto modo di testare sulla pista di un aeroporto: la spinta in accelerazione ci ha letteralmente incollati al sedile (arriva a 100 km/ in meno di 3 sec.) ma la netta frenata che segue è stata perfettamente stabile nonostante i dischi fossero “solo” acciaio (sono a disposizione come optional anche dischi carboceramici). Nel percorso a zig zag, eseguito in pista, ci siamo resi conto quanto siano efficaci le soluzioni aerodinamiche e reattive le sospensioni: utilizza infatti un sistema attivo multi-link anteriore e posteriore che consente di disaccoppiare efficacemente i carichi laterali e longitudinali, offrendo una qualità di guida davvero ottima e un'eccezionale reattività.

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