Il marchio Alitalia resta nei cassetti di Ita Airways: potrebbe essere resuscitato ma non nell’immediato
Il vecchio brand è più conosciuto nel mondo, ma la priorità adesso è raggiungere l’accordo con Lufthansa e consolidare il nuovo logo
di Giorgio Pogliotti
I punti chiave
2' di lettura
Per Ita Airways resta l’opzione di utilizzare lo storico marchio tricolore di Alitalia sugli aerei, acquistato a metà ottobre del 2021 per 90 milioni di euro. Si tratta di un brand conosciuto nel mondo, giudicato immediatamente riconoscibile, che potrebbe avere “appeal per i collegamenti intercontinentali. Si tratta, però, di un’opzione che potrebbe essere esercitata non nell’immediato: la priorità adesso è raggiungere l’intesa nella trattativa in esclusiva con Lufthansa, interessata a rilevare prima il 40% eppoi - quando la compagnia sarà “profittevole”-, ad acquisire le restanti quote dal Tesoro per avere il controllo.
Forse tra 5-10 anni commentano da Lufthansa
Dell’ipotesi di resuscitare il marchio Alitalia ha parlato l’amministratore delegato Fabio Lazzerini, in risposta ad una precisa domanda, nel corso di un incontro con i rappresentanti di sindacati e associazioni professionali nel negoziato sulle retribuzioni dei dipendenti di Ita. «Forse nel lungo termine tra 5-10 anni qualcuno vedendo che Ita è diventata profittevole e sta crescendo potrebbe pensare di rispolverare il vecchio marchio Alitalia», hanno commentato fonti di Lufthansa.
Il marchio pagato 90 milioni è nei cassetti di Fiumicino
Come è noto la condizione posta dalla commissione europea per dare il via libera all’iniezione di 1,35 miliardi di risorse pubbliche alla newco era la discontinuità con la vecchia Alitalia, in tutto, anche nel nome e nel brand. Quando poi Ita decise di acquistare il marchio di Alitalia, pagandolo 90 milioni di euro, la motivazione fornita dai vertici della compagnia era che si voleva evitare che potesse comprarlo un competitor che avrebbe potuto presentarsi sul mercato utilizzando il nome storico, più noto ai viaggiatori rispetto a quello di Ita, trattandosi di una start up.Da allora il marchio è chiuso nei cassetti della sede di Fiumicino.
Si stimava in 80 milioni il costo delle nuove insegne
L’ex presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla aggiunse un’altra motivazione: «L'acquisto del marchio consente a Ita di fare una transizione ordinata alla nuova livrea degli aerei - disse-, che vuol dire anche nuovi interni, nuove divise, sostituire le insegne negli aeroporti. Senza il marchio fare questa sostituzione in fretta sarebbe stato molto più costoso». Era stimato in 80 milioni il costo iniziale della sostituzione di insegne e livree degli aerei e delle divise dei dipendenti, ma il conto alla fine è stato inferiore, il pagamento è stato diluito nel tempo.
I 39 aerei in arrivo nel 2023 hanno il nuovo logo
Nella flotta di 67 aerei di Ita, la gran parte dei velivoli vola con il nuovo nome e la nuova livrea, azzurra con il logo in oro bianco, con una piccola striscia tricolore verticale sulla coda, ma restano ancora dei mezzi con il logo Alitalia. È una questione di tempo, perché i 39 nuovi velivoli in arrivo quest’anno avranno tutti il nuovo logo di Ita, mentre tra i 17 che saranno pensionati ce ne sono alcuni con il vecchio logo Alitalia. Ragioni di marketing suggeriscono di consolidare la presenza sul mercato del nuovo logo. Tuttavia, l’opzione di resuscitare il vecchio logo, fanno sapere dalla sede di Fiumicino, resta disponibile per il futuro, se dalle ricerche di mercato dovesse emergere una maggiore appetibilità tra i clienti in un determinato segmento di mercato. Sarebbe un’operazione squisitamente vintage.
- Argomenti
- Alitalia
- firma
- Lufthansa
- Ita
- Ita Airways
loading...