Honda Civic Type R, la prova in pista dell’hot hatch giapponese
L’ultima componente di una line up nata venticinque anni fa diventata un punto di riferimento nel settore delle compatte sportive è anche l’ultimo modello termico al 100% della Honda. Offre tutto quanto ci si aspetta tra i cordoli ma senza ripercussioni per l’uso quotidiano
di Massimo Mambretti
4' di lettura
Tutte le generazioni della Honda Type R hanno incarnato alla perfezione il significato hot-hatch e, ovviamente, la nuova serie rispetta questa regola. Ovviamente, alzando l’asticella sia delle performance e del dinamismo sia della funzionalità generale, che riprende dalle attuali Civic meno estreme proposte solo elettrificate. La Type R si distingue dalle altre Civic perché è una termica pura, l’ultima di sempre sviluppata dalla Honda. Un fattore che probabilmente ha spinto i fan di questa serie di Civic a correre a ordinarla tanto che il quantitativo destinato all’Italia è già esaurito.
Honda Civic Type R, la radiografia
La sesta serie della Type R è la quinta che arriva in Europa in concomitanza con il 50esimo compleanno della Civic, che dal canto suo è arrivata all’undicesima generazione, ed è spinta dal quattro cilindri turbo di 2 litri della serie Vtec più potente di sempre, nato da un affinamento pressoché generale di tutte le sue componenti grazie a tecnologie derivate dal motorsport, comprese le gare di Formula 1 alle quali la Honda partecipa collaborando ancora con il team campione del mondo Red Bull prima del disimpegno annunciato per il 2025. Il Vtec della nuova Type R offre 9 cavalli in più rispetto a quello della versione più estrema della seria precedente poiché eroga 329 cavalli e una coppia di 420 Nm costantemente disponibile tra 2.200 e 4.000 giri ed è capace di girare liberamente sino a quota 7.000 giri. Abbinato al cambio meccanico a sei marce, con la modalità rev-match che allinea perfettamente il regime al rapporto che si sta inserendo, l’ultima edizione del più estremo Vtec si interfaccia con un peso di 1.429 kg, inferiore a quello della precedente Type R, determinando un rapporto peso/potenza di 4,3 kg/cv e la spinge sino a 275 all’ora, facendole tagliare il traguardo dei 100 orari in 5”4 a fronte di un consumo medio di 8,2 l/100 km. L’upgrade del motore è accompagnato dall’irrigidimento strutturale dell’architettura generale, dall’adeguamento del set-up dell’assetto con ammortizzatori adattivi integrato da cerchi da 19” che calzano pneumatici sviluppati appositamente dalla Michelin, oltre che dall’aggiornamento dell’impianto frenante Brembo e dello sterzo.
Honda Civic Type R, berlina a cinque porte che non passa inosservata
Dimensionalmente un po’ diversa dalle altre Civic, in quanto lunga 4,59 metri e larga 1,89 metri nonché alta 1,40 metri, la Type R, offre la stessa funzionalità delle consanguinee ma si riconosce al primo colpo d’occhio. Infatti, il body kit integra passaruota muscolosi che rivestono le carreggiate allargate, il grande spoiler posteriore, i tre terminali di scarico che sbucano dallo scudo paraurti posteriore, le prese d’aria che aiutano la respirazione del motore e le feritoie che ottimizzano l’andamento dei flussi attorno alla vettura. L’abitacolo come quello delle altre Civic offre un’adeguata quantità di spazio ai passeggeri, specie se quattro anziché cinque, ed è in linea con la taglia anche la capacità del bagagliaio, che spazia da 410 a 1.212 litri. La presentazione dell’interno è caratterizzata dai sedili molto contenitivi con quello guida posto più in basso di 8 millimetri rispetto a quello della Type R precedente, per mettere il pilota ancora più a contatto con la vettura, e la strumentazione digitale che fornisce un sacco di informazioni e che cambia aspetto in funzione della configurazione. In particolare, la +R decisamente pistaiola indica anche nel display centrale il tempo sul giro, valutazioni sullo stile di guida e i valori di accelerazione laterali e trasversali. Dati tutti condivisibili con altri con la app Log R 2.0.
Honda Civic Type R, in pista è scatenata ma istintiva anche sotto la pioggia
Buona per l’uso quotidiano, anche se la reattività del quattro cilindri turbocompresso fa venire voglia di allungare la strada anche quando si va a fare la spesa con la modalità Confort perché si ha subito la sensazione di guidare qualcosa di ben diverso da una borghese berlina da famiglia, la Type R mostra quanto offre in pista. In effetti, lo abbiamo constatato a Imola, sebbene per pochi giri e sotto una pioggia battente. Infatti, il pesante carico di soluzioni e tecnologie raffinate imbarcato dalla Type R si fare valere, rendendo questa Civic coinvolgente da guidare, emozionante e, persino, confidenziale tra i cordoli per la compostezza, perché non cede facilmente a reazioni nervose eccessive e perché resta ben gestibile anche quando l’aderenza non è ottimale o si commette qualche errore. A rendere coinvolgente il gioco provvede naturalmente la prontezza e l’erogazione incisiva e lineare del motore che si stende sino a 7.000 giri, accompagnata dalla tonalità piena che arriva nell’abitacolo e che in scalata è rimarcata da borbottii baritonali. Insomma, il dialogo diretto tra chi guida e l’auto c’è sempre ed è sostenuto anche dall’ottimo cambio e dalla precisione dello sterzo.
Honda Civic Type R, quanto costa e con quali modelli si confronta
Il prezzo dell’ultima nata della Civic Type R è di 58.000 euro, cifra che include anche numerosi dispostivi di sicurezza che formano un sistema di guida semi-assistita di livello 2. Questa Civic si contrappone in particolare all’Audi S3 Sportback Tfsi quattro con 310 cavalli da 53.000 euro, la Cupra Leon 2.0 Tsi Vz carbon con 300 cavalli da 53.000 euro, la Ford Focus 2.3 Ecoboost St con 280 cavalli da 44.000 euro e la Volkswagen Golf 2.0 Tsi R 4Motion con 333 cavalli da 62.000 euro.
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