Il mercato dei dipinti classici in affanno da Christie’s
Torna l’antico con due cataloghi: il primo è della collezione Safra offerta senza riserva e il seconodo di diversi proprietari: entrambi realizzano meno della stima bassa. Record per Goya
di Giovanni Gasparini
4' di lettura
I timori generati dai risultati modesti delle aste di dipinti antichi ad inizio dicembre a Londra hanno trovato conferma a New York dopo la pausa natalizia. I due cataloghi proposti da Christie's il 25 gennaio hanno portato risultati sotto le aspettative, nonostante il primo fosse un'unica collezione piuttosto nota offerta senza riserva. La pressoché totale mancanza di lotti oltre la soglia dei 5 milioni di dollari, quelli che tipicamente attraggono ‘investitori' in artisti noti al pubblico, ha penalizzato molto i risultati.
Il realizzo totale dei due cataloghi è di 62,8 milioni di dollari, di cui 18,5 milioni di dollari per i 76 lotti della collezione di Jacqui Eli Safra e 44,2 milioni di dollari per i 36 lotti venduti dei 49 proposti dal catalogo generale. Nonostante l'aggiunta delle commissioni, entrambi i cataloghi hanno realizzato meno della stima bassa pre-asta. La presenza di lavori di artisti meno noti e non comunemente trattati in asta ha portato a ben sette record, fra cui spicca quello per il maestro spagnolo Goya.
La collezione J.E. Safra venduta senza riserve
La decisone di offrire i 76 lotti senza riserva è la caratteristica più interessante del catalogo che disperde la collezione del noto finanziere e produttore cinematografico membro della famiglia di origine ebraica libanese Safra che annovera diversi collezionisti. Una scelta coraggiosa poiché, se da un lato garantisce automaticamente l'assenza di invenduti, toglie ogni protezione rispetto al prezzo realizzato: un vero test per il mercato. Questa strategia, invero inusuale per la categoria e diametralmente opposta a quella delle garanzie che stabiliscono un prezzo minimo già chiuso prima che parta l'asta, si basa sulla prospettiva di suscitare l'interesse di molti compratori che sono quindi completamente liberi di determinare un prezzo veramente ‘autentico'.
Purtroppo il coraggio non è stato ricompensato, confermando l'assenza di un numero di compratori di fascia media significativo. La collezione era focalizzata in larga parte sulla pittura olandese e fiamminga a cavallo fra il XVI e XVII secolo, con scene di genere, bibliche e mitologiche, e ritratti. I due realizzi principali di questa scuola si avvicinano al milione di dollari, partendo dalla stima di 1-1,5 milioni di dollari, con un sobrio e scuro ritratto maschile probabilmente di un ricco mercante dipinto da Joos van Cleve aggiudicato a 945mila dollari, e una allusiva ‘Esther alla toeletta' dell'olandese Aert De Gelder battuta a 880mila dollari, pur essendo entrambi lotti garantiti da parti terze. Ha raggiunto il milione di dollari, ma restando ben al di sotto della stima di 1,5-2 milioni di dollari, un paesaggio alpino su carta raffigurante il Passo dello Spluga innevato dipinto ad acquarello di Turner. Un gruppo di ben 138 illustrazioni su carta rilegate con frontespizio del francese Jean-Baptiste Oudry ha ottenuto il risultato più alto del catalogo a 2,7 milioni di dollari. La maggior parte dei lotti non ha raggiunto le stime basse prima dell'aggiunta delle commissioni.
Il catalogo generale
Circa un terzo del ricavi totale del catalogo di diverse proprietà è dovuto all'unico lotto stimato oltre la soglia dei 5 milioni di dollari, una coppia di ritratti femminili dipinti da Goya nel 1805, madre e figlia della famiglia Valdes de Barruso in abiti riccamente decorati. Le tele di grandi dimensioni partivano da una stima garantita da terzi di 15-20 milioni di dollari, e hanno raggiunto il record per l'artista di 16,4 milioni di dollari, dopo l'aggiunta delle commissioni. Si è fermato sotto la stima bassa, superandola solo dopo l'aggiunta delle commissioni, un paesaggio bucolico inglese dipinto ad olio agli inizi ‘800 da Turner aggiudicato a 4,6 milioni, mentre una scena pastorale di Jan Brueghel il Vecchio ha sfiorato i 2 milioni, dalla stima di 2,5-3,5 milioni di dollari. Un lavoro di grandi dimensioni di Peter Brueghel II raffigurante un villaggio in festa ha quasi raggiunto i 3 milioni di dollari con le commissioni dalla stima garantita tra 2,5-3,5 milioni e la sua celebre ‘Birdtrap' scena invernale ha superato la stima di 1,2-1,8 milioni a 2,1 milioni di dollari.
Non è mancata qualche sorpresa positiva, con una piccola scena caratteristica di Chardin, pittore francese pre rivoluzione dedito alla rappresentazione minuta del quotidiano, il cui ‘Petit Dessinateur' del 1732-35 è stato conteso fino a 1,2 milioni di dollari dalla stima di 500-800mila. Fra i record spicca, invece, un paesaggio indiano di grandi dimensioni dell'inglese accademico Thomas Daniell che ha raggiunto il milione di dollari quintuplicando la stima alta.
In ambito italiano spicca una classica composizione con il Ponte di Rialto dipinta da Canaletto e già facente parte della collezione Paul Allen, che è passata di mano forse al garante a 2,7 milioni di dollari da una stima di 2,5-3,5 milioni. Aggidicato a 756.000 dollari un ritardato maschile a tutta figura di Artemisia Gentileschi, confermando la stima di 600-800mila dollari. È rimasto, invece, invenduto un dipinto religioso di Rubens, ‘Il matrimonio mistico di Santa Caterina', da una stima di 1,5-2 milioni di $.
Il mercato degli Old Master è in crisi da tempo e ha subito la stessa sorte toccata agli altri settori: il segmento dominato dai multimilionari investitori regge grazie anche alle garanzie, mentre il mercato intermedio soffre per assenza di domanda.Tocca ora a Sotheby's con ben tre cataloghi distinti con due collezioni e nomi più noti provare a risollevare un bilancio per ora non entusiasmante.
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