Il tampone arriva nella camera d’albergo
Si potrà scegliere fra test rapido e molecolare, data e ora, con referto entro
24 o 48 ore
di Barbara Ganz
2' di lettura
I tamponi arrivano direttamente nella camera d’albergo, per una ripartenza in totale sicurezza. È l’iniziativa promossa della Sezione Turismo di Confindustria Venezia e rivolta agli hotel associati che si trovano nel centro storico della Città lagunare, considerando tutta la specificità di un’area dove gli spostamenti risultano più complessi rispetto alla terraferma. Le strutture alberghiere offriranno ai propri ospiti la possibilità di effettuare uno screening a domicilio per poter viaggiare, soggiornare e partecipare ad eventi congressuali riducendo al minimo il rischio del contagio.
Il servizio sarà attivo tutti i giorni su prenotazione e permetterà ai clienti di scegliere tra test rapido e molecolare, la data e l’ora in cui sottoporsi al tampone. Consentirà, inoltre, di ricevere il referto entro 24 o 48 ore, in base all’offerta selezionata. «In questa fase di graduale ripartenza del settore turistico, è fondamentale mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire ai visitatori un soggiorno in piena sicurezza e un adeguato supporto nello svolgimento degli adempimenti richiesti ai viaggiatori. Attraverso il servizio dei tamponi in camera, la nostra Associazione fornirà pertanto un aiuto concreto agli albergatori e ai loro ospiti. La ripresa dell’economia passa necessariamente attraverso questo tipo di strategie” dichiara il Presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese.
«Il nostro comparto ha subito più di altri gli effetti della pandemia. Bisogna ripartire in sicurezza e, in tal senso, l'iniziativa dei test in camera rappresenta una importante leva per la ripresa. Questo servizio personalizzato sarà particolarmente utile in caso l'ospite sia tenuto ad esibire, al rientro, il referto di un tampone. La prestazione costituirà pertanto, insieme alla campagna vaccinale, un ulteriore strumento per favorire un riavvio più veloce del settore e per incrementare la
competitività della nostra destinazione», spiega il presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia Salvatore Pisani. In parallelo Ava, l’associazione veneziana albergatori, punta alla vaccinazione di chi lavora negli hotel così da poter introdurre un marchio Covid free. Venezia, intanto, ha riaperto ad eventi capaci di attirare un pubblico anche internazionale, dal Salone nautico in corso all’Arsenale fino al 6 giugno alla Biennale internazionale d’Architettura.
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