Il Centre Pompidou si “sdoppia” in Arabia Saudita
La Royal Commission for AlUla (RCU) ha firmato un accordo con l’istituzione francese per lo sviluppo di un museo d’arte contemporanea ad AlUla
di S.Bio.
2' di lettura
Dopo il Louvre anche ll Centre Pompidou avrà una nuova sede nella Penisola araba. La Royal Commission for AlUla (RCU) ha firmato un accordo con l’istituzione francese Centre Pompidou, una delle principali istituzioni culturali francesi, per lo sviluppo di un museo d’arte contemporanea ad AlUla, una sede globale per l’arte locale e internazionale del XXI secolo che arricchirà in modo significativo AlUla come destinazione di riferimento a livello globale per il patrimonio culturale e naturale.
L’accordo è stato firmato dall'Executive Director of Arts and Creative Industries della Royal Commission for AlUla e dal Presidente del Centre Pompidou alla presenza di Badr bin Farhan Al Saud, Ministro della Cultura Saudita e Governatore della Royal Commission for AlUla, e di Rima Abdul Malak, Ministro della Cultura francese, durante la visita di quest’ultimo in Arabia Saudita.
Un arcipelago di padiglioni
Progettato come un arcipelago di padiglioni e intervallato da un mosaico di giardini d’artista, questo monumento architettonico simboleggerà l'eredità interculturale di AlUla come faro che continua ad attrarre collaborazioni dal mondo.Il museo sarà un importante punto di riferimento per l’arte del nostro tempo, con artisti del mondo arabo che dialogheranno con l’arte internazionale. Le gallerie saranno all’avanguardia nell’architettura museale e ospiteranno un programma dinamico di esposizioni, collezioni, mostre, collaborazioni e giardini d'artista
Collezione di arte mediorientale
Ciascuna delle due parti offre un valore unico alla partnership.Il museo contemporaneo di AlUla ospiterà una collezione di arte mediorientale, nord-africana e sud-asiatica del XXI secolo; installazioni immersive di artisti provenienti da ogni continente abitato; una collezione di opere legate alla land art del XXI secolo; un programma di committenza per inserire l’arte nel contesto pubblico; competenze curatoriali specialistiche e studi sull’arte mediorientale, nord-africana e sud-asiatica oltre all’accesso al pubblico di lingua araba.
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