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Il Cersaie punta al pre Covid con oltre 110mila visitatori

Con l’edizione 2023 (dal 25 al 29 settembre) nei padiglioni di Bologna Fiere, il salone celebra i suoi primi 40 anni riannodando tutti i fili strappati dalla pandemia: saranno presenti 630 espositori

di Natascia Ronchetti

Su una superficie espositiva in crescita di 145mila metri quadrati, saranno presenti 630 espositori, dei quali il 40 per cento provenienti dall’estero

3' di lettura

È una sommatoria di quattro decenni della storia della ceramica italiana ma anche un palcoscenico per le più avanzate tecnologie e per il nuovo corso del design. Con l’edizione 2023, dal 25 al 29 settembre nei padiglioni di Bologna Fiere, Cersaie celebra i suoi primi quarant’anni riannodando tutti i fili strappati dalla pandemia. Su una superficie espositiva in crescita di 145mila metri quadrati, saranno presenti 630 espositori, dei quali il 40% provenienti dall’estero. E le aspettative di Confindustria Ceramica sono tanto ambiziose quanto realistiche: tornare ai numeri del 2019, prima dell’emergenza sanitaria globale, quando i visitatori – distributori, contractor, architetti, posatori, designer – furono 112mila, contro i 92mila dell’anno scorso.

Il nuovo appuntamento con il salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell’arredo bagno per quantità di eventi, convegni, rassegne e per la caratura dei suoi ospiti - a partire da Mario Cucinella che ha scelto il Cersaie per presentare in anteprima mondiale il progetto “La città ideale”, vincitore del concorso per la progettazione del padiglione Italia e Vaticano all’Expo di Osaka del 2025 – esibisce tutta la forza di una manifestazione che si è conquistata sul campo i galloni di principale punto di riferimento mondiale per il settore, luogo dove le aziende di misurano sul mercato internazionale. «Con la quarantesima edizione consolidiamo la nostra immagine nel mondo – dice Emilio Mussini, vice presidente di Confindustria Ceramica, con delega alle fiere – e ristabiliamo una fitta rete di relazioni a livello globale. Ripercorriamo la storia della ceramica italiana e prefiguriamo le nuove innovazioni tecnologiche, per stare sempre un passo avanti nel mondo».

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La formula della nuova edizione, che per numero di espositori registra il tutto esaurito, replica rassegne che sono diventate nel tempo appuntamenti fondamentali per gli addetti ai lavori. Dai “Cafè della stampa”, pensati come luoghi di incontro e confronto sul design e l'architettura realizzati insieme alle principali testate di settore, a “Costruire, abitare, pensare”, rassegna di conferenze che porta al Cersaie, ogni anno, architetti e progettisti di fama mondiale: qui infatti hanno tenuto le loro lectio magistralis archistar come Renzo Piano, Norman Foster, Richard Rogers, Shigeru Ban, solo per citarne alcuni. Cucinella sarà protagonista giovedì 28 (ore 15) al Palazzo dei Congressi. Stesso palcoscenico per l'architetto cinese Xu Tiantan, con “Terra Madre (il 27, sempre alle 15), excursus sul processo di rivitalizzazione rurale in Cina, con un approccio olistico al recupero sociale ed economico della Cina contadina che non ha solo a che fare con la costruzione degli edifici ma è anche progettazione sociale pensata e realizzata insieme agli abitanti. Poi, ancora, l’incontro con Francoise Fromonot, insegnante e critica architettonica, in occasione del cinquantenario della Sidney Opera House, realizzata nel 1973. Riconfermato anche “Cersaie Disegna la tua Casa”, l'evento durante il quale professionisti dell’interior design offrono consigli di progettazione e consulenze gratuite ai visitatori privati intenzionati a ristrutturare o ad acquistare casa. Torna anche “Città della Posa”, l'evento realizzato insieme ad Assoposa, per approfondire tutto ciò che riguarda la posa delle piastrelle, uno spazio pensato non solo per i posatori ma anche per architetti, ingegneri, geometri. Tra le novità, invece, la mostra Route 40, sulla storia della ceramica italiana (si veda l’articolo sotto). Così, aumentata la superficie espositiva di alcune migliaia di metri quadrati in più rispetto al 2019, il salone si riconferma motore di innovazione, palestra di formazione per i progettisti, luogo dove intercettare le evoluzioni non solo tecnologiche ma anche di stile e di comunicazione di un settore del made in Italy che fa scuola nel mondo. Le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale mentre i produttori di arredobagno rappresentano il 15%. Tra gli appuntamenti anche quello con il botanico e saggista Stefano Mancuso, docente all'Università di Firenze, con “Lezioni alla rovescia”, nella Galleria dell'architettura del Palazzo dei congressi.

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