CONSUMI

I surgelati scaldano la tavola degli italiani

Il 2019 è stato l’anno record con un consumo che supera i 14 chilogrammi pro capite. Best seller pizze, pesce, piatti pronti e verdure

di Enrico Netti

(Mimmo Frassineti / AGF)

2' di lettura

Sulla tavola delle famiglie si servono sempre più surgelati: un cambio di abitudine che nel 2019 ha spinto il consumo pro capite per la prima volta oltre i 14 chilogrammi. La spesa, secondo il «Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia» di Iias – Istituto italiano alimenti surgelati, è rimasta sostanzialmente stabile, è aumentata solo di qualche decimo di punto. I volumi invece crescono dell’1,3% e il mercato oscilla tra i 4,4 e i 4,7 miliardi di ricavi al traino dei prodotti venduti nel canale retail, oltre 531mila tonnellate, catering a 318,5 mila tonnellate e il door to door. Sul comparto pesano i mesi del lockdown: certo c’è stato il boom dei consumi domestici ma il segmento Ho.re.ca. accusa una perdita di un quarto del fatturato.

Bene l’export grazie a un accordo commerciale tra Italia e Usa, raggiunto grazie al lavoro delle Istituzioni e di Unione Italiana Food, che ha sbloccato le esportazioni di ingredienti surgelati con carne suina verso gli States e questo permetterà agli americani di mangiare alcuni prodotti, come la “Pepperoni Pizza” made in Italy, di cui c'è grande richiesta.

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Il 2020 era iniziato bene, con una accelerazione dei consumi dei surgelati, ma l’emergenza legata alla pandemia da Covid -19 ha cambiato la spesa alimentare degli italiani e anche il settore dei surgelati è stato coinvolto. Da una parte, nel primo quadrimestre 2020, le vendite complessive di surgelati nel canale Retail hanno segnato un +13,5% con performance particolarmente positive nel segmento dell'ittico (+16,5%), degli snack salati (+21,5%), delle pizze (+12,5%) e delle patate (+12%). E anche il segmento del porta a porta ha segnato nei primi mesi del 2020 un aumento significativo, fino a un +40% a marzo, rispetto al 2019.

Nel 2019 i best seller sono stati i “vegetali” che da soli valgono metà mercato, con una ripresa dei consumi dei vegetali semplici (piselli, spinaci, fagiolini, patate), sia delle zuppe, minestroni e “piatti” ricettati. Buoni risultati registrati per pizze e snack, con un consumo di circa 78.500 tonnellate (+2,4%). La più richiesta rimane sempre la margherita, cui seguono vegetariana, capricciosa, ai funghi, al prosciutto. In leggero aumento anche il consumo di patate surgelate, con 72.300 tonnellate e una piccola variazione dello +0,7% sul 2018.

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